Palau de la Musica Catalana: il giardino di luci e colori che vive di musica

Nel cuore del quartiere La Ribera, tra edifici anonimi e stradine al limite del fatiscente, spicca un solo grande e luminoso palazzo: benvenuti a Palau de la Musica!

Palau de la Musica è una costruzione che sembra essere lì per caso: come un fiore nel deserto, la sua particolarità è proprio quella di creare un contrasto incredibile con gli edifici che lo circondano.

Palau de la Musica Catalana è il frutto di un ambizioso: da una parte,il sogno della compagnia amatoriale Orfeo Català,  il principale movimento politico e culturale indipendentista conosciuto anche come la Renaixença o Rinascimento Catalano,alla ricerca di un luogo dove esibirsi. Dall’altra, il desiderio dell’architetto Lluis Domenech i Montaner, che voleva provare a creare un teatro che rispecchiasse il gusto modernista del primo novecento e che rappresentasse la Musica in tutte le sue declinazioni.

Gli esterni di Palau de la Musica

Lo spirito innovatore del Palau si evince al primo colpo d’occhio.

L’ingresso è studiato per far spaziare lo sguardo, lascia a vista la struttura interna, da dove si intravedono le sontuose scalinate e alcuni degli ambienti riccamente decorati. La facciata principale è coronata da un imponente portone che sostiene una serie di archi e balconi. Anche l’angolo del palazzo è incrostato da un complesso statuario che richiama l’attenzione del visitatore ancor prima di arrivare di fronte alla facciata principale.

Gli interni di Palau del la Musica

Varcata la porta d’ingresso, vi attende subito uno spazio luminoso e autorevole. Le sontuose scalinate lasciano intendere gli spazi che vi aspettano percorrendole fino alla fine, mentre l’atmosfera elegante e rilassata dello spazio di ristorazione e di ricevimento vi faranno subito percepire l’atmosfera artistica e sognatrice di questo luogo.

Qui vi attenderà la vostra guida in lingua ( N.B. è molto importante sapere che Palau de la Musica è visitabile solo con la guida e che è necessario prenotare in anticipo la visita)

La visita si articola in tre parti: la prima parte è pensata per presentare il Palau attraverso la voce di cantanti, musicisti e performers venuti da tutto il mondo per esibirsi in questo palco. L’emozione che trapela dalla voce e dagli sguardi dei protagonisti del video anticipano la meraviglia che vi aspetterà nella seconda parte della visita, la più suggestiva.

Eccoci arrivati alla sala concerti: un tripudio di colori, statue, tessuti preziosi e magia vi travolgeranno fin dal primo sguardo. Si tratta di uno spazio rettangolare con disposizione dei posti a che ricorda un’arena. Incredibile ma vero, ci sono più di 2200 posti a sedere!

Palau de la Musica

Una particolarità unica al mondo è la presenza di un maestoso lucernario a goccia disegnato e progettato da Antoni Rigalt, a forma di cupola capovolta. Le sfumature dorate circondate dal blu riproducono i colori del cielo e del sole, creando un effetto di rara eleganza e magnificenza.

L’utilizzo di ampie e coloratissime vetrate laterali permette alla luce naturale di illuminare tutti gli spazi interni durante tutto il giorno. La luce che si riflette sulle gocce di cristallo del lucernario creano giochi di luci e ombre sulle decorazioni floreali che arredano l’auditorium, come un luminoso e fantastico giardino floreale. In ogni momento della giornata, a seconda della posizione del sole, i gruppi scultorei presenti nell’auditorium prendono vita: i raggi del sole mettono in risalto le curve le sculture delle muse delle arti mentre ballano e cantano. Durante altri momenti del giorno sono invece illuminati i mezzibusti di grandi personalità artistiche del passato, come a ricordarci da dove veniamo.

Il palco, sul quale è presente un organo del 1908, è decorato con statue femminili che suonano strumenti musicali: inutile domandarsi perché le scenografie in questo palco sono sempre state pressoché inutili.

Il percorso si conclude con la visita alla Sala del riposo, chiamata Sala Lluís Millet, che si affaccia su un terrazza con colonne decorate con mosaici. Un tripudio di colori e motivi decorativi che rendono questo spazio una sorta di tavolozza di colori che ammaliano il visitatore.

Palau de la Musica

Palau de la Musica oggi

Dopo un esteso restauro durato ben 7 anni, Palau de la Musica è diventato l’Auditorium modernista più singolare al mondo e nel 1997 è entrato a far parte del patrimonio Culturale UNESCO.  Oggi più di mezzo milione di persone all’anno assistono alle performance artistico – musicali di Palau de la Musica, spaziando dalla tradizione canzone catalana ( Cançó) alla musica jazz fino alla musica sinfonica e al balletto.

In pochi sanno che questo auditorium è instancabile perché sempre pronto ad accogliere artisti da tutto il mondo sul suo palco: è forse l’unico spazio al mondo che riesce ad ospitare ogni anno più di 300 concerti e spettacoli (quasi uno al giorno!)

Lucrezia Vardanega