Perché a Taiwan i supermercati sono stati presi d’assalto per le scorte di carta igienica

Vi siete mai chiesti qual è il bene più prezioso per la popolazione di Taiwan?

Neanche noi, almeno fino a questo momento. Se avete pensato al riso vi siete sbagliati. Per i tawainesi, la cosa più preziosa è la carta igienica. In questi ultimi giorni, infatti, i supermercati della città asiatica sono stati letteralmente presi d’assalto dalla furia irrefrenabile di migliaia di clienti, intenzionati a comprare il maggior numero di rotoli di carta igienica possibile. Ma perchè?

A scatenare la corsa all’acquisto sono stati gli annunci di alcuni supermercati secondo cui i prezzi del prodotto essenziale subiranno a breve un’impennata vertiginosa. Da metà marzo, infatti, sono attesi rialzi tra il 10 e il 30 per cento, causati dall’aumentato costo delle materie prime necessarie a produrre la carta igienica a livello globale. La polpa fibrosa che costituisce la carta costerebbe adesso circa 800 dollari a tonnellata, contro i 650 di un anno fa, a causa di problemi nella produzione in Brasile ed incendi nelle foreste canadesi, da cui proviene buona parte della sostanza. A ciò si aggiungono i costi di imballaggio e di trasporto, destinati anch’essi ad aumentare, per lo meno secondo i dati offerti dalla YFY, uno dei maggiori produttori di Taiwan,  che dipinge una situazione molto più drastica, con un aumento del  del 50 per cento dalla metà del 2017.

Nonostante la notizia del”aumento del costo della carta igienica non ha ancora trovato conferma nel resto del mondo, a Taiwan il panico si è già scatenato, alimentato anche dalle foto di scaffali vuoti che circolano sui social network taiwanesi. Di conseguenza, i negozi sono stati invasi da clienti intenzionati a fare scorte di carta igienica come se ci fosse in giro un epidemia di dissenteria. Partito inizialmente come misura di risparmio, l’acquisto di montagne di carta igienica da parte di alcuni clienti ha scatenato una reazione a catena che ha spinto tutta la nazione a mobilitarsi, per timore che le riserve si esaurissero.

Alcune filiali della grande catena Costco hanno fatto sold out a soli quattro minuti dall’apertura, spingendo altri negozi della stessa catena ad imporre un limite massimo al numero di pacchi acquistabile da ogni cliente. I più digitali, invece, si sono rivolti al web, ordinando sulle piattaforme online enormi quantità di prodotto. Il sito di e-commerce PChome ha dato avvio ad una vera e propria campagna di marketing con una pagina dedicata alla vendita con un in cui sopra la minacciosa immagine di ripiani vuoti capeggia la scritta “Il costo della carta igienica salirà presto, vi siete preparati?”. Grazie a questa trovata, in soli tre giorni il sito ha registrato la vendita di circa 5 milioni di pacchi di carta igienica. Altrettanto bene è andata alla ET Mall, la maggiore società di home-shopping della zona: tra i suoi 20 prodotti più venduti ben 6 sono tipi di carta igienica.

Fonte: caffeinamagazine.it

Il fenomeno ormai è fuori controllo tanto da sollecitare l’intervento del premier William Lai, che ha invitato tutti a mantenere la calma, assicurando che le scorte non si esauriranno. Nel frattempo la Fair Trade Commission (FTC) ha avviato un’indagine governativa sulla situazione. Il sospetto è la presenza di accordi illeciti tra i commercianti per alzare congiuntamente i prezzi, approfittando dell’impennata nella domanda. Perng Shaw-jiin, vicepresidente della FTC, ha sguinzagliato i suoi agenti in ogni punto vendita dei maggiori supermercati in cerca di prove e, se verranno trovate, la bravata potrebbe costare ai proprietari multe fino a quasi un milione e mezzo di euro.

Intanto, tutti i taiwanesi si sono fatti la propria scorta personale di carta igienica, buona per ogni evenienza. Speriamo che almeno si tratti di carta riciclata, che rappresenta solo il 5 per cento del totale delle vendite contro il 65 per cento in Giappone e il 50 nella maggior parte degli stati europei.

Catiuscia Polzella