Smart-working: arriva la tenda-ufficio contro le distrazioni

Con il nuovo DPCM, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha nuovamente sottolineato l’importanza dello smart-working. Una modalità lavorativa che, se potenziata ed utilizzata in maniera corretta, potrebbe aiutare a ridurre il rischio di contagi da Covid-19. Grazie alla tecnologia, coloro che possono, lavorerebbero comodamente da casa propria, senza dover prendere l’auto, la metro o l’autobus per recarsi sul luogo di lavoro. Purtroppo quello dei trasporti pubblici è un problema molto importante ed è necessario un intervento tale da alleggerire il numero di soggetti che ogni giorno ne usufruiscono.

I pro…

Questa “modalità” lavorativa era già stata utilizzata durante il lock-down generalizzato di marzo. Molti Paesi del Mondo, molto più tecnologici di noi, lo avevano già sperimento e messo in pratica anni fa. Magari anche solo per un giorno alla settimana. Ha, come tutte le cose, i suoi pro ed i suoi contro. In primis non si deve pensare all’outfit da indossare in ufficio (io sono già in ansia per la scelta di domani mattina). Non saranno necessari twin-set, tacchi dodici o lunghezze, ma il pigiama con gli orsetti andrebbe caldamente evitato, soprattutto se si deve fare qualche riunione su zoom. Non ci sarà bisogno di fare la fila in auto, in metro o su qualunque altro mezzo di trasporto. Di conseguenza si potrà dormire di più. Al massimo troverete la fila davanti alla macchinetta del caffè, quella della vostra cucina, però! Non inquinerete, sarete più green ed ecosostenibili, il che è sempre un bene. Evitate però di andare al frigo ogni mezz’ora. Dovete essere produttivi, lavorare, non mettere su 5 chili in 30 giorni.

E i contro….

Il problema? Sarà la concentrazione. Per fortuna per questa volta gli asili e le scuole elementari e medie rimangono aperte. Non avrete, quindi, (almeno per adesso) vostro figlio che vi chiama ogni 8 minuti perché ha fame, ha sete, ha litigato con il fratello o perché la wi-fi ha deciso di bloccarsi e non sente più la maestra che cerca di spiegargli le frazioni. Nonostante questo, per alcuni sarà comunque difficile concentrarsi, lavorare come in ufficio e portare avanti quello che è il proprio dovere. Considerando che la situazione economica è quella che è, e che molte aziende abbiano già trovato  modi per “controllare” i propri dipendenti, sarà bene non battere la fiacca.

In nostro aiuto arriva la tenda-ufficio, un attrezzino grande come una tenda di quelle che si lanciano in aria e si auto-montano, che però quando si apre è grande come un camerino di un negozio ed è nero come il nostro umore. In Giappone hanno ideato questa tenda-scrivania pieghevole e richiudibile dove infilarsi per isolarsi dalla confusione domestica e da piazzare in qualsiasi angolo della casa, dalla camera al salottoIl nome è tenda 200-TENT001 ed è stata commercializzata come uno spazio intimo e raccolto, pensato per una persona . La tenda è dotata anche di un piccolo lucernario e di una finestra laterale per far entrare la luce naturale. E’ comunque  possibile appendere una luce su un gancio all’interno, che fa davvero molto campeggio. Ha anche delle tasche interne, dove mettere bottiglie d’acqua o altri pesi per evitare che la tenda oscilli. Ci manca solo che, nel bel mezzo della riunione per il budget trimestrale su Zoom, la tenda ci crolli addosso, così da farci deridere da tutti i colleghi.

Il prezzo si aggira intorno agli 8.000 yen giapponesi, ovvero circa 68 euro o 74 dollari statunitensi.

 

Sharon Santarelli