I numeri della chirurgia e della medicina estetica in Italia continuano, ormai da anni, a crescere a marce forzate. Neppure periodi economicamente ed emotivamente complessi come la pandemia Covid sono riusciti a scalfire il desiderio degli italiani di prendersi cura del proprio aspetto.
Il fenomeno della medicina e chirurgia estetica è in continua crescita, e i social media influenzano indubbiamente la sua diffusione. Le piattaforme digitali, infatti, rappresentano una vetrina immediata e accessibile dove le persone possono vedere risultati, leggere testimonianze e confrontarsi sulle varie procedure disponibili. Anche grazie a questa esposizione, sono numerosi i trattamenti scelti per migliorare l’aspetto fisico (il portale LaserMilano.it ne descrive tanti) e sentirsi più sicuri, dalla riduzione delle rughe alla ridefinizione dei contorni del viso.
Fino a che punto le piattaforme social, che in poco meno di 20 anni hanno cambiato la nostra vita personale e lavorativa, impattano sulle scelte di chi ricorre a medicina e chirurgia estetica? Scopriamolo assieme nelle prossime righe.
Cosa dice la scienza?
Ad oggi, ci sono ancora fervidi dibattiti in corso relativi alla correlazione tra chirurgia estetica e trattamenti di medicina estetica e social. La scienza ha ovviamente provato diverse volte a dire la sua sul tema. Interessante a tal proposito è chiamare in causa uno studio condotto da un team di esperti attivi presso un prestigioso ateneo internazionale come la John Hopkins University. Cosa hanno scoperto? Che, tra i giovani nello specifico, il ricorso a interventi e trattamenti estetici è maggiore tra coloro che fanno uso delle piattaforme social rispetto a chi, invece, non le utilizza.
Il punto di vista dei professionisti
Come evidenziato in questi anni da diversi medici e chirurghi estetici, professionisti che raccolgono, ogni giorno, le richieste e i desideri dei pazienti, a fare la differenza ci ha pensato indubbiamente l’imporsi sulla scena, con numeri ormai esponenziali che hanno ormai superato quelli di Facebook, di Instagram e TikTok.
Questi social hanno una peculiarità che li accomuna: la centralità dell’immagine, nel secondo caso video.
In entrambi i casi, l’apparire attraenti al primo impatto non è magari sinonimo totale di successo ma, senza dubbio, ha un’importanza non irrilevante sui buoni risultati di un contenuto che, nella società odierna, spesso viaggiano paralleli al successo della persona protagonista in ambito professionale.
Ormai, anche in virtù della possibilità di accedere a numerosi filtri, non si ragiona più nell’ottica del trend, ma della vera e propria necessità a cui fare riferimento nel corso degli anni.
Non è un caso che sia trasversale la tendenza alla pubblicazione di contenuti, storie e video in particolare, mai privi di filtri.
Il ruolo dei reality
Chi si fa domanda sul ruolo della chirurgia e della medicina estetica in questo periodo, non può non interrogarsi sull’impatto sui loro numeri dei reality show.
L’opinione degli esperti, sia di chirurgia e medicina estetica, sia di comunicazione, è molto chiara: pur essendo pilotati dalla produzione in molti casi, i reality show sono creati per comunicare nel profondo la realtà, considerando in maniera specifica alcune sue sfaccettature.
Il discorso cambia nel momento in cui si vira sui social, contesti dove, invece, attraverso il ricorso continuo ai filtri si cerca di mettere in primo piano una realtà fortemente stereotipata pur di racimolare follower.
Come affrontare tutto questo? Cercando di ridurre al minimo il ricorso ai filtri quando si pubblicano contenuti. Ogni tanto possono avere il loro perché, soprattutto se alla base c’è un approccio all’insegna dell’ironia.
Il rischio, a detta degli addetti ai lavori nel campo della chirurgia e della medicina estetica, ma anche degli psicologi, è di trovarsi ad avere a che fare con veri e propri fenomeni di dipendenza, allontanandosi dalla realtà ed entrando negli studi dei medici con in testa richieste assurde per quanto riguarda interventi e ritocchini.