Hollywood incontra ancora la Silicon Valley: sempre più star investono in startup

“SoCal” e “NorCal”, queste le espressioni comunamente utilizzate per riferirsi a due tipi di culture industriali. Stuart Cunningham e David Craig nel libro Social Media Entertainment. Quando Hollywood incontra la Silicon Valley, utilizzarono i due termini per descrivere lo scontro interdipendente che esiste ormai da tempo tra il Sud e il Nord della California. In cui si trovano, rispettivamente, la Silicon Valley e Hollywood. Un testo che parla della convergenza di nuovi e vecchi media in pratiche sempre più simili ed intrecciate tra loro. Al di là, però, del mero campo dei media tradizionali e digitali, Hollywood – intesa come nucleo dello Star System – partecipa sempre più nelle innovazioni proposte dalla controparte del Sud. È, infatti, una tendenza ormai registrata quella dei Vip che investono in startup, il cui cuore pulsante si trova spesso nella “SoCal” .

Da Hollywood alla royal family, passando per cantanti di fama internazionale: tutti pazzi per le startup.

Sono decine gli attori, i cantanti e gli sportivi che hanno impiegato i loro beni personali e il loro denaro nelle aziende abilitate alla tecnologia più o meno note della Silicon Valley. La presenza di star all’interno dei contesti pubblicitari che ricoprono il tradizionale ruolo di opinion leader nell’acquisto di un determinato prodotto è ancora molto forte. Tuttavia, sono sempre di più i Vip che decidono di mettere non solo la faccia, ma anche i propri soldi in startup innovative. In particolare in quelle nate proprio nel Sud della California.

A confermarlo è una ricerca effettuata dal sito Tide.co, dalla quale si evince che le celebrità partecipano con oltre 4 miliardi di sterline in società di software. E non solo, l’interesse è anche nei confronti di attività di commercio elettronico e commercio al dettaglio.

Un dato, questo, che non passa sicuramente indifferente al mondo dello spettacolo, né a quello delle startup.

Si tratta di una tendenza nuova e sempre più forte che rende noto come diverse celebrità, consce del proprio successo, decidano di mantenere stabili i propri profitti credendo in realtà al passo con i tempi. Pur non avendo alcuna competenza economica, il fiuto di una possibilità di successo porta molti Vip ad investire il proprio capitale presso la Silicon Valley.

Tra i volti noti spiccano il rapper e imprenditore Nasir “Nas” Jones, l’attore Ashton Kutcher e tra le donne Gwyneth Paltrow, Jessica Alba e una su tutte l’ex duchessa del Sussex, Meghan Markle. Quest’ultima  ha ad esempio investito su Clevr Blends, una startup che si occupa di bevande a base di latte, che ha immediatamente attratto nuove categorie di persone che hanno iniziato, in seguito al suo investimento, ad interessarsi al prodotto.

Investire su una startup non significa immediatamente farle pubblicità. Data la fama e l’influenza di certi personaggi, però, è inevitabile che si crei un interesse maggiore su prodotti che godono della fiducia di una persona di rilievo. Al punto tale da ottenere da questa dei finanziamenti veri e propri.

Che sia questa l’evoluzione inevitabile dell’ormai usato e abusato influencer marketing?

Solo il tempo e i risultati aziendali risponderanno alla domanda. In ogni caso, però, qui si tratta di un investimento volontario da parte di una persona famosa verso un brand, e non viceversa. Ecco, quindi, il punto di incontro in cui si evincono, la differenza e le opportunità da sfruttare.

La nota attrice Jessica Alba ha, per esempio, deciso di sfruttare direttamente la sua fama e le sue connessioni nel settore per raccogliere oltre 70 milioni di dollari in finanziamenti per la sua azienda, The Honest Company. Società americana di beni di consumo che ha registrato vendite per 319 milioni di dollari nel 2021 ed è stata valutata a circa 550 milioni di dollari a febbraio 2022.

In questo caso si tratta di personaggi di rilievo internazionale che non temono di dichiarare apertamente il loro interesse economico nei confronti di startup. Soprattutto se sono il principale stakeholder.

Una tendenza che sta arrivando anche in Italia, nonostante  – osserva Giulia D’Amato di Startup Geeks – nel nostro Paese ci sia:

tendenzialmente molta più discrezione, quasi reticenza, da parte degli investitori informali – e non solo – a parlare degli investimenti realizzati, a tirar fuori le cifre. Ma è innegabile l’inversione di tendenza in atto. C’è molto fermento nel panorama startup, i celeb influencer sono diventati molto più coinvolti nei prodotti o servizi che stanno finanziando, rendendoli doppiamente apprezzati. Sta cadendo il tabù della discrezione, spesso, gli investimenti partono da un business che la celebrity già conosce o che lo appassiona. La loro presenza è sicuramente un valore aggiunto, che non va sottovalutato.

E il caso più noto in tale svolta è quello del cantante Fedez, che da rapper si è trasformato in finanziatore investendo 1,3 milioni di euro in Zerogrado, startup che permette agli youtuber di accrescere la fan base e di monetizzare la propria audience mediante dinamiche di gamification. Un tornaconto finanziario e personale che è evidente, ma che è anche inevitabile quando si ha un capitale in mano che si desidera fare accrescere mostrando fiducia nei confronti di nuovi modelli di business.

Interessante è anche il caso di calciatori come Claudio Marchisio, ad oggi tra gli investitori della catena di barbieri di lusso Barberino’s. Nonché di Ciro Immobile, che ha, invece, deciso di puntare sul food delivery, investendo sulla startup italiana Moovenda.

La direzione è, però, anche in questo caso, bidirezionale: le startup hanno bisogno delle celebrità.

Per quanto sia innovativo il settore di realtà con nuove idee da mettere sul mercato, le startup faticano ad acquisire il capitale necessario di cui hanno bisogno per finanziare il loro progetto. Il supporto delle celebrità può essere, allora, un potente strumento. In particolar modo per la raccolta fondi. La loro entrata nella compagine societaria darà fiducia e creerà un circolo virtuoso attraendo così nuovi investitori.

Questo, come già sottolineato, genererà anche dei riconoscimenti gratuiti da parte dei fan delle celebrità che hanno deciso di investire in delle startup. Le startup, allora, dal canto loro puntano tutto sulla riprova sociale che deriva dall’investimento di un Vip.

Così come nel caso delle vecchie e nuove industrie dell’intrattenimento, l’interdipendenza tra star system e startup procede con passo sempre più deciso. E gode di una rilevanza che cresce di giorno in giorno.

Il successo è comunque una questione di impegno e fortuna. Gli attori che partecipano alle audizioni di Hollywood lo sanno bene. Sembrerebbe, però, il caso di dire che lo stesso vale per il mondo delle startup. Sebbene siano realtà che hanno già ben impostato il copione del proprio progetto, necessitano ancora di un’ulteriore spinta. Ed i finanziamenti da parte di personaggi di rilievo potrebbero essere, per queste startup, il trampolino di lancio per compiere lo step successivo e diventare attori protagonisti.

 

 

Giulia Grasso