5 promesse da fare a noi stessi prima di iniziare il nostro primo lavoro

Lavorare è un’esperienza unica, connessa all’idea generale di indipendenza e successo personale. Ma spesso risulta essere molto più faticoso di quanto non avessimo mai immaginato. Riuscire a organizzare la nostra vita tra impegni e tempo per noi stessi è complicato, a maggior ragione se di mezzo abbiamo orari estenuanti e una casa da mandare avanti. Ma allora come è possibile riuscire a vivere al meglio questa esperienza? Che siate alla vostra prima esperienza lavorativa o alla quindicesima, il mantra dovrebbe essere sempre lo stesso: la vostra vita è per il 10% cosa vi accade e per il 90% come reagite.

Per cui, la vostra attitude è tutto ciò che vi serve per poter trarre dei grandi benefici da ogni esperienza in corso, anche se faticosa.

Volete un esempio? Ecco 5 promesse da fare a voi stessi ogni giorno prima di uscire di casa.

“Mi obbligherò a dormire almeno 8 ore a notte”. Per avere una massima resa e una concentrazione a lungo termine avete bisogno di essere riposati e lucidi. Non esistono scuse: un corpo riposato farà grandi cose. E’ un dovere verso il vostro corpo e la vostra mente. Provare per credere.

“Farò rispettare le mie idee”. A volte non tutti i lavori sono il sogno della nostra vita, e purtroppo, bisogna scendere a compromessi. Ma anche nel caso non siate troppo contenti dell’inizio di questo nuovo lavoro, l’importante è mantenere sempre il rispetto per gli altri e soprattutto, per voi stessi. Se lavorate in team, cercate di proporre anche voi il vostro punto di vista, e parlate con i colleghi delle vostre idee. Non fatevi sottomettere o zittire. Per un buon lavoro di squadra devono collaborare tutti. Stessa cosa vale con il vostro capo: se avete problemi o siete in difficoltà parlategliene. Il dialogo è la miglior arma.

“Mi merito del tempo libero”. Che siate manager di una multinazionale o camerieri di una pizzeria: avete bisogno di un piccolo spazio di relax settimanale. E’ importante riuscire a trovare il tempo per noi stessi anche quando di tempo non ce n’è. Il segreto sta nel trovarlo e nel ritagliarlo nei momenti morti. Esempio? A colazione. Ogni tanto potete andarvi a bere un buon cappuccino al bar prima di andare a lavorare. O potete svegliarvi leggermente prima e coccolarvi un po’. Per i più notturni invece, al ritorno dal lavoro potete leggere o concedervi una buona serie tv su netflix. Sono piccole cose che possono migliorare l’umore notevolmente, soprattutto quando si è stanchi.

“Guarda il positivo sempre”. Ci saranno giornate più dure di altre, e magari, che sia per il lavoro o per i colleghi, tutto sembrerà più nero. Fermatevi e pensate a quanto bene possa farvi questa esperienza. Il lavoro cambia e ci insegna il vero valore del sacrificio e del denaro. Anche se non sarà il lavoro della vostra vita, apprezzatelo. Vi sta dando la possibilità di essere indipendenti e di vivere una valida esperienza lavorativa. Cercate di cogliere sempre il meglio da ogni percorso, bello o brutto che sia. Vi farà crescere individualmente e come persona all’interno di una società. Siate grati a voi stessi delle scelte fatte e siate contenti anche dei vostri fallimenti: anche loro vi aiuteranno a capire chi siete, come siete e dove volete arrivare. E smettetela di piangervi addosso: guardate il lato positivo sempre.

Ce la posso fare”. Questa è la frase per eccellenza da ripetersi davanti allo specchio (e in realtà anche al lavoro). Quando incontrate una sfida non passategli di fianco: accettatela e lavorate sodo per vincerla. Il lavoro è anche questo: capire quali sono i vostri limiti ed eliminarli. Tutte le sfide portano a qualcosa di buono, anche se all’inizio ci sembrano solo pure sfortune. Riuscire a focalizzarsi sull’obiettivo è sempre la giusta mossa da fare. Siete voi gli artefici della vostra vita, nessun altro può aiutarvi a superare davvero tutte le vostre prove quotidiane. Con una buona dose di autostima e di amore verso voi stessi, riuscirete a scalare le vostre montagne più alte. Basta solamente lavorarci e soprattutto, crederci.

Valentina Brini