Un film a tavola: cioccolata calda al peperoncino da “Chocolat”

A chi non viene in mente il cioccolato, quando si parla di questa pellicola? Noi, che il libro lo abbiamo anche letto, possiamo confermarvi che è impossibile sfogliare le pagine di questo manoscritto senza mangiare una barretta di cioccolato con l’altra mano.

Ci ritroviamo catapultati in un piccolo paesino francese degli anni 60, quando la giovane Vianne Rocher e sua figlia, la piccola Anouk, arrivano a portare un po di scompiglio nella cittadina. Loro sono abituate a viaggiare, lo fanno da una vita: esattamente da quando Vianne capisce, grazie al vento del Nord che soffia forte, che è tempo di rimettersi in cammino e trovare un nuovo luogo in cui trasferirsi. Anouk non ha padre ma un canguro immaginario: l’unico compagno di giochi che può portare sempre con sé durante questi pellegrinaggi. Lansquenet-sur-Tannes: è questo il nome della ridente e tranquilla cittadina in cui le nostre protagoniste decidono di arrivare dopo un lungo viaggio.

L’unico problema, forse fondamentale, è che giungono durante il periodo di quaresima e la giovane Vianne, altro non è che una cioccolatiera che vanta origini Azteche.

In poco tempo il piccolo paesino, molto moralista e bigotto, si vede costretto a dividersi tra chi è ben felice della novità arrivata col vento del Nord e chi, invece, considera la loro comparsa come una tentazione in carne ed ossa mandata dal diavolo. Incurante di ciò che dice di lei la gente, Vianne si affretta a trovare un posto in cui poter aprire la propria pasticceria, sorprendendosi del fatto che ci siano anche amici intorno a lei.

Tra una ricetta e l’altra, in cui il nostro languido sguardo si sposta da un cacao amaro ad una panna montata, vediamo snodarsi e prendere vita tutte le storie che colorano gli abitanti di questa cittadina. Si parla spesso del Sindaco, uomo irriprovevole e nemico della dolce Vianne. L’uomo di Stato, infatti, cerca in tutti i modi di boicottare l’attività della giovane donna e invitarla così a trovare nuovi luoghi in cui trasferirsi.

Per aggiungere “benzina al fuoco” (quasi letteralmente), una nuova svolta si presenta quando una comunità di zingari, che vive a bordo di chiatte spostandosi lungo il fiume che bagna il paesino, approda a Lansquenet. Il Sindaco è palesemente provato e inizia una dura lotta anche contro questi avventori. Vianne, dal canto suo, grazie a queste persone ha un motivo in più per dimostrare a tutti coloro che non sono avvezzi alle novità, che non c’è nulla di male nell’essere diverso e che lei, di sicuro, non ha nulla da rimproverarsi.  Tra colpi di scena, incendi, amori che sbocciano lungo le rive del fiume e persone che si lasciano tentare dal cioccolato, arriviamo ad un finale aspettatamente dolce: d’altronde tutti siamo umani e a tutti è concesso lasciarsi andare.

In ben 338 pagine di libro, la parola più ripetuta è proprio “cioccolato“. Fortunatamente tutta la storia si snoda avendo quest’ultimo come protagonista invisibile e senza cui la narrazione risulterebbe poco sapida al palato.

Cioccolata calda al peperoncino

Ingredienti:

  • 15 g di cacao amaro
  • 150 g di latte intero
  • 5 g di amido di mais o fecola di patate
  • 20 g di zucchero
  • un peperoncino
  • 3 g di cannella in polvere

Procedimento:

Per realizzare questa facilissima quanto velocissima e buonissima ricetta, vi basterà svolgere pochi passaggi. Per prima cosa mettete il latte sul fuoco, facendo attenzione a non farlo bollire: vi basterà renderlo molto caldo.

A parte miscelate l’amido, il cacao, la cannella e lo zucchero.

Versate, quindi, il latte caldo sulle polveri in maniera da assicurarvi che qualsiasi grumo venga sciolto. Effettuato questo passaggio, riponete il tutto sul fuoco, aggiungete il peperoncino e mescolate fino a consistenza corretta raggiunta.

Vi consigliamo, per evitare di rischiare di bruciare il dessert, di cuocere la cioccolata a fuoco basso e di togliere il peperoncino prima di servire la cioccolata. Più terrete in infusione il piccolo vegetale rosso, più questo donerà piccantezza alla vostra cioccolata.

Vianne ha servito questo dessert con una spolverata di cannella in polvere sopra. Nessuno vi vieta di aggiungere della panna montata poco zuccherata e delle lamelle di mandorle tostate per renderla ancora più golosa!

Alessia Cavallaro