Photographer Hal e i suoi scatti

L’Alda Merini nazionale diceva che appartenere a qualcuno significa entrare con la propria idea nell’idea di lui o di lei e farne un sospiro di felicità, ma qui il vero sospiro (di sollievo, forse?) è stato quello dei protagonisti delle fotografie di Photographer Hal, per i pignoli Haruhiko Kawaguchi.

Di fatto, queste coppie sono state inserite all’interno dei sacchetti che usiamo per conservare cibi o indumenti e, una volta aspirata tutta l’aria, hanno condiviso un’esperienza al confine tra il folle (dalla variante”wow” alla variante “non potevamo stare stretti stretti sul divano di casa?!”) e il romanticismo elevato al quadrato, al retrogusto di “All you need is love”. A proposito, apriamo una parentesi: guardando queste foto anche a voi è venuta in mente l’immagine di John Lennon e Yoko Ono apparsa su “Rolling Stone”, quella in cui lui si abbraccia completamente a lei? Se si, non siete gli unici. Se no, fate finta di nulla o andate a rivederla.

“Devo aspirare l’aria con un aspirapolvere fino a quando non c’è più niente. Questo mi dà quattro secondi per scattare la foto. In questo tempo estremamente limitato non posso rilasciare il pulsante di scatto più di due volte. ”Cosi, l’artista, avvicinando il più possibile i corpi di questi “folli amanti sottovuoto”, ha realizzato, a suo modo, il sogno di milioni e milioni di innamorati: rimanere incollati alla persona amata, letteralmente e carnalmente incollati che più di così non si può.

Amor vincit omnia. Omnia vincit amor. Come la si voglia scrivere, l’amore vince su tutto recitava il latino Virgilio e Photographer Hal, con il suo progetto “Flesh Love”, aggiunge che l’amore vince su tutto se a quel tutto si risponde con la completa coesione, la totale appartenenza l’uno all’altra in un sacchetto di plastica per non più di quattro secondi e nella vita, si spera, per quattro secondi e per sempre. All you need is Flesh Love.

Alessandra Nepa