Fonte: corriere della sera

70 anni di Regno e non sentirli: la Regina Elisabetta II ha raggiunto un nuovo record

Lo scorso 6 febbraio è iniziato il cosiddetto Platinum Jubilee, ovvero il Giubileo di platino. Una serie di celebrazioni che continueranno fino a giugno per festeggiare i 70 anni di regno della regina Elisabetta II. Di fatto si tratta della prima donna reale a raggiungere un simile traguardo, dato che il più longevo in assoluto, con i suoi 72 anni di regno, è stato Luigi XIV di Francia. Un risultato del genere non poteva che essere accompagnato da grandi e lunghi festeggiamenti che si prolungheranno per mesi. In particolar modo, nel mese di giugno è stato già indetto un periodo di festa nazionale. Dal 2 giugno – data convenzionale del compleanno della Regina – fino al 5 la capitale inglese, infatti, festeggerà come si deve il suo sovrano. Sebbene Elisabetta II sia da considerare un po’ come la regina di tutto il Mondo.

Elizabeth Alexandra Mary, conosciuta ai più come Elisabetta II, divenne regina a soli 25 anni, eppure non era destina ad esserlo.

Era solo la primogenita del duca di York divenuto in seguito re Giorgio VI dopo l’abdicazione del fratello Edoardo VIII. Impressionante è immaginare che in una vita parallela la regina Elisabetta non avrebbe regnato per tutto questo tempo. Sarebbe rimasta, insomma, ai margini della famiglia reale così come lo sono oggi molti altri componenti. Eppure ne è diventata la capofila e persino molto presto.

Il 2 giugno è una data simbolica, poiché proprio in quel giorno del 1953, nell’Abbazia di Westminster veniva incoronata regina. Da quel momento si proponeva, tra l’altro, già pioniera di una rivoluzione dato che la sua incoronazione – trasmessa in diretta tv – di fatto legittimò il mezzo televisivo come mezzo di comunicazione ufficiale. L’idea, però, non fu la sua ma di una figura che le rimase sempre a fianco in ogni scelta: il principe Filippo Mountbatten. Con il quale avrebbe tanto voluto condividere anche il traguardo del 70° anniversario di regno perché, anche se sempre un passo indietro rispetto alla regina, ha condiviso con lei ogni momento.

Della vita della regina Elisabetta si è letto e si è visto molto, e per quanto la sua figura rimanga sempre magistrale, quasi eterna e irremovibile è d’obbligo affermare che 70 anni di regno non sono stati facili da gestire.

Soprattutto se in questi 7 decenni si sono alternati processi di decolonizzazione, devoluzione del potere nel Regno Unito, due guerre mondiali, per non parlare delle più recenti Brexit e pandemia da covid-19. La Regina Elisabetta ha fatto ed ha vissuto la storia. Diverse epoche si sono alternate attorno colei che nonostante tutto ha mantenuto inalterata la sua figura di giudice di pace, nonché di pilastro sicuro su cui puntare.

Molti definiscono tale punto di vista come l’ipocrisia della monarchia britannica che potrebbe fare a meno della corona ad oggi. Eppure tutti ne siamo così affascinati che non riusciremmo ad immaginare un mondo senza una figura del genere. A conferma di ciò il successo di The Crown, serie televisiva britannica e statunitense, che tratta in maniera storica e drammatica la vita dei reali inglesi.

La serie rappresenta solo il culmine di una relazione di odio e amore che la corona negli anni ha intrattenuto con i media.

Le prime pagine dei giornali e tabloid riportanti scoop inediti della royal family guadagnavano migliaia e migliaia di tirature. A maggior ragione se ad essere raffigurata era Lady Diana. Il personaggio che per un po’ di tempo ha distolto l’attenzione non solo dal marito ed erede al trono, Carlo il principe del Galles, ma persino dalla stessa regina. Ad aver avuto un eco mediatico simile al periodo di Diana Spencer, è stato il più recente fenomeno Megxit: ovvero l’allontanamento volontario dei duchi di Sussex, Harry e Meghan, dalla famiglia reale culminata poi con l’intervista esclusiva concessa ad Oprah Winfrey.

Tutti momenti di tensione che, però, non hanno fatto venir meno la stabilità del regno, poiché al comando c’era sempre Queen Elizabeth.

In un regno come lo è Regno Unito costantemente condizionato da divisioni interne – si pensi ai continui contrasti tra Irlanda del Nord e del Sud o ai disaccordi tra i leavers e i remainers per la Brexit – vale la pena sottolineare come il collante essenziale sia sempre rimasto la regina Elisabetta.

Tra l’altro, i festeggiamenti dei 70 anni di regno sono stati una scusa per tornare a farsi vedere pubblicamente. Dopo la scomparsa del principe Filippo, il 9 aprile 2021 (il 10 giugno successivo avrebbe compiuto 100 anni) ed un malore che ha colpito la regina, Elisabetta in accordo con i medici ha scelto la strada del riposo.

Tuttavia, si sente adesso pronta a festeggiare come si deve il proprio traguardo da regnante. Ha, in effetti, cominciato proprio tagliando una torta – rigorosamente decorata con l’emblema del Giubileo di platino – tra pochi intimi nella sua tenuta di Sandringham. Luogo in cui ha trascorso i quattro mesi di riposo forzato. Prima di tornare a Windsor, però, la regina in occasione dell’inizio dei suoi festeggiamenti ha voluto sorprendere tutti con una dichiarazione shock:

È mio sincero desiderio che, quando sarà tempo, Camilla sia chiamata regina consorte mentre continua il suo fedele servizio.

Un grande salto di qualità che potrebbe finalmente dopo anni spostare l’attenzione da una Camilla eterna amante di Carlo a sua regina moglie. Ed ancora una volta i media sono tutti impazziti.

La regina Elisabetta non era destinata a diventare una reale di simile spessore, ma dopo 70 anni di regno è possibile affermare che nessuno mai sarebbe stato capace come lei.

Giulia Grasso