Rivivere la storia di Paestum? Adesso si può!

L’immedesimazione rappresenta forse la più importante possibilità di partecipare in modo empatico ai sentimenti o alla visione del mondo di un’altra persona così da poter costruire un magico quanto potente rapporto di complicità.

Anche quando vediamo un film o leggiamo un libro, fin dall’inizio ed in maniera assolutamente istintiva cerchiamo una rapida immedesimazione così da poter essere noi stessi protagonisti del racconto che stiamo osservando, così da “sentire” sulla nostra pelle le sequenze della narrazione. Avete mai immaginato di essere il protagonista di un importante avvenimento storico? Oppure spettatori (fidatevi, sarebbe meglio) d’epoche o culture all’apice del loro splendore?

E’ stato sempre maledettamente difficile comprendere e immedesimarsi con la storia e suoi eventi nella loro reale e significativa essenza, comprendere ciò che effettivamente avvenne, non poter conoscere concretamente ciò che portò a determinate conseguenze, non poter relazionarsi ne poter amichevolmente “discutere” con i personaggi che ne furono protagonisti e segnarono i nostri futuri destini.

Cari lettori di Social Up, grazie a Paestum ma soprattutto grazie a Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco e del museo di Paestum, si è potuto dar vita ad un percorso sperimentale attraverso il quale sarà possibile, per la prima volta nella storia dell’uomo e dell’archeologia, entrare senza alcuna barriera architettonica all’interno della cosiddetta Basilica di Paestum, il più antico dei tre templi della colonia greca di Poseidonia. Rappresenterà il primo ed unico tempio greco in cui anziani, mamme con passeggini, scolaresche e soprattutto diversamente abili potranno, all’interno di un’atmosfera magicamente intrisa di fascino, “immedesimarsi” con una delle più importanti culture che segnarono la storia del Mediterraneo nonché delle popolazioni che lo abitavano.

Tale cambiamento rappresenterà una novità assoluta non solo per le stupefacenti condizioni in cui si è conservato il tempio ma sarà anche l’unico monumento di questo tipo (risalente al VI a.c) completamente accessibile. Non dovremmo più immaginarci come potesse essere l’interno, cosa si potesse provare ad essere sopraffatto da un’imponenza tale o come fossero realmente questi templi all’apice del loro splendore; grazie a Paestum, dopo la chiusura della fase sperimentale, si potranno visitare anche il Tempio di Nettuno risalente al V a. C. o quello di Athena posto sul lato più alto della città.

La tanto agognata “immedesimazione storica” sarà finalmente permessa e fruibile a chiunque voglia “ubriacarsi” di una delle culture più influenti e ricche di fascino del Mediterraneo, alimentando non solo le nostre immaginazioni, ma anche numerosi film e racconti. Attraverso Paestum sarà possibile per la prima volta nella storia comprendere cosa volesse dire essere greci.

 

Alfonso Lauria