Lettera aperta a tutti i cuori solitari sparsi nel mondo

Caro cuore solitario,

ti ricordi quando è stata l’ultima volta in cui il tuo cuore aveva un ritmo accelerato, diverso dal solito, e non si trattava di infarto ma di Amore?

Erano tempi in cui anche se non trovavi il tuo cornetto preferito al bar o non arrivava la promozione promessa a lavoro o non eri pronto per la prova costume, non te ne importava poi molto perché eri perdutamente innamorato e ricambiato.

Son ben lontani quei momenti. Hai dovuto ripiegare su un’esistenza fatta di passioni brevi, di occasioni sprecate e di storie che sembravano decollare ma che puntualmente sono state dirottate.

La vita da single, in fondo, è diventata un periodo interminabile di gente che incontri a cui tu piaci e che non ti piace, gente che ti piace e a cui tu non piaci e gente che non è male però boh. Come se non bastasse, a ciò si sono aggiunte le domande irriverenti di amici e parenti, talvolta una ricerca spasmodica di una persona qualunque con cui farsi compagnia, un modo diverso di considerare l’Amore e la tecnologia.

Oramai sei diventato molto bravo a schivare domande del tipo “ma ancora sei single?” o “quando mi fai conoscere qualcuno?”. Sei meno bravo ad accontentarti, invece. Insomma, trovare una persona a cui voler bene anche solo per farsi compagnia è davvero difficile. Siamo circondati da un sottobosco di umanoidi che confonde la voglia di conoscersi con un tentativo di provarci e un non sentimento per incondizionato e assoluto amore. Per non parlare di come oramai alla base del rapporto di coppia vi è una definizione di felicità che spesso contrasta con i capisaldi di un amore duraturo ossia la fedeltà, la sincerità e il rispetto.

Il grande vero problema – ne converrai con me – è la tecnologia. Se una volta si approcciava di presenza e bastava uno sguardo, una parola per iniziare a conoscersi, oggi la partita si gioca tutta sui social, su whatsapp, dietro ad uno schermo illuminato e ad una tastiera. Il primo approccio sta tutto in quello che scriviamo, in come sappiamo usare le gif e quanto riusciamo a diventare appetibili con il solo uso del linguaggio. Mostriamo la versione più leggera perché in fondo tra noi e la persona di turno c’è uno schermo che diventa necessario per il confronto ma anche uno scudo a difesa del nostro vero io. Passiamo ore, giorni, settimane e mesi a messaggiare, a raccontare le nostre vite, a rivelarci e a dire quanto siamo meravigliosi. Tutto ciò ha guastato l’autenticità dei rapporti perché, spesso, tante parole si tramutano in “non voglio vederti perché ho paura di quel che potrà accadere”, “tu sei troppo per me”, “non devi avere aspettative su di me” ed espressioni simili. Credevate di conoscere qualcuno che volesse voi, ma in realtà è solo l’ennesimo caso umano, uno qualunque che non sa fare i conti con la realtà. Questa tagedia umana emotiva sentimentale culmina nella domanda: “Ma l’Amore esiste?”

Caro cuore solitario,

anche se vogliamo far finta di nulla, San Valentino ci ricorda che nel mondo molti hanno qualcuno a fianco con cui si sono riconosciuti, ma noi no.

La verità è che la colpa non è mai solo nostra o forse solo in parte. Siamo passati ad avere un problema ossia “mi ama o non mi ama” ad averne tanti quali “mi ama o non mi ama, perché mi mette like, perché mi guarda le stories, perchè mette like agli altri, perché ha commentato a quello, perché non scrive a me e mette like ecc.”

I rapporti iniziano online, sono virtuali e non si trasformano in reali. Il segreto per migliorare la nostra vita sentimentale, quindi, risiede tutto nell’interazione con gli altri. Uscire, confrontarsi e parlare fanno sì che si possa conoscere, tra tanta gente, la persona che può stravolgerci la vita. Lo dicono pure gli Zen Circus in “L’amore è una dittatura” dove cantano: “Hai la democrazia nel cuore, ma l’amore è una dittatura”. Molti non hanno capito cosa significasse, ma il messaggio è chiarissimo: esci in mezzo agli altri e solo così troverai la persona della tua vita perché quando l’amore arriva, si impone, non lascia scampo e ti coinvolge totalmente. Inoltre, caro cuore solitario, so che te lo ripeti spesso ma forse non abbastanza quindi sono qui a ricordartelo, usando le parole di Manuel Agnelli: “tutto questo messaggiare deve portare ad incontrarsi perché l’obiettivo è scopare. Altrimenti stai a casa e fai da solo!”

Ridare valore a gesti che crediamo scontati come guardarsi negli occhi, tenersi per mano, saper descrivere come sorride l’altro, abbracciarsi  e scopare in due non ha eguali.

Con questi piccoli accorgimenti, caro cuore solitario, l’amore come immagini che esista busserà alla tua porta. Trovarlo sarà un colpo di fortuna, rimanere insieme una sfida quotidiana e volersi bene un atto di generosità inestimabile.

Posiamo i telefoni, incontriamoci, riconosciamoci e facciamo l’Amore!

Oltre uno schermo illuminato c’è vita ed è ora, caro cuore solitario, di viverla!

Per sempre tua sostentrice.

Sandy Sciuto