Italiani: popolo di santi, navigatori ed amatori. Non solo latin lover, ma anche amanti del fai da te, con i gadget giusti. Un italiano su tre, infatti, ha acquistato almeno un sex toy lo scorso anno. Gli altri due, evidentemente, si sono conosciuti al sexy shop ed hanno pensato di evitare lo spreco di plastica. Per chi preferisce navigare con la fantasia e l’aiuto di qualche giochino appositamente studiato, la scelta è davvero ampia. Non solo tubi di varie dimensioni o dai colori sgargianti, ma anche palline, vibratori ed altri aggeggi studiati appositamente per dare il massimo del piacere. Fino ad arrivare ai sex toy che riproducono falli realistici, studiati per ottenere riproduzioni il più possibile fedeli e perfettamente funzionanti (senza scendere nei particolari, non c’è bisogno che vi spieghiamo in che senso). Insomma, ad ognuno il suo.
Nonostante l’argomento sia un tabù, il mercato dei sex toy è in forte espansione. Il fatturato mondiale nello scorso anno ha raggiunto la cifra record di 18,6 miliardi di euro; in Italia è stato registrato un +6% delle vendite, sia nei sexy shop che sugli store on line. I prezzi dei singoli articoli variano dai 7 agli oltre 200€ e dipendono, oltre che dalle funzioni e dalle caratteristiche tecniche e tecnologiche, anche dalla destinazione d’uso. Ce n’è per tutti i gusti.
Si parte dai giochi classici, ovvero quelli per sole donne. Queste sono le maggiori consumatrici ed acquirenti, in particolare se si guarda alla fetta di donne single tra i 20 ed i 30 anni. Ma un’ampia gamma di prodotti è stata pensata e dedicata all’uso esclusivamente maschile. In aumento sono poi le vendite dei sex toy dedicati alla coppia. Questi sono stati i più richiesti nel 2017, tanto che la loro vendita è aumentata del 40%, e sono soprattutto kit per giochi di ruolo e bondage.
Il merito di questi successi va riconosciuto anche ad uno dei più importanti casi letterari degli ultimi anni, ovvero alla saga delle “50 sfumature”. Tanto i romanzi quanto le loro trasposizioni cinematografiche, se da un lato meritano le innumerevoli critiche perché – diciamolo – non sono niente di che, dall’altro hanno il merito di aver portato alla luce l’importanza del piacere femminile e della sessualità di coppia. O per lo meno, hanno fatto cadere qualche tabù. Certo i vantaggi maggiori sono stati per l’industria dei sex toy.
Ma una particolare attenzione va posta su tali materiali. Generalmente, le confezioni riportano diverse diciture fra le componenti dei sex toy, tutte riportabili alla macro categoria delle plastiche. Ma non tutti i tipi di plastica sono indicati per l’uso classico di questi “giocattoli”. Alcune plastiche rilasciano infatti di per sé sono innocue, ma a contatto con fluidi e mucose possono rilasciare delle sostanze che si rivelano molto pericolose per la salute umana, dal momento che sono cancerogene. Stiamo parlando degli ftalati, recentemente vietati dall’Unione europea per quanto riguarda le plastiche di giocattoli per l’infanzia. Si tratta di sostanze che, oltre ad essere cancerogene, alterano anche l’equilibrio ormonale, rivelandosi così doppiamente pericolosi. Per essere sicuri, andrebbero preferiti sempre i giocattoli in silicone e con marchio CE.