cibo paura di ingrassare

Valentina ha un problema, il cibo. “Ho paura di ingrassare”

Tra le gioie di questa vita, c’è sicuramente il cibo. Mangiare contribuisce alle funzioni vitali, ma è anche un’importante momento sociale. Sicuramente qualcuno avrà provato scientificamente che riunirsi in compagnia di amici e mangiare insieme, rafforzi i legami. Vogliamo parlare un attimino anche degli inviti a cena? Ah! Che momento di giubilo e di estasi. Qualcuno si preoccuperà di cosa mangerai, lo preparerà o pagherà qualcuno affinché le tue papille gustative siano saziate e appagate. Se poi l’invito a cena è di un bel giovanotto, nel post cena, lì sì che i legami si rafforzeranno.

Ma che tu sia Cracco o un divoratore seriale come me, il cibo è un affare grosso. Valentina mi scrive:

“Ciao Benny,

Sai cos’è la paura di mangiare? Il cibo, croce e delizia! Amo mangiare, ma il problema è che mi porto da anni un complesso, quello di essere troppo grossa… grassa. Il mio fisico è lontano da quello ideale, forse non mi sono mai sentita adeguata. Ho fatto delle diete ed ho ottenuto dei risultati eppure la paura di ingrassare rimane sempre. Ho paura di tornare come ero prima, grossa! Guardo un piatto e in me nasce una sfida, lo mangio o lo lascio? Per molto tempo la risposta è stata sempre la stessa, fino a diventare troppo magra. Saltare i pasti era un’abitudine e dicevo bugie, a casa e tra gli amici. Ora sto cercando di non rinunciare al cibo e pratico sport per smaltire ciò che mangio.

Pensa che non mangio una pizza non so da quanto tempo! La paura di ingrassare resta sempre. E mi chiedo cosa penserebbero di me le persone? Che non sono magra, che sono diversa? che non so fare una dieta? So che a morte di tutto c’è un’unica risposta: che te ne frega. Lo so, ma questi pensieri mi condizionano la vita di tutti i giorni.”

Valentina, io sono sicuro che se esistesse il girone infernale dei golosi, il mio posto sarebbe lì. Anche io amo mangiare, sperimentare e talvolta mi applico ai fornelli. Sebbene non si tratti di un caso di Vite al Limite, mi preoccupo spesso di come il mio corpo appare in pubblico. Ecco perché, il rapporto con la mia nutrizionista non finirà mai. Non è solo un’amabile ragazza, ma necessito delle sue competenze, che mi permettono di perdere quei morbidi e strabordanti rotolini che si ammassano sulla mia pancia.

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Mi rivedo in molti passaggi della tua lettera, ma per quanto io provi a rinunciare al cibo, lui mi batte sempre ai rigori. Non voglio pensare che alla base ci sia solo la questione estetica. Certo, i canoni estetici ci influenzano ogni giorno, ci dicono come essere e i modelli che ci propongono spingono verso la perfezione statuaria. Non voglio nemmeno accennare ai benefici di una dieta sana ed equilibrata. Potrei anche dirti che i disturbi alimentari colpiscono migliaia di persone e una terapia è l’unica soluzione, ma di ciò sarai più esperta di me.

Tutti guardiamo con invidia le modelle di Victoria’s secret e fantastichiamo sul solchi e le rientranze dei muscoli di Chris Hemsworth, ma siamo realisti. Noi non siamo così e non lo saremo mai. Per quanto vogliamo prodigarci, saltare i pasti, mangiare sano e andare in palestra tutti i giorni, quei risultati sono impossibili. Non so perché, sarà questione di genetica, di ormoni, di madre natura burlona, ma siamo diversi.

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La nostra unica preoccupazione deve essere quella di controllarci. Ecco, non dobbiamo rinunciare alla pizza, è un sacrilegio immorale e non dobbiamo rinunciare neppure all’olio di palma, ma semplicemente assumerli nelle dosi giuste. Evitare gli eccessi, non troppo e neppure troppo poco. La vita è già complicata di suo, non possiamo negarci la bontà di un torta. Vuoi farti condizionare a vita dall’idea degli altri? Oh, ma gli altri, sono sicuro, hanno gli stessi dilemmi esistenziali. Ovviamente è più facile notare i difetti degli altri, forse, essere “cattivi”, sotto questo punto di vista, ci permette di essere più indulgenti con  noi stessi.

Il mio consiglio, Valentina, è questo: mangia. Non lasciare mai che il preconcetto di ingrassare ti impedisca di farlo. Mangia nelle giuste misure, prefiggiti uno sgarro settimanale. Scegli un piatto ipercalorico e dopo una settimana di alimentazione corretta e sana, che diamine, una pizza potrai pure mangiarla! E poi, quando tutto è perso, posso passarti il contatto della mia amica, lei sa come farti sentire quando la bilancia non va come dovrebbe andare. Evita sua sorella però, è una pasticcera tentatrice!

La paura di ingrassare non deve spingerci al polo opposto. Non voglio predicare bene e razzolare male. Forse l’invito che sto facendo a te, è quello che segretamente vorrei fare a me stesso. Non sei sola in questa battaglia con il cibo. Io lo so, tu non sei colpevole, è colpa di ciò che ci circonda, è tutto troppo buono e cadere nella tentazione di assaggiarlo può spingerci verso il baratro e non sapere più quando dire basta. Noi però, saremo più forti!

Se passi per Napoli, potremmo parlarne da vicino, magari davanti ad un’ottima pizza. Conosco un paio di posticini che… Indescrivibili!

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Benito Dell'Aquila