caso umano zio benny

Anche tu sei preda del “caso umano”, ecco come stanarlo e combatterlo

Ieri sera ero al telefono con una cara amica e ad un certo punto siamo giunti ad una conclusione, una specie di massima universale. Secondo la nostra teoria, la vita è fatta di pochissime certezze, ma tutti coloro che vivono di gioie alterne possiedono una costante alla quale nessuno può sfuggire: il caso umano. In particolare, alcune persone, tipo me, sono più “fortunate” di altre, in quanto sono un vero e proprio lanternino vivente per questa categoria di persone. Purtroppo non è come la varicella, che una volta presa finisce lì e non tornerà mai più, anzi, è esattamente il contrario. Sono più come l’herpes, una volta preso, si ripresenterà così, all’improvviso.

Il caso umano si trasforma, cambia sembianze e si ripresenta, pronto a scompigliare i pensieri e la vita del malcapitato. E’ come se madre natura ci avesse dotato di una pelle dalle capacità magnetiche in grado di attrarre il caso umano con forza e impeto. Non si fa in tempo a scrollarsene uno di dosso che, subito, un altro è in agguato, pronto a incollarsi a noi con tutto il suo mondo.

Ma chi o cosa è il caso umano e come fa a insidiarsi nelle vite altrui, scompigliandole e devastandole che manco Attila il flagello di Dio ci riusciva? In commercio, non vorrei sbagliare, ma mi pare non esista un manuale d’istruzione. Quindi questa, potrebbe essere l’unica guida utile nella quale confidare. Andamo bene eh?

CARATTERISTICHE GENERALI

Il caso umano non ha età, non ha sesso, non ha caratteri particolari da renderlo riconoscibile, in pratica si confonde nella moltitudine di persone. Scovarlo è estremamente complicato. Le sue doti camaleontiche gli permettono di vivere all’interno della comunità alla ricerca di un appiglio, alla ricerca di una persona come te.
Generalmente i casi umani hanno tutti una comportamento comune, sono loro a cercare l’approccio. Può succedere ovunque, mentre aspetti il treno seduto su una panchina, fuori ad un bar mentre bevi una birra con le amiche o addirittura su una chat d’incontri. C’è qualcosa di magnetico che li spinge verso di te. Può essere il tuo modo di parlare o una tua caratteristica fisica, in definitiva per loro sei quello che una pietra sbrilluccicosa è per una gazza ladra. Qualcosa da afferrare al volo e trascinare via con se.

Il caso umano si presenta come una persona ben inserita nella società, totalmente preso dalla sua vita, dai suoi affari e dai suoi amori. Riesce ad affascinare ed è prodigo di complimenti. Le sue lusinghe sono simili a un flirt, dunque ci coinvolge al punto da ascoltarlo con attenzione. Lui inizia a tessere la sua ragnatela in cui intrappolarci e nel frattempo potrebbe anche venderci un’aspirapolvere o un’enciclopedia, noi accetteremmo. Non a caso, commettiamo l’errore di lasciargli il nostro numero telefonico o il nostro profilo social al quale ricontattarci.

MODUS OPERANDI

Avviata la conoscenza, il caso umano diventa sempre più presente nella nostra vita. Ci scrive, ci telefona, ci invita ad un aperitivo, si interessa alla nostra vita, da consigli e opinioni. In men che non si dica ai nostri occhi appare come una stupenda conoscenza. E’ proprio quando iniziamo a sentirci fortunati di quell’incontro, proprio quando iniziamo a pensare che possa essere nata una nuova amicizia o un possibile “amore”, è in quell’esatto momento che siamo caduti nella sua trappola. Il caso umano riesce a insinuarsi nella nostra mente, ci seduce e cerca la nostra compagnia, ci fa sentire grati nell’avergli donato il nostro tempo. Abbatte ad una ad una tutte le nostre resistenze, diventa intimo confidente e ci induce ad affezionarci.

Il suo potere è quello di annebbiare le nostre capacità di giudizio sulla sua persona. Ogni volta che proviamo a giudicare un suo comportamento o esprimiamo un parere contrastante, con il suo modus operandi riesce sempre a istillare in noi un sentimento che oscilla tra la pietà e la tenerezza e a spingerci a rivalutare e giustificare le sue azioni.

Caso umano “INNAMORATO”

Il caso umano innamorato è quello che considero alla stregua di un moderno Coronavirus, il peggio che ci sia in circolazione. E’ fidanzato o è uscito da poco da una storia importante, un possibile matrimonio e magari ha figli a seguito. Ti fa credere di essere la sua luce alla fine di un tunnel buio. Per lui sei l’apparizione a Lourdes. Ti confonde al punto tale da sentirti una liceale alle prime armi. Ti induce a sperare che tra voi possa nascere la più sfavillante relazione d’amore, che voi possiate essere i nuovi Bradangelina. Nel peggiore dei casi ci finisci anche a letto.

caso umano zio benny
Brad Pitt and Angelina Jolie (Photo by Anthony Harvey/Getty Images)

Quando in te sboccia questo sentimento, il caso umano si rivela in tutta la sua interezza. Appare scostante, i suoi comportamenti non hanno coerenza, ti cerca, ma allo stesso tempo ti evita. I suoi drammi psicologici diventano un ostacolo enorme e i suoi dissidi interiori ti fanno pensare di aver a che fare con la reincarnazione di Petrarca. Ogni tuo tentativo di ribellione diventa un dramma al vostro rapporto, come un unico responsabile, tu! Inizia a destabilizzarti e non sono scontati momenti di sofferenza. Addirittura si può arrivare a pensare che è come dice lui, che a sbagliare atteggiamento sia tu, non lui.

COME SOPRAVVIVERE

Una volta che il caso umano si è rivelato in tutta la sua bastardaggine, non c’è altro cosa da fare che sopravvivere a questa tempesta. In cuor tuo puoi pensare di essere appena uscito da una relazione di 67 anni, ma nel concreto non è così. Si necessita di uno sforzo sovra umano, liberarsi dalle catene e affrontare la situazione di petto. Essere chiari con il caso umano è inutile. Ogni tentativo nel fargli capire le tue motivazioni risulterà inutile. Lui ha ragione, ma solo nella sua testa però. Inutile provarci, a meno che non si voglia diventare come Don Chisciotte contro i mulini a vento. L’intenzione è mostrargli le sue pecche, i suoi ragionamenti senza senso o i suoi comportamenti senza testa e senza coda? Ottimo, si perderà ulteriore tempo.

Il caso umano va affrontato nel peggiore dei modi: con la fuga. Un fuggi fuggi come se foste a Pamplona con una mandria di tori inferociti a rincorrervi. Evitatelo, rispondete a monosillabi e non cadete alle provocazioni. Non raccontate più nulla e, prima o poi, il caso umano capirà di aver esaurito tutta la vostra linfa, e inizierà a guardarsi intorno, alla ricerca di qualche altro povero sfigato. La nostra unica speranza sarà quella di essere riusciti a liberarcene e a trovare le forze per affrontare il prossimo, che guarda casa, ti sta osservando già da un po’ e ti ha appena inviato una notifica su IG.

E tu hai avuto a che fare con casi umani? Raccontalo a #Ziobenny a [email protected] oppure scrivimi al 3319764913 o con direct IG @lookonart

Benito Dell'Aquila