Le 11 regole per capire fin da subito se un film è brutto

Di film brutti ne abbiamo visti tanti e ve ne abbiamo (s)consigliati altrettanti, abbiamo quindi deciso di darvi alcune regole base per riconoscere un “serie Z” già dal titolo e dalla locandina, così tanto per essere preparati.

1) La regola “Alberto Tomba“: se nel cast è presente Alberto Tomba, non è una buona cosa. I film con Alberto Tomba sono pochissimi, anzi, uno solo, ma è già troppo. Questa regola si presenta anche con il nome di “Vaporidis/Capotondi“, per lo stesso motivo sopra citato.

2) La regola “VS”: se nel titolo è presente il termine “vs” (abbreviazione di “versus”) difficilmente sarà un bel lavoro, anche perché spesso lo scontro tanto atteso o dura 10 minuti o non è proprio presente.

3) La regola “Gamer”. Mai fidarsi di un film tratto da un videogioco. Esempi plateali sono “Super Mario”, “Street Fighter” e “Tekken” su tutti. Stranamente esiste una piccola eccezione, il primo della saga di “Resident Evil”

4) La regola “Autocelebrativa”. Quando sulla locandina trovate frasi del tipo “Il film che ha…”, “Il film più…” vuol dire che la pellicola a cui appartiene non hanno concetti corposi da esprimere. Tutto quel sensazionalismo è uno specchietto per le allodole.

5) La regola “No, dai!“. Esistono film, soprattutto horror, in cui basta informarsi su chi è il nemico principale per rendersi conto di cosa ci aspetta. Come potrà mai essere un film in cui gli antagonisti sono lumache assassine, pecore o addirittura un cattivissimo uomo-ragno?

6) La regola “Production”. Diffidate sempre da film che sono stati prodotti da più nazioni, soprattutto nel caso in cui queste nazioni non siano confinanti: difficilmente la cooperazione tra Portogallo e Lichtenstein creerà qualcosa di buono.

7) La regola “Ken Shiro“. Quando ci fu il boom di “Hokuto no Ken” furono girati una marea di film incentrati sul mondo post-apocalittico (si parla di anni ’80).

8 ) La regola “Politically correct”. Se i protagonisti sono i soliti stereotipi, non fidatevi! Per coloro che non sanno di cosa sto parlando, un cast “Politically correct” prevede: l’eroe (detto anche “il solito protagonista” o “il texano”), il tenebroso, la figa che non la vuole dare a nessuno ma che alla fine del film la darà irrimediabilmente a “il solito protagonista”, il tizio di colore (che muore per primo), lo scienziato spelacchiato con due fondi di bicchiere al posto degli occhiali (quest’ultimo potrebbe essere sostituito da “Il cinese che fa arti marziali”- per certi versi equivalente).

9) La regola “Kung-fu Dance”. Se il film parla di kung-fu, ed è stato girato quando impazzava la disco-dance, state almeno a 500 metri di distanza dal DVD (o dalla cassetta).

10) La regola Scatman/Corona. Qualunque film presenti nel trailer “I’m a Scatman” o una qualsiasi canzone di Corona è da evitare, a tutti i costi.

11) La regola II. Se un film ha incassato tanti (ma proprio tanti) soldi, anche se era una pellicola unica, verrà girato un seguito che difficilmente bisserà i livelli qualitativi del primo, anzi, spesso ne distruggerà il romantico ricordo.

Le regole per riconoscere i peggiori film della cinematografia mondiale adesso le conoscete: starà a voi utilizzarli per evitare brutte sorprese, o per lanciarvi nel mondo dell’orrido. A voi la scelta!