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Australian Open 2022: si è conclusa l’avventura dei tennisti azzurri

Si è conclusa con la sconfitta in semifinale di Matteo Berrettini la spedizione italiana agli Australian Open. Il torneo australiano, primo Slam dell’anno, ha dato comunque ottime risposte ai nostri atleti.

Berrettini e Sinner hanno scritto una pagina importante della storia del tennis italiano. Era dal 1973 che due italiani non si trovavano entrambi ai quarti di finale di uno Slam. Allora era il Roland Garros e si trattava di Adriano Panatta e Paolo Bertolucci.

Jannik Sinner è una stella luminosa. Giovanissimo, classe 2001, si è spinto con relativa facilità fino al terzultimo turno, dove si è dovuto arrendere a Stefanos Tsistsipas. Il greco, sconfitto in semifinale da Medvedev, ha giocato contro Sinner una partita ai limiti della perfezione. È un fuoriclasse, e perdere contro un campione così non può che far bene a Jannik. Il torneo del tennista di San Candido rimane assolutamente positivo. Sinner ha fatto un percorso quasi netto, dove prima dei quarti ha perso un solo set, agli ottavi contro il giapponese Daniel. Il decimo posto nel ranking ATP è saldo nelle sue mani, ma le possibilità di scalare posizioni ci sono.

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C’è Berrettini poi, che ha dimostrato ancora una volta di essere un campione. Come ha detto lui, il suo livello ormai è tale da permettergli di confrontarsi sempre contro i migliori. Finale a Wimbledon lo scorso anno, semifinale agli US Open nel 2019 e quest’anno semifinale agli Australian Open. Berrettini è stato il giocatore più giovane a raggiungere almeno i quarti in tutte le prove degli Slam. Neppure Medvedev o Zverev ce l’hanno fatta. E questo è il segno che Berrettini c’è. La sua prestazione al terzo turno contro il giovane fenomeno Alcaraz è stata la partita più faticosa, contro un avversario dalla tenuta mentale impressionante nonostante la giovane età. Difficile per lui anche la partita contro Monfils, tennista francese autore di un ottimo torneo.

Nulla ha potuto però contro l’alieno Rafa Nadal in semifinale. Berrettini non ha approcciato bene la partita, con i primi due set persi in un’ora e mezza. Una prova di orgoglio gli ha permesso di vincere in maniera brillante il terzo set, ma Nadal non ha sbagliato niente nel corso della partita. Anche dopo un lungo infortunio il maiorchino è ingiocabile. I 20 Slam vinti sono una prova.

Rimpianti maggiori per Lorenzo Sonego, fermatosi al terzo turno contro Kecmanović, nonostante il suo sorteggio fosse abbastanza abbordabile. Non bene gli altri italiani, tutti eliminati al primo turno.

Per le donne da segnalare il torneo di Camila Giorgi, uscita solo al terzo turno dove ha incontrato la più forte al mondo, Ashleigh Barty, attuale numero 1.

Un ottimo inizio anno per i nostri atleti più forti, e la consapevolezza di essere parte dei migliori di questo sport sta diventando sempre maggiore. Il futuro si prospetta sempre di più a tinte azzurre.

Marco Nuzzo