Doromizu: nelle acque torbide di Tokyo, attraverso il mito di Edo

Di Naomi Sianturi per Social Up!

Recentemente è uscito il primo romanzo di Mario Vattani, Doromizu, che racconta delle disavventure di un giovane italiano a Tokyo. Sul libro è stato detto che è “il più bel romanzo giapponese” nonostante sia stato scritto da un italiano. Noi abbiamo avuto la fortuna di assistere alla presentazione del libro alla Galleria Deodato Arte a Milano in occasione della mostra Japan Pop Art, per il finissage della esposizione di molti nuovi artisti giapponese inclusa la giovane artista Tomoko Nagao, presente in questa occasione, con le sue opere di rivisitazione di opere classiche celebri.

 

Durante l’evento sono intervenuti anche Christian Gancitano, curatore della mostra e responsabile del blog Nipposuggestioni ed il noto architetto Andrea Maffei che ha progettato diversi padiglioni dell’Expo tra le tante opere che lo hanno reso celebre. Ad arricchire l’evento è stata la celebre soprano e attrice Yasko Fujii che ha deliziato i presenti con delle bellissime letture tratte dal romanzo.

 

Contestualmente alla pubblicazione del libro siamo stati in Giappone, e possiamo dire che il libro presenta una fedele e ricca descrizione di Tokyo e delle sue storie. Il libro, nonostante le sue quasi 400 pagine, riesce ad attirare il lettore grazie allo stile di Vattani che nella frenesia della vita caotica di Tokyo riesce a fare scorrere i suggestivi fatti senza che il lettore possa accorgersene – infatti noi abbiamo finito il libro in appena 3 giorni. La trama  pone maggior attenzione sui temi del “sangue, sesso e soldi“, senza diventare mai squallido o banale. Per ammissione dello stesso scrittore è rilevante la figura della donna, che nella cultura giapponese riveste un ruolo molto diverso da quello della cultura occidentale: infatti, non esiste la dicotomia della donna santa e la donna lurida. Tutti i personaggi femminili sono complessi e ben caratterizzati, anche quelli in secondo piano che si limitano a un breve cameo. E’ l’autore stesso ad affermare che nonostante possa sembrare che il protagonista sia Alex, un ragazzo, in realtà le donne del romanzo sono fondamentali e rilevanti quanto il ragazzo.

La trama è difficilmente analizzabile, perchè l’autore è stato Maestro dell’Intrigo, tanto che sin dalle prime righe si entra in questo mondo, dove le disavventure travolgono il lettore che si immedesima talmente tanto che non potrà facilmente uscirne, infatti l’unica pecca del libro è, a buon intenditore, che questo abbia un termine. Speriamo infatti che Vattani decida di raccontarci ancora di più sul meraviglioso Giappone.

A completare questo magico scenario, che ha trasportato tutti in Giappone, la fantastica mostra curata da Christian Gancitano, “Japan Pop, Edo Pop e Nipposuggestioni” con la partecipazione di giovani artisti come Tomoko Nagao, Hikari Shimoda, Hiroyuki Takahashi e Hitomi Maehashi.

redazione