settembre zio benny

“Non è bodypositive, ma non mi avrete mai come volete voi” zio Benny

“Caro zio Benny, come ti rapporti con il tuo corpo, ti piaci? Ho notato dal tuo profilo che spesso sei molto ironico sui tuoi difetti fisici. È il tuo modo di mandare messaggi bodypositive?
Io ho cambiato totalmente la mia fisicità. Il mio corpo non mi apparteneva e ora dopo tanti piccoli calvari, posso specchiarmi e riconoscermi. Il problema è che c’è sempre qualcuno pronto a farlo notare, a indicarmi e dire che io, non sono realmente io. Forse sono un po’ confusionaria. Fingi che questa email non ti sia mai arrivata.”

Carissim* Sammy, dal tuo indirizzo email deduco sia questo il tuo nome.

È vero, faccio molta ironia sul mio aspetto. Riconosco di avere diversi “difetti” e riconosco anche che se non avessi tremendamente paura delle operazioni, probabilmente, mi sarei già sottoposto ad un’asportazione perpetua della mia gobba al naso. Ma l’idea di provare del dolore supera di gran lunga il fastidio che provo nel vedere il mio naso aquilino.

Non credo di mandare al mondo messaggi bodypositive, forse più messaggi di dubbia simpatia. Non perché non condivida le idee e le battaglie del bodypositive, anzi, forse al contrario, sono super convinto della profonda libertà di essere come si vuole. Resto fermo nella convinzione che, salvo rischi per la salute, ognuno ha il sacrosanto diritto di vivere serenamente e se ciò comporta un cambiamento del proprio corpo, bisogna inseguire quei sogni.

Sammy hai deciso di cambiare il tuo corpo perché non ti apparteneva. Mi scrivi che hai patito dei piccoli calvari, ma che adesso, quando ti specchi, ti riconosci. Amen Sammy! Non avresti dovuto fare diversamente. Non c’è niente di più soddisfacente del guardarsi negli occhi con se stessi e sorridere perché ci si piace.

Io, invece, ti confido che alterno momenti in cui mi specchio e vorrei rimorchiarmi da solo, a momenti in cui guardando il mio riflesso, mi spavento e lancio un urlo così acuto da far ululare i lupi della boscaglia più vicina!

La realtà è proprio questa, viviamo in un mondo che punta sempre di più sull’immagine che diamo, all’espetto esteriore. Bisogna apparire e rientrare in determinati canoni, altrimenti si è out, strani, diversi, e si corre il rischio di non essere codificati, diventando bersagli. La verità è che ci sarà sempre qualcuno pronto a criticare il nostro aspetto. Puoi apportare tutte le modifiche possibili, ma il punto non è ciò che gli altri dicono, ma come reagisci.

Forse è tutto racchiuso qui il segreto del bodypositive, l’urlare al mondo e a chi è pronto a criticare di concentrarsi su loro stessi. C’è una frase di una canzone di una delle band che preferisco che dice: “Non mi avrete mai come volete voi!”.

In questa frase estrapolata e decontestualizzata dal testo generale della canzone, ne ho tratto un mantra di vita. La trovo così emblematica in grado di adattarsi ad ogni contesto della nostra vita.

Sammy a tutti coloro che in qualsiasi ambito ti faranno notare di non essere negli standard, tu gridaglielo in faccia: “Non mi avrete mai come volete voi!”

Una delle cose più importanti nella vita è scegliere per se stessi. La saggezza che deriva dalla conoscenza di noi stessi e dei nostri limiti e mediante la quale riusciamo a superare le avversità e le delusioni è l’unica via percorribile. Spesso perdiamo la bussola e pensiamo che piacere agli altri corrisponda al piacere a se stessi. No, deve essere esattamente il contrario. Non come ci vogliono gli altri, ma come ci vogliamo noi.

Andrò per frasi fatte, ma la vita è una. Non c’è tempo per preoccuparsi degli altri. Ti piaci? Non c’è niente da aggiungere!

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Benito Dell'Aquila