Se si parla di tennis e di rivalità in questo sport, viene subito in mente quella fra Nadal e Federer. I due fuoriclasse hanno dato vita a battaglie iconiche e che sono entrate nella memoria collettiva; esemplare, a tal proposito, è la finale di Wimbledon del 2008 vinta da Nadal al quinto set e da molti considerata la partita più bella della storia.
Non si dimentica naturalmente Djokovic, che contro i due sopracitati si è cimentato anch’egli in epiche sfide. Non si dimenticherà poi nemmeno la rivalità tra Borg e McEnroe o ancora quella tra Agassi e Sampras.
Oggi, però, i due tennisti che si daranno battaglia per moltissimi anni a seguire sono Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Talenti cristallini ma molto diversi, i due si sono recentemente incontrati agli ottavi di Wimbledon e in finale nel torneo ATP 250 di Umago, in Croazia. Entrambe le volte è stato il nostro Sinner a trionfare, ed entrambe le volte i due campioncini hanno dato spettacolo sul campo.
Il primo incontro a livello ATP, tuttavia, è da far risalire al 2021, quando nel Masters 1000 di Parigi Alcaraz riuscì a sconfiggere Sinner in due set.
Carlos Alcaraz, classe 2003, è l’attuale numero 4 nel ranking ATP. Cinque titoli in bacheca di cui due Masters 1000 e due ATP 500, vanta numeri e prestazioni impressionanti. Dotato di un dritto solidissimo con cui riesce sempre ad aprirsi il campo, è estremamente atletico e diventa difficilissimo fare punto contro di lui. Giocatore determinato, riesce sempre a sfruttare gli spazi lasciati dall’avversario e a conquistare il punto giocando anche delle temibili palle corte. In questo fondamentale, ad oggi, è probabilmente il migliore del circuito.
Alcaraz è un giocatore completo, solido e che può giocarsela a viso aperto con chiunque. Nadal, Djokovic, Tsitsipas e Zverev lo sanno bene: il giovane spagnolo ha battuto tutti questi almeno una volta. Tsitsipas, inoltre, ha sempre perso contro di lui. Può migliorare ancora soprattutto nella tenuta durante la partita, e la sfida contro Sinner ha evidenziato proprio questo aspetto.
Jannik Sinner, classe 2001, è come dicevamo un giocatore molto diverso. Ottimo servizio, migliorato moltissimo dopo il cambio di allenatore, gioca un dritto sempre molto potente e preciso; è tuttavia il rovescio a due mani, spesso incrociato, il suo colpo migliore. Con questo fondamentale riesce sempre a trovare degli angoli impossibili per gli avversari. Meno avvezzo alla palla corta, sa comunque usarla con maestria quando diventa necessario. Il suo punto di forza è anche la grandissima solidità mentale che gli permette di restare concentrato per tutta la durata della partita. Ad oggi in questo aspetto è a livelli altissimi, a livelli di Nadal e Djokovic, due che della tenuta psicologica sono maestri.
Il difetto di Sinner, almeno nella prima parte del 2022, sono stati i numerosi problemi fisici che l’hanno costretto a ritirarsi da alcuni tornei e a saltarne altri. Oggi in bacheca conta comunque sei trofei di cui un ATP 500, ma il suo obiettivo dichiarato è di vincere uno Slam, naturalmente traguardo anche di Alcaraz.
Insomma, due talenti cristallini che ci faranno divertire parecchio e che sono pronti a dare vita a una rivalità accesissima pur nel grande rispetto e amicizia che provano l’uno per l’altro.