Oscar 2018: i pronostici di Social Up Magazine

Anche quest’anno siamo giunti alla vigilia  degli Oscar, la 90 edizione per l’esattezza. I nomi dei vincitori saranno rivelati il 4 marzo, durante la cerimonia ufficiale, presentata da Jimmy Kimmel. Per chi volesse seguirla in Italia, sarà trasmessa in diretta dalle 22.40 fino a notte fonda su Sky Cinema Oscar Hd, oltre alla replica del giorno dopo.

Con un film italiano in gara “Chiamami col tuo nome” di Guadagnino, questa edizione sembra essere abbastanza combattuta.  Molti, infatti, i film validi in gara. Nuovo record di nomination  per La forma dell’acqua The shape of Water (qui la recensione) con ben 13 candidature; tra gli attori in lotta per la statuetta alcuni grandi nomi come Gary Oldman e Daniel Day Lewis. Dunkirk di Christopher Nolan, acclamato quasi all’unanimità dalla critica (al contrario degli anni precedenti), un film di guerra che potrebbe far ottenere al regista il suo riconoscimento più importante. Insomma una bella competizione, senza esclusione di colpi. Anche in questa edizione, come nella precedente del 2017, azzardiamo i nostri pronostici.

  1. Miglior film: L’ora più buia di Joe Wright, (qui la recensione) Nonostante le ovazioni per La forma dell’acqua, riteniamo che il film di Wright abbia un tema più importante e sia più d’impatto sullo spettatore, rispetto alla fiaba di Del Toro. Anche per l’abilità registica con cui è stato girato, il film su Churchill racconta davvero uno snodo centrale della storia moderna e del destino dell’Europa e del Mondo, che senza determinate scelte sarebbe potuto mutare drasticamente. Un film bello, comunicativo e importante che ha tutte le carte in regola per essere ritenuto il miglior film.
  2. Miglior regia: Dunkirk di Christopher Nolan. In questa edizione i registi talentuosi non mancano. Da Del Toro a Paul Thomas Anderson, fino a Martin McDonagh, per citarne alcuni; ma Dunkirk di Christopher Nolan è un film che punta davvero sulla regia, sul montaggio, sul ritmo e sulla tecnica di ripresa. Tutto è organizzato fin dall’inizio per “girare un film di guerra come se fosse un thriller” e far immergere lo spettatore in un incubo di freddo terrore, nel limbo mortifero della baia di Dunkirk che sembra attrarre a se con una forza quasi malefica chi cerca di sfuggirle. Un film di guerra che è contro la guerra, perché la baia di Dunkirk è il simbolo di una via senza uscita, come lo è ogni conflitto. La soluzione viene non dai soldati, ma dallo spirito di solidarietà del popolo inglese. I piani narrativi sovrapposti sono un capolavoro di regia da parte di Nolan che usa il suo grande talento e il suo tocco personale, perfettamente riconoscibile, per offrirci un racconto di immagini, seducendoci con queste, piuttosto che con trame complesse, come ha fatto in passato con altre pellicole.
  3. Miglior attore protagonista: Gary Oldman per “L’ora più buia“. Il grande sfidante è senz’altro Daniel Day Lewis, qui alla sua ultima interpretazione (secondo quanto da lui dichiarato). Indubbiamente siamo dinnanzi a due attori di grandissimo calibro, determinanti nelle due rispettive pellicole in cui sono protagonisti. La performance di Gary Oldman però è performante. Il film L’Ora più buia punta tutto sulla credibilità del personaggio di Churchill, cui Oldman riesce a dare una ricca molteplicità di sfumature.
  4. Miglior attrice protagonista: Frances McDormand in “Tre manifesti ad Ebbing Missouri”(qui la recensione). Anche in questo film di Martin McDonagh la presenza dell’attrice è fondamentale. Mildred è’ un personaggio sofferto e multisfaccettato. La durezza, la rabbia che può tramutarsi in violenza, ma al contempo la sensibilità dolente della protagonista trovano la giusta collocazione nell’ottima interpretazione di  Frances McDormand. Buona però anche l’interpretazione di Sally Hawkins, muta, in La forma dell’acqua, uno degli elementi che più ci è piaciuto del film di Del Toro e quella della giovane Saoirse Ronan in Lady Bird, in cui l’attrice è protagonista assoluta.
  5. Miglior attore non protagonista: Woody Arrelson in “Tre manifesti a Ebbing Missouri“. Che il film di McDonagh punti molto sugli attori è chiaro. Anche Sam Rockwell, per lo stesso film, è candidato come miglior attore non protagonista. A lui preferiamo Woody Arrelson, perché (come spieghiamo in questo articolo) la sua presenza è più determinante. Ogni volta che appare sullo schermo, in questo film, riesce a essere incisivo e dialoga perfettamente con il dolore sofferto di Frances McDormand.
  6. Miglior attrice protagonista: Lesley Manville per “Il filo nascosto“. Nei panni della sorella del protagonista riesce a completare l’articolato ritratto della personalità di quest’ultimo.
  7. Migliore sceneggiatura originale: “Tre manifesti a Ebbing Missouri” di Martin McDonagh. Il regista irlandese è un bravissimo sceneggiatore. L’originalità dirompente dei suoi film, che sono al contempo drammatici e ironici lo dimostra anche in questo caso.
  8. Miglior sceneggiatura non originale: The disaster artist di James Franco, dal romanzo di Greg Stesero sul peggior film della storia.
  9.  Miglior film straniero: “Loveless” di Zvjagincev
  10. Miglior film d’animazione: “Coco” di Lee Unkrich, (qui la recensione). Intelligente ed emozionante cartone animato Pixar, sul tema della morte e del ricordo.
  11. Migliore fotografia: Hoyte Van Hoytema – Dunkirk, anche se quella di Blade Runner 2049 (qui la recensione) avrebbe pure meritato il premio.
  12. Miglior montaggio: Lee smith – Dunkirk.
  13. Miglior scenografiaSarah Greenwood e Katie Spencer – L’ora più buia per l’attenta composizione delle immagini nelle singole inquadrature e per come sono stati ricostruiti gli ambienti, dal Parlamento al bunker sotterraneo , in cui Churchill prende le sue decisioni.
  14. Miglior colonna sonoraHans Zimmer – Dunkirk
  15. Miglior canzone: Mystery of Love (musica e testi di Sufjan Stevens) – Chiamami col tuo nome 
  16. Migliori effetti speciali: Christopher Townsend, Guy Williams, Jonathan Fawkner e Dan Sudick – Guardiani della Galassia Vol. 2 , (qui la recensione) il miglior cinecomic dell’anno.
  17. Miglior sonoro: Mark Weingarten, Gregg Landaker e Gary A. Rizzo – Dunkirk , anche qui in gara con Blade Runner 2049.
  18. Miglior montaggio sonoroRichard King e Alex Gibson – Dunkirk, come detto sopra notevole anche Blade Runner.
  19. Migliori costumiJacqueline Durran – L’ora più buia . Interessanti anche Victoria & Abdul e Il filo nascosto.
  20. Miglior trucco e acconciaturaKazuhiro Tsuji, David Malinowski e Lucy Sibbick – L’ora più buia per l’incredibile trasformazione cui hanno sottoposto Gary Oldman nei panni di Churchill.