Prova costume? Ecco perché NON esserne ossessionati

Il body positivity – quel movimento sociale che rivendica l’esistenza e l’accettazione di corpi non convenzionali – sta ultimamente godendo di un notevole successo. Sono, infatti, gli stessi brand di vestiti, costumi o accessori che hanno saputo come cavalcare l’onda mediatica di questo fenomeno. Tra questi il nuovissimo brand di costumi di Eleonora Rocchini: Maison Roèl. Con lo slogan “Sii libera, svestiti di Maison Roèl” ha saputo come incarnare al meglio lo spirito di un’estate in cui le donne – ma anche gli uomini – non debbano temere della tanto agognata prova costume.

É tempo di mare, di sole e di … prova costume

L’estate è quella stagione dell’anno che tanto si aspetta per le vacanze e il relax, ma al contempo si teme per i giudizi legati alla forma fisica. Dal primo giorno di mare i media ci bombardano di metodi alternativi per perdere velocemente peso e per prepararci a sfoggiare in spiaggia una forma pazzesca. Tuttavia, perché subire ogni anno lo stesso stress psicologico?

Brand appena nati, come Maison Roèl, hanno deciso di optare per una rivoluzione in quest’ambito. Pubblicizzando forme di ogni genere, che rappresentano donne a testa alta pronte a vivere un’estate indimenticabile con un costume da sogno che ben si adatta al loro corpo.

Ecco, allora, la rivoluzione: non più il corpo che si adegua al costume, ma il contrario.

Anche i brand più famosi si stanno affacciando a questo nuovo modo di concepire il corpo. É il caso di Victoria’s Secret, marchio che dal 1977 ha rappresentato il simbolo della bellezza angelica e che nel 2021 ha deciso di puntare all’inclusività.

Ha, appunto, annunciato che dalle prossime sfilate e campagne pubblicitarie gli Angeli, che hanno reso noto il suo stile in tutto il mondo, saranno accompagnati anche da modelle di forme corporee di ogni tipo.

Un enorme passo in avanti che se per certi versi può essere inteso solo nei limiti dell’intento commerciale dell’azienda, per altri designa un’esigenza del nostro secolo: la rappresentazione di un modello di corpo che vada oltre la linea perfetta. Da qui, anche la necessità del body positivity di estendere ad altri significati l’idea di perfezione.

Il danno psicologico e salutare di quella che, apparentemente, è solo una semplice espressione di circostanza: “Sei pront* alla prova costume?”

La perdita di peso può essere motivo di orgoglio dato che permette alla persona di sentirsi in primis bene con se stessa. Tutti dovrebbero avere il diritto di sentirsi così, indipendentemente dal numero che segna la bilancia. A volte, però, la dieta è una necessità per motivi legati alla salute e anche lì, il giudizio dovrebbe passare in secondo piano.

Ma quando è la società ad imporre degli standard specifici costringendo anche a diete veloci e dannose, allora, vi è un problema grave. L’industria dietetica propone ogni anno metodi facili per riuscire ad arrivare in tempo alla prova costume, ma non funziona esattamente così.

Il primo step da fare per cominciare un percorso di benessere fisico è prendere consapevolezza del nostro corpo.

Bisogna capire ciò che ci piace e ciò che, invece, vorremmo cambiare del nostro corpo. Inoltre, è fondamentale comprendere che non tutti siamo uguali o abbiamo bisogno delle stesse cose.

Jessica, 35 anni, dichiara a Social Up: “Ho provato tante diete nella vita, volevo essere come le modelle in tv. Poi ho capito che non era impossibile, ma io non volevo più. Ho trovato lo stato mentale corretto per essere felice nella mia taglia 44. Quando posso cerco di stare attenta a quante calorie assumo, però lo faccio per me non per rientrare in un canone sociale”.

Secondariamente, per ciò che riguarda i valori nutrizionali e le diete è necessario affidarsi all’opinione di un esperto.

A questo proposito si riportano le parole e l’esperienza del Dottore Edoardo Mocini, medico chirurgo specialista in Scienze dell’Alimentazione, che dal suo profilo Instagram condivide punti di vista interessanti a riguardo.

Quando entrai in specializzazione mi dissero: “vedrai, si lavora bene da febbraio a luglio avrai lo studio strapieno! Tutti si preparano per il mare”.

Io ero disorientato, volevo fare il medico, che c’entrava preparare la gente per il mare?

La prova costume che tanto coinvolge i nostri aspetti fisici e psicologici è motivo di guadagno per altri.

D’altronde per chi si occupa di alimentazione è giusto che sia così, ma non che si approfitti di una singola stagione dell’anno. L’obiettivo di un nutrizionista, come si legge dalle parole del Dottor Mocini, è quello di spiegare alla gente come stare bene con se stesse tutto l’anno. Non serve modificare il proprio corpo solo per andare a mare.

Considerare i corpi come messi alla prova, per poter fare una cosa naturale come andare al mare, espone moltx di noi all’impressione di avere urgenza di raggiungere una specifica forma corporea, spingendoci verso le crash diet.

Ogni anno l’estate porta con sé questo tipi di argomenti. Nonché di esperienze, anche negative, che purtroppo avvengono a causa di diete e “prodotti magici” che ci fanno sperare di diventare da un giorno all’altro come le modelle di Victoria’s Secret.

Ecco perché è importante che i brand si adeguino alla mentalità del body positivity. Non tanto per seguire la massa ed avere maggiori consensi, bensì per rispecchiare un modello di corpo normale che abbraccia tutte le taglie, anche quella da sempre considerata “angelica”.

Riportando le riflessioni del Dottor Mocini, infatti: “il problema non sono i corpi degli Angeli, che ovviamente hanno il diritto ad essere rappresentati, il problema è l’omogeneità escludente di quei corpi”.

Giulia Grasso