Rei Kawabuko – Fascino orientale al Met Gala 2017

Rei Kawakubo (Tokyo, 11 ottobre 1942) è una stilista giapponese fondatrice del brand Comme des Garçons. Insieme a Yohji Yamamoto e Issey Miyake, fa parte della triade giapponese che, alla fine degli anni ’70, costringe al rinnovamento la moda europea.

La stilista fonda la casa di moda Comme des Garçsons nel 1969 e dal 1982 le collezioni vengono presentate a Parigi. La Comme des Garçsons si specializza in abiti che vanno contro i dettami della moda: austeri, realizzati in nero, grigio o bianco e dal taglio asimmetrico.

Durante il suo debutto a Parigi, i giornalisti definiscono la sua collezione come Hiroshima chic. Oltre che nell’abbigliamento, la Kawakubo anche molto attiva nel design d’interni.

E quest’anno per il Met Gala 2017, uno degli eventi più alla moda e attesi del panorama internazionale, sarà proprio Rei Kawakubo ad avere l’onore di essere la protagonista, prendendo il posto del couturirer Yves Saint Laurent. La serata ricca di star inaugura la mostra annuale scelta dal Constume Institute del Metropolitan Museum di New York e la retrospettiva intitolata “Art of the In-Between” sarà incentrata proprio sulla moda/non moda di Kawakubo.

La stilista sembra essere perfetta per questo ruolo: la sua moda è sempre stata incentrata sulla messa in discussione dei canoni estetici e del concetto di abito stesso. Rei Kawakubo è una sperimentatrice che indaga sul concetto di bellezza attraverso una visione autonoma e assolutamente anticonvenzionale, e con la sua prima sfilata a Parigi nel 1981 ha, infatti, rivoluzionato il fashion system occidentale.

«E’ una delle designer più importanti e influenti degli ultimi quarant’anni» dichiara il curatore Andrew Bolton il quale, nell’allestimento della retrospettiva, decide di optare per un percorso espositivo che non sia incentrato sull’ordine cronologico delle creazioni, ma su una suddivisione in otto dicotomie: design/not design, fashion/anti-fashion, then/now, model/multiple, self/other, high/low, clothes/not clothes, object/subject.

L’intento però non è quello di sottolineare le differenze, anzi, mira ad evidenziare come «Rei faccia crollare le false barriere di questi dualismi», muovendosi nelle insenature individuate tra gli opposti.

Gli “affari” di Commes des Garçsons, però, sono tutt’altro che dicotomici e astratti; il brand conta, infatti, più di 200 boutique nel mondo, tra cui ricordiamo i celebri concept store Dover Street Market, e un fatturato che nel 2007 – stando alla dichiarazione di Adrian Joffe, marito della Kawakubo nonché CEO della maison – si attestava attorno ai 108 milioni di dollari.

Il curatore Andrew Bolton, a conferma del prestigio del volto dei Met Gala 2017, ha dichiarato: «Se, come Andy Warhol aveva annunciato, il business dell’arte è il passo successivo all’arte, Rei è la manifestazione di questo pensiero nella moda».

Si prospetta dunque un’edizione del Met Gala suggestiva e all’avanguardia, la cui protagonista rappresenta il superamento dell’esteticità e della moda stessa. Imperdibile!

Camilla Antonioni