Report AIE 2021: l’editoria italiana è in via di guarigione?

Il 2 dicembre 2021 è uscito il rapporto AIE (Associazione Italiana Editori) sullo stato di salute dell’editoria italiana. La simulazione dell’ufficio studi sui dati NielsenIQ è stata presentata all’anteprima della fiera nazionale della piccola e media editoria, Più Libri Più Liberi, che si terrà a Roma il 4 dicembre.

aie
da Tag24

Una ventata di ottimismo

Il 2021 si chiuderà in una crescita compresa fra il 12% e il 16% rispetto all’anno scorso, e questa stima non tiene conto degli audiolibri e degli ebook, che come ben sappiamo si stanno diffondendo a macchia d’olio. Fra il 4 gennaio e l’11 novembre si sono venduti ben 92 milioni di libri, e l’anno non è ancora finito: quanti ancora se ne venderanno per Natale?

Ricardo Franco Levi, il presidente dell’AIE, è ottimista:

I dati presentati oggi testimoniano la vivacità dell’editoria italiana, sostenuta dagli investimenti degli editori e supportata nel corso degli ultimi due anni da lungimiranti politiche di intervento pubblico.

aie
da Reddit

È tutto rose e fiori?

Purtroppo, no. Il prezzo della carta cresce, mentre l’indice di lettura in Italia è al ribasso. I dati del 2021, riportati sempre dall’AIE al Salone del Libro di Torino, indicano un ulteriore abbassamento del numero di italiani che leggono un libro all’anno: dal 59% del 2020 (già in calo rispetto all’anno prima) al 56%. Sono gli anni segnati dal lockdown, in cui, c’è da dirlo, il tempo di leggere a molti non ci è mancato; è molto preoccupante che coincidano con un calo della lettura.

In compenso, i lettori forti diventano sempre più forti, e leggono ancora di più.

aie
Lisette Van Oosterhout

Come si vende

Il rialzo delle vendite riguarda perlopiù i negozi online. Per fortuna, anche nelle librerie fisiche (che detengono il 51% del mercato) si registra un piccolo aumento rispetto al 2020, anche se non si recupera la quota registrata nel 2019. Probabilmente è dovuto al fatto che quest’anno le librerie sono rimaste aperte, dando la possibilità alle persone di entrare a comprare.

da The Newyorker

Cosa si vende

Il report AIE conferma che la crescita delle vendite riguarda tutti i generi. Certo, alcuni hanno un picco maggiore degli altri, come i libri di quiz e giochi, o i fumetti, o ancora i libri che parlano di attualità politica (magari per via della polemica sui vaccini?).

Vanno forte anche i romanzi, con al primo posto in classifica Stefania Auci e Valerie Perrin. Insomma, i gusti degli italiani sono variegati, e diventa sempre più importante che una libreria (o una piattaforma online) abbia una vasta gamma di proposte in catalogo, in modo da poter accontentare i gusti di tutti.

aie
da Il Libraio

Dove si vende

La rivista Andersen riporta che l’Italia è un paese esterofilo, quanto a letture. Non sorprende che gli italiani importino dall’estero molti più libri rispetto a quanti ne esportino. Eppure, complice un aumento dei titoli pubblicati quest’anno (specie dopo il rallentamento dovuto al lockdown), la stima è quasi pareggiata! L’Italia ha importato 9000 titoli esteri, ma risultano 8500 i titoli italiani venduti all’estero.

Addirittura, il rapporto si ribalta quando si tratta di libri per bambini e ragazzi: esportiamo un po’ più di quanto importiamo.

Elisabetta A. Villa

Ricapitolando

Dal 4 all’8 dicembre alla Nuvola di Roma si terrà Più Libri Più Liberi, la fiera della piccola e media editoria. E avranno molte gatte da pelare, fra cui il basso tasso di italiani che leggono un libro all’anno, le difficoltà che affrontano le librerie fisiche rispetto alle piattaforme online, ma anche il calo dei libri “di carta” in favore delle versioni elettroniche, che richiedono un ripensamento del modo di vendere e produrre libri. Eppure, in tutto questo, permane una scintilla di speranza: fra questi numeri che parlano di un rialzo, i lettori forti che rinnovano le loro promesse in fatto di lettura, e quella piccola gemma tutta italiana che è la letteratura per bambini e ragazzi.

E voi? Avete intenzione di aiutare a sollevare le stime nel 2022? O vi aspettate uno sforzo maggiore, da parte dell’editoria italiana, a rendersi più accessibile e invitante?

Giulia Taccori