Torneremo a Viaggiare, alla scoperta di Capalbio

Se siete dei tipi social (e sappiamo che lo siete) questo luogo della Toscana non può non esservi apparso sulla home di Instagram negli ultimi 14 giorni. Se non siete tipi social e vi state chiedendo come mai Capalbio e soprattutto del “Giardino dei Tarocchi” (del quale vi parleremo in seguito) hanno fatto il record di ricerche su google e non solo, sappiate che è tutto grazie ai Ferragnez. Già, perché proprio Chiara Ferragni ha deciso, il week-end del 7 maggio (giorno del suo compleanno), di festeggiare con la sua famiglia ed i suoi amici in Toscana. In questi giorni dedicati al relax, all’amicizia ed alla cultura, Chiara, Fedez e tutta la banda hanno fatto anche visita al “Giardino dei Tarocchi”, un paro artistico, realizzato dall’artista Niki de Saint Phanne, che è stato realizzato proprio nei dintorni di questo splendido borgo maremmano.

A questo punto, sappiamo bene che, grazie all’effetto Ferragnez, il Giardino farà record di visite quest’anno ma, già che sarete in zona, ci auguriamo che (spinti anche da noi di Social Up) decidiate di visitare Capalbio. Tra l’altro è un luogo conosciuto anche per essere meta della vacanze di noti politici italiani, attori e personaggi del modo dello spettacolo che, lungo queste coste, hanno splendide ville.

Dove si trova

Posto su di una rocca che domina il litorale toscano, in piena Maremma, si raggiunge (sia da nord che da sud) grazie all’antica Aurelia. Soprannominata la piccola Atene, non solo per la sua posizione, ma anche per il suo patrimonio culturale ed artistico, vanta molti visitatori all’anno ed anche capolavori che meritano assolutamente di essere ammirati.

Il borgo

Si può visitare esclusivamente a piedi, ma non temete, se avete paura di faticare troppo, sappiate che i vostri occhi saranno assolutamente ripagati. Al centro storico si accede passando attraverso l’antica porta che si trova nella cinta muraria, quella stessa porta in legno e ferro che nell’antichità veniva chiusa al calar del sole per proteggere il forte dagli attacchi dei nemici. Sull’arco della porta si trova una lapide datata 1418 (anno in cui i senesi restaurarono le mura) ed uno stemma dei medici (risalente al 1600). Le mura, molto ben tenute, conservano ancora oggi l’originale camminamento che – ogni sera – le ronde facevano per controllare che i nemici non attaccassero Capalbio. La cinta muraria di Capalbio è doppia, cioè è stata sviluppata su due diversi livelli. Oltre ad essere molto particolare, offre al visitatore una punto di vista diverso dell’orizzonte (dalle colline al mare).

Cosa vedere

Assolutamente da visitare solo l’arcipretura di San Nicola, la Chiesa risalente al dodicesimo/tredicesimo secolo e restaurata intorno al 1.400 (all’interno della quale è possibile ammirare bellissimi affreschi rinascimentali).

C’è poi la Rocca Aldobradesca, una fortificazione a forma di L, con un torrione a dominarla ed un cortile tutt’intorno. Posta nel punto più alto del borgo di Capalbio, lo domina in tutto il suo splendore. E’ costituita da una torre e da un Palazzo. La torre è il nucleo originario del complesso, è quadrangolare e poggia su un basamento a scarpa cordonato; la parte alta è rifiuta (come usava all’epoca) da una merlatura sommitale.

Al suo interno è conservato il pianoforte con cui Giacomo Puccini suonava durante le sue estati a Capalbio. Fuori dalla cinta muraria si trova l’Oratorio della Provvidenza, il quale conserva ad oggi bellissimi e preziosi affreschi attribuiti alla scuola del celebre Pinturicchio. Il fabbricato, che si sviluppa su tre livelli, presenta decorazioni sulla facciata principale. Il portale che conduce al cortile è ancor oggi molto ben mantenuto. Al suo interno è collocato un pozzo per la raccolta d’acqua nella sottostante cisterna interrata.

Il Giardino dei Tarocchi

Realizzato nel 1979 dall’artista Niki de Saint Phalle, può tranquillamente essere definito un museo a cielo aperto, che si è perfettamente inserito nel paesaggio maremmano che lo ospita. Al suo interno si trova sculture alte dai 12 ai 15 metri dedicate ai simboli dei tarocchi, in quanto raffigurati i 22 arcani maggiori dei tarocchi.  Il museo è stato aperto al pubblico dal 15 maggio 1998 ed ogni anno, centinaia di visitatore si recano in maremma per visitarlo. Per desiderio dell’artista, al fine di salvaguardare la libertà dei visitatori, non sono previste né visite guidate né un itinerario precostituito.

 Il Giardino dei Tarocchi è attualmente gestito dalla fondazione il Giardino dei Tarocchi, una fondazione privata che attraverso gli introiti fa fronte alle costanti cure di manutenzione di cui questo parco necessita. E’ aperto da aprile ad alla metà di ottobre ed è possibile prenotare on-line il proprio ticket così da visitarlo nel pieno rispetto delle norma anti Covid-19. E’ un luogo magico, che riesce ad affasciare chiunque lo visiti. Siamo certi che l’effetto Chiara Ferragni aumenterà esponenzialmente il numero dei visitatori.

Sharon Santarelli