Ma il Coronavirus Covid-19 non prende i mezzi pubblici?

Il coronavirus-Covid 19, è sicuramente il pensiero fisso che ognuno di noi ha giornalmente. Lo si può gestire con intelligenza, affrontando e seguendo i protocolli ministeriali che strateghi virologi in accordo con le forze istituzionali ci dispensano tutti i giorni, ci si può fare prendere dall’ansia, diventare ipocondriaci,  ci sono persone che ogni giorno si guardano allo specchio per scorgere i primi segnali del Covid-19, gente che registra la proprie tosse per poi farla sentire al proprio dottore chiedendo se è infetto o meno, insomma, con intelligenza o con le varie psicosi che siano, siamo qui ad affrontarlo.

Il Covid 19, ha portato anche una sorta di pensiero competente su tantissimi di noi, come affrontare, come combattere il contagio, pensieri che hanno reso tanti di noi tuttologi sulla virologia Covidiana, ma mettiamoci anche nei panni di tutti coloro che stanno al governo, che devono pensare per tutti, gestire la quotidianità di ciascuno di noi ponendo regole su regole che poi alla fine sono sempre discutibili, polemiche a non finire, ma siamo sicuri che non è sfuggito proprio niente?

In molte regioni si è stabilito, per combattere il Coronavirus,  la chiusura di quasi tutti i luoghi pubblici, dai musei alle scuole di ogni ordine e grado, dagli asili nido alle Università e il vescovado ha chiuso Cattedrali e  i vari Duomo, meta incessante di turisti con file per entrare a volte molto lunghe, proprio perché per combattere, l’unica arma è cercare di non diffondere il contagio.

Si raccomanda a tutti, seguendo il secondo dei dieci consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di mantenere “almeno un metro di distanza dalle altre persone” specialmente nei luoghi affollati. 

Lavare le mani, evitare i saluti con baci e strette di mano, chiusura di scuole, locali pubblici, non recarsi ai pronto soccorso ma sollecitare aiuti telefonicamente, ma qualcosa mi sembra sia ancora sfuggito pur cercando ogni giorno di trovare qualche riferimento o norma,ma evidentemente chi governa, e NON solo lui, non sa che al mattino i pullman, bus, metro, tram sono più affollati da gente più pressata delle sardine in piazza.

A volte sono talmente affollati da non potervi salire, per quanto si spinga, anche  tre o quattro volte di fila: ogni autobus e metro sono stipati di persone in un abitacolo non certamente esteso che non consente una distanza  di 1.80 m. come consigliato,  uno starnuto oppure un colpo di tosse si distribuisce con un raggio o di cose o di persone che rende il contagio certo. La famosa manovra del gomito che ti protegge, è ostacolato dal fatto che devi reggerti in piedi e spesso non puoi mantenere l’equilibrio e pararti con l’altro braccio, o la distanza è talmente ridotta, che se non colpisci il tuo vicino , sicuramente infetterai il posto, dove subito dopo si andrà a poggiare un passeggero. Ed è molto strano che gli addetti al trasporti urbano non se ne rendano conto. Ma è ancora più strano che nessuno finora abbia posto dei limiti all’uso di questi mezzi di trasporto che sono in ogni città, in ogni piccolo paese, che finora non sono mai stati citati da nessuno.

In tali circostanze è impossibile mantenere anche solo un centimetro di distanza dagli altri viaggiatori ed è inevitabile che ognuno respiri addosso agli altri e parli in faccia ai vicini dato anche il dilagare di auricolari per telefonini, che permettono di parlare a più non posso. 

Situazione simile, indecorosa, nelle ore di punta nelle varie linee della metropolitana. 

Sono invece chiare le indicazioni diffuse dalle Ferrovie FS. Esse valgono “a bordo sia dei treni a media e lunga percorrenza (Frecce, InterCity, InterCity Notte) sia dei treni regionali a favore della massima sicurezza delle persone in viaggio e del personale di prima linea delle Società operative”.

“Trenitalia ha diffuso un protocollo al personale a contatto con i viaggiatori e ha disposto:

·  l’installazione a bordo treno di dispenser di disinfettante per mani;

·  la consegna al personale di apposito equipaggiamento protettivo (mascherine con filtro, guanti monouso);

·  il potenziamento delle attività di pulizia disinfettanti a bordo dei treni della flotta di Trenitalia (Frecce, InterCity, InterCity Notte e regionali);

· la diffusione del vademecum del Ministero della Salute attraverso pieghevoli illustrativi e sui monitor dei treni regionali e delle Frecce; laddove non sono presenti monitor la diffusione a bordo treno di annunci ai passeggeri;

· la comunicazione ai viaggiatori, attraverso i canali informativi e i sistemi di vendita di Trenitalia, della cancellazione a tutti i treni della fermata nelle stazioni di Codogno e Casalpusterlengo così come predisposto dalle Autorità competenti;

·  la definizione, in corso, di termini e modalità del rimborso in bonus per chi rinuncia al viaggio per tutte le tipologie di biglietto acquistate.

Quindi, signori del governo, Vi prego, non pensate che il nostro spirito di conservazione sia tale da farci camminare a piedi, perchè quasi sempre la premura prende il sopravvento sulla ragionevolezza, avere visto gli approvigionamenti insensati ai supermercati, perfavore se veramente ci tenete a tutti noi, pensate anche alle metro, agli autobus, pullman, tram e quanto altro, che possono essere grandi serbatoi di contagio e per adesso non sono regolamentati da nessuno.

Alessandra Filippello