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Nasce Scena Unita, la musica che salva la musica

Lo aveva promesso e lo ha fatto. Come vi avevamo anticipato qui, Fedez è riuscito a creare un fondo per i lavoratori dello spettacolo che a causa della pandemia sono fermi. Il progetto è nato e si chiama Scena Unita; scopriamone insieme i dettagli.

Bauli in Piazza

La situazione critica dei lavoratori del mondo dello spettacolo è stata sempre sotto gli occhi di tutti. Ma a smuovere le acque e ad attirare maggiormente l’attenzione è stata la manifestazione Bauli in piazza. Molti artisti avevano dimostrato la loro vicinanza ai manifestanti scesi in piazza per chiedere aiuto.

In quell’occasione, Fedez aveva avanzato l’idea di voler fare qualcosa di concreto, ipotizzando una raccolta fondi. Ecco che per due settimane è letteralmente scomparso da Instagram. Come ha spiegato lui stesso, impegnato per la realizzazione di questo ambizioso progetto, ha preferito evitare di parlarne fino alla fine.

L’annuncio del progetto

Dopo due settimane di lavoro, finalmente venerdì 13 novembre, con un post su Instagram ha svelato i primi dettagli di questa iniziativa. Il post ritrae un cartellino di quelli usati dagli artisti e addetti ai lavori durante gli spettacoli. Sopra i nomi di tutti coloro che hanno contribuito attivamente al progetto. Nello specifico sono stati raccolti circa due milioni di euro per questa nobile causa. Tra i partecipanti alla raccolta fondi ci sono per esempio Calcutta, Achille Lauro, Manuel Agnelli, Arisa, Annalisa, Alessandra Amoros, Coez, Motta, i Pinguini Ttattici Nucleari, Nitro, Tommaso Paradiso e molti altri.

La lista degli artisti che hanno partecipato è veramente lunga: per ora se ne contano 72. Per ora perché Fedez ha detto che il progetto è in via d’espansione. Il celebre cantante ha lanciato l’appello a chiunque voglia aggiungersi. L’iniziativa non è conclusa, anzi è in continua evoluzione e gli artisti possono collaborare in ogni momento.

Musica e non solo

Oltre a coinvolgere i cantanti, Fedez si è appellato anche a grandi aziende. Ha infatti proposto che ogni artista chiedesse sostegno ai brand con i quali collabora. Il rapper ha avuto l’appoggio di Prime Video Amazon e di Intesa San Paolo, che hanno fatto delle grosse donazioni. Ovviamente non potevano poi mancare tra i partecipanti le case discografiche tra cui la Sony music, l’Universal music, Vivoconcerti, Bomba Dischi, la Warner music Italy.

Ma anche il mondo beauty è sceso in campo. Veralab, l’azienda di prodotti per la beauty routine di Cristina Fogazzi (in arte l’Estetista cinica), e Layla, il brand di smalti con cui Federico collabora, hanno stanziato dei fondi per sostenere il settore.

Fondamentale poi la collaborazione con la onlus Cesvi, un’organizzazione umanitaria che da oltre 30 anni promuove nel mondo i diritti umani e lo sviluppo sostenibile.

L’unione fa la forza

Fedez ha voluto sottolineare più volte che tutto ciò è stato possibile solo grazie all’unione di più persone:

È un’iniziativa collettiva, ci son circa 72 artisti e questo è importantissimo. Perché in un momento così divisivo, in cui il clima è poco disteso, il fatto che siamo tutti uniti per un’unica causa, è importantissimo.

Grazie alla collaborazione di tutte queste realtà verrà quindi istituito un fondo che aiuterà direttamente i lavoratori. Una parte di questi soldi invece sarà destinata alla progettualità per finanziare un modo nuovo di fare musica e intrattenimento. Fedez ha infatti detto che bisogna (e si può) trovare un modo nuovo per poter organizzare e vivere eventi e musica dal vivo in totale sicurezza. Quindi questi soldi in parte finanzieranno progetti a fondo perduto per far lavorare queste persone.

Il mondo degli artisti, capitanato da Fedez, ha saputo dare una risposta concreta a un settore che da mesi si trova in grave difficoltà. Ed è bello vedere tanta solidarietà in momenti così difficili, ci fa sperare che forse allora non è tutto perso. Sicuramente non sarà la soluzione ad ogni problema, ma la solidarietà può fare grandi cose laddove ci sono delle mancanze istituzionali.