Ogni mattina, ad ogni risveglio siamo costretti a subire la stessa fastidiosa e soporifera routine, come se fossimo imprigionati all’interno di quello stesso “circuito” che siamo obbligati a vivere ogni giorno, il quale poco a poco ci colora tristemente di varie tonalità di grigio. Omid Asadi, artista 35 enne, ha provato ad invertire questa generale “tendenza umana” ad ignorare con superficialità e banalità anche gli aspetti più piccoli, ma comunque sia preziosi, che fanno parte del mondo circostante. E decisamente ci è riuscito!
Molti sono gli elementi che categoricamente trascuriamo, perché non abituati a dargli la giusta importanza o perché crediamo debbano subire tale destino. Con grande creatività ed un immenso talento, Omid Asadi ha magicamente donato una nuova e suggestiva vita a delle semplici foglie cadute d’ogni tipo d’albero. Dotato di una straordinaria sensibilità, ha deciso con un delicato intuito e una chirurgica manualità di creare delle singolari quanto eccezionali opere d’arte.
Quando arte, uomo e natura si incontrano con tale magia è inevitabile la creazione di suggestive opere d’arte. Omid Asadi è stato da sempre un appassionato di arte e della natura, fin da piccolo infatti dipingeva motivi floreali che ogni giorno ci circondano abituati a darle per scontate. L’uomo, ancora una volta, si è posto come unico grande tramite ed interprete della natura e dei messaggi “permessi” dal mondo dell’arte; infatti dietro le splendide creazioni di Omid Asadi, si nascondono veri e propri insegnamenti, veicolati proprio da quelle foglie che calpestiamo tutti i giorni.
Il dolce tentativo di raccontare una storia, la sua personale visione del mondo fatta di amore rispetto e speranza: “Mi chiamo Omid Asadi, ho 35 anni e sono di Sale (ma di origini Iraniane). L’arte per me è un modo per vedere in maniera differente il mondo che mi circonda. Ho iniziato a pensate al motivo per cui nessuno notasse la bellezza delle foglie e le calpestasse come se nulla fosse. Se fossero fiori non succederebbe! Il mio progetto nasce per dare una nuova vita alle foglie rendendole vere e proprie opere d’arte”.
Dalla prima grande esplosione di Manchester (città in cui lavora e vive), le sue opere sono state esposte nei musei di Londra e non solo, organizzando degli appuntamenti anche a Milano.