Giovannino Guareschi, scrittore e giornalista, così descrisse il mondo di Peppone e Don Camillo: “Ecco il paese, il piccolo mondo di un mondo piccolo, piantato in qualche parte dell’Italia del Nord. Là in quella fetta di terra grassa e piatta che sta tra il fiume Po e l’Appennino”.
Brescello è il paese diventato famoso per gli episodi, che hanno visto protagonisti Fernandel e Gino Cervi nella parte dei due rivali Peppone e Don Camillo.
E’ una graziosa cittadina in provincia di Reggio Emilia che merita di essere visitata, oltre che per i musei e tutto ciò che è stato oggetto delle riprese cinematografiche di Guareschi, anche per la sua ricca storia e arte.
Il clima di Brescello è generalmente mite.
Arrivati nel paese, la prima cosa che si nota è la grande campana che utilizzava Don Camillo, si raggiunge quindi la Via Matteotti, dove sorge il municipio e la Chiesa di Santa Maria Nascente, in stile ottocentesco, che facevano da sfondo negli episodi.
Nella piazza, si trovano su ciascun lato, le statue in bronzo dei due personaggi, al centro invece la statua in gesso di Ercole, a dominarla è la Chiesa di Santa Maria Nascente, dove, al suo interno è possibile vedere il celebre “Cristo parlante”, al quale Don Camillo era solito confidarsi.
Il museo di Peppone e Don Camillo ci offre una serie di oggetti, locandine, fotografie e ogni sorta di elemento utilizzato durante le riprese cinematografiche.
Entusiasmante la vecchia ferrovia con le antiche locomotive, da dove Peppone partiva per i suoi viaggi a Roma.
Brescello non offre solo la storia, sono numerosi infatti le trattorie e i ristoranti che si trovano nel luogo, dove si potranno gustare i piatti tipici della regione Emilia Romagna.
Inoltre la visita non si dovrà concludere, fino al momento di effettuare la bellissima escursione al fiume Enza, che vedrete confluire nel Po, raggiungibile a piedi, dopo una passeggiata a piedi di a 500 metri circa, tra la macchia mediterranea e le secolari piante di querce.
