Matrimonio tra omosessuali, in Galles arriva la benedizione da parte della Chiesa anglicana

Nel XVI secolo la Chiesa d’Inghilterra si separava da quella Cattolica. Nel XXI secolo, la decisione della Chiesa anglicana – in Galles – di benedire i matrimoni tra persone dello stesso sesso, rende ancora più evidente tale separazione. La Chiesa anglicana è sempre stata più inclusiva, ma mai si era spinta fino a questo punto. Di certo il disegno di legge in questione, non prevede il matrimonio tra coppie omosessuali. Tuttavia, c’è chi non esclude tale eventualità in un futuro prossimo. In ogni caso, ad oggi, una simile scelta è senza dubbio un grandissimo traguardo per l’intera comunità omosessuale, e non solo.

Fonte: Freeda

Una decisione che seppur “sperimentale” al momento, rappresenta uno spiraglio di luce per tutti coloro i quali sognano di benedire il proprio matrimonio.

Le discussioni a riguardo nel contesto cattolico hanno suscitato non poche polemiche e reazioni. Si ricordi, ad esempio, quanto diffuso dalla sala stampa vaticana nel marzo di quest’anno. La Congregazione per la Dottrina della fede aveva, appunto, affermato l’impossibilità da parte della Chiesa di benedire matrimoni tra coppie dello stesso sesso, dichiarando che una simile decisione non poteva essere:

“considerata lecita, in quanto costituirebbe in certo qual modo una imitazione o un rimando di analogia con la benedizione nuziale, invocata sull’uomo e la donna che si uniscono nel sacramento del Matrimonio”.

L’assunto della Chiesa Cattolica partiva dal presupposto che non esistesse “fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppur remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia”.

Da un lato, dunque, l’illiceità da parte del Vaticano nei confronti della benedizione dei matrimoni omosessuali. Dall’altro una dimostrazione di apertura mentale allo stesso proposito, in Galles.

Papa Francesco, è bene sottolineare, aveva espresso una sua particolare considerazione nei confronti degli omosessuali, considerandoli “figli di Dio” come tutti. Al contempo, pur dichiarando che le persone dello stesso sesso abbiano il diritto ad avere una famiglia, il Papa ha altresì affermato che quest’ultima dovesse essere ufficializzata legalmente.

Le unioni civili, sono infatti, un dato di fatto nel nostro Paese ed anche in altri. La benedizione da parte della Chiesa di queste unioni è, però, tutt’altra cosa.

Di questo si è, appunto, discusso all’International Convention Centre Wales di Newport, quando i tre ordini dell’organo di governo della Chiesa (vescovi, sacerdoti, laici) hanno votato in maggioranza al sì della benedizione di matrimoni gay.

L’opposizione a riguardo deriva dalla Evangelical Fellowship in the Church in Wales, che come la Congregazione vaticana, non ritiene lecito tale servizio. O ancora, non è mancato il dissenso da parte della Chiesa d’Inghilterra, la quale dal 1920 opera in una direzione opposta rispetto al Galles. Basti pensare che per l’istituzione ecclesiastica del Galles è possibile che gay e lesbiche possano essere sacerdoti, contrariamente a quanto affermato da quella inglese, più ferrea sotto questo punto di vista.

Non manca, quindi, il timore per una ancora più profonda spaccatura tra le due Chiese anglicane, ma in Galles questo è un rischio che si sta già correndo.

La maggioranza si è ormai espressa, e i matrimoni tra persone dello stesso sesso in Galles per i prossimi cinque anni potranno essere benedetti.

Una scadenza che, tra l’altro, fa ben sperare che il tempo possa allungarsi, nonché ampliarsi dando spazio alla chiesa gallese di sposare persone omosessuali. Queste, tuttavia, sono ancora considerazioni utopistiche, il servizio è stato al momento approvato in maniera sperimentale lasciando libertà di scelta agli stessi sacerdoti. I quali, secondo la “clausola di coscienza”  stabilita dalla legge, potranno decidere se concedere o meno la benedizioni ai matrimoni gay.

Tra le altre cose, molti vescovi che mirano all’apertura in tal senso, hanno voluto sottolineare come questa legge storica possa rappresentare “un passo verso il pentimento di un trascorso nella chiesa che ha demonizzato e perseguitato gay e lesbiche”. Si potrebbe, dunque, sostenere che la Chiesa anglicana abbia ormai intrapreso la giusta direzione verso grandi progressi nell’ambito dell’uguaglianza. Ma questo è solo l’inizio.

Un risultato come quello del 2017 della Chiesa Episcopale Scozzese, che ha permesso già a coppie omosessuali di sposarsi, non è da escludere nel contesto gallese. Chissà se possa, inoltre, essere un esempio per molti altri contesti religiosi. La Chiesa Cattolica, nonostante le dimostrazioni di apertura del Papa, sembra abbastanza lontana da un traguardo del genere. Ma un esempio di questo tipo non si può mica sottovalutare, e a prescindere dalle critiche suscitate dal disegno di legge, la comunità LGBTQIA+, potrà festeggiare per questo enorme passo in avanti.

 Gregory Cameron, vescovo di St. Asaph, in Galles, dimostrandosi molto entusiasta alla nuova proposta di legge ha dichiarato:

Sono consapevole che questa è una decisione che molti nella chiesa troveranno difficile. Io credo che sia quella giusta e che darà gioia e speranza a molte persone LGBT+.

Giulia Grasso