Fornelli Universitari #8 – Fritto di pesce

Dopo aver proposto piatti con carne e ortaggi torniamo a parlare di pesce, quello povero e “facilmente” reperibile, preparato in un modo che non può non piacere: stiamo parlando del fritto di pesce.

Abbiamo già detto che molta gente, quando si parla di pesce, crede che sia necessario stare in cucina per ore, che le preparazioni siano tutte complesse o che si debba per forza spendere un sacco di soldi, ma ci preme ribadire che in realtà non è così.

Molte specie ittiche possono essere fritte con risultati notevoli, ma noi preferiamo usare specie di piccola taglia (come alici, sardine, spratti e latterini), sia per il prezzo sia per la comodità di prepararli e servirli.

In particolare, questa volta, abbiamo deciso di occuparci di sardine e latterini, trattandoli però in modo diverso per variare un po’ il gusto: le prime, infatti, le abbiamo fatte macerare in aceto mentre i latterini no.

Ingredienti:

  • sardine (o alici o spratti)
  • latterini
  • olio di semi
  • farina di semola rimacinata
  • aceto
  • sale
  • limone

Procedimento:

  • privare della testa ed eviscerare le sardine (sostituibili eventualmente con alici o spratti)
  • sciacquare accuratamente sotto acqua corrente o in una bacinella il pesce per togliere il sangue e successivamente staccare le scaglie
  • ridurre le sardine a filetti, staccando la pinna dorsale e la lisca centrale
  • immergere i filetti in una buona dose di aceto e far macerare per qualche minuto (fino a quando non diventano biancastri)
  • versare le sardine in uno scolapasta per far colare l’aceto in eccesso
  • a parte, sciacquare bene i latterini sotto acqua corrente per rimuovere particelle di sporco o resti vegetali e lasciar scolare per un paio di minuti
  • infarinare accuratamente i filetti di sardina e i latterini nella farina di semola rimacinata
  • mettere in una padella alta una notevole quantità di olio di semi e aspettare che sia ben caldo per iniziare a friggere i pesci
  • quando l’olio arriva a temperatura, togliere la farina in eccesso dai pesci e adagiarli nell’olio caldo
  • appena raggiungono la doratura desiderata, toglierli dall’olio con una schiumarola e lasciarli scolare su della carta assorbente o su della carta paglia
  • infine salare e servire

Tra gli ingredienti abbiamo inserito il limone perché solitamente viene associato al pesce fritto (anche ai molluschi e ai crostacei fritti), ma noi siamo dell’idea che, anche se usato con parsimonia, possa coprire il gusto del pesce.

Di certo lo sconsigliamo sulle sardine in quanto, già macerate nell’aceto, acquisiscono una notevole acidità; al contrario, invece, potrebbe essere un’idea provarlo sui latterini o su altri pesci, da friggerete nello stesso modo.

Sappiamo che non è un piatto velocissimo, però è un’idea carina per il fine settimana o per una tavolata fra amici, magari servito con delle insalate o dei contorni e del pane.

Noi lo abbiamo preparato sia per un pranzo domenicale che per un normale pasto infrasettimanale e vi consigliamo vivamente di provarlo!

Buon appetito!