Sono state esperienze davvero molto forti e belle per noi. Sicuramente tutto quello che ci hanno lasciato è la consapevolezza di poter fare davvero qualcosa di importante. E’ quello che vogliamo fare nei prossimi mesi sia con il nuovo disco che con i nuovi live di quest’estate.
Siete anche appena tornati dal Sanremo Giovani World Tour, quindi date internazionali e live pazzeschi…
Abbiamo fatto un tour mondiale: siamo stati a Tunisi, Tokyo, Buenos Aires, Toronto, Bruxelles, Barcellona… ed è stato fantastico. E’ stato davvero qualcosa di unico. La cosa più bella penso sia stato vedere persone che non ci conoscevano approcciarsi per la prima volta alla nostra musica. E’ stata molto piacevole come esperienza.
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Dopo Amici avete firmato un contratto con l’Universal Music e vi siete dati la spinta per intraprendere il vostro percorso musicale nel panorama italiano. Se doveste pensare ad un momento clou nella carriera dei La Rua che abbia particolarmente segnato l’inizio vero e proprio del vostro percorso, quale sarebbe?
Direi sicuramente il Concerto del Primo Maggio a Roma, nel 2015. E’ stato davvero un grande evento musicale e penso sia stato per tutti noi uno dei momenti focali della nostra carriera.
Parlando del vostro ultimo disco “Nessuno segna da solo”, è uscito il 26 aprile. I brani sono estremamente giovanili e oserei dire anche piacevolmente controcorrente. A cosa vi siete inspirati?
In realtà è stato un progetto corale: ogni ragazzo della band ha cercato di inserire qualcosa all’interno di ogni canzone. E’ un lavoro che ha avuto più punti di ispirazione. Io, ad esempio, provengo da un tipo di scuola e quindi ho lavorato di più su alcune canzoni come “Finchè il cuore batte” o “Per motivi di insicurezza” scritta con Elisa. Altre canzoni come “E’ fantastico” o “Il doppio di tutto” sono state lavorate dai ragazzi insieme a Dario, il nostro produttore. Quindi è un lavoro di unione, appunto corale, in cui tutti hanno cercato di mettere qualcosa.
Quindi è il caso di dirlo: l’unione fa la forza per i La Rua…
Sì, credo proprio di sì. Infatti non a caso il titolo del disco è “Nessuno segna da solo”.
Alta Velocità è il terzo brano del disco ed è uscito nelle radio il 17 aprile. Cosa intendi nella canzone quando parli di “Alta Velocità”? Come è nata?
Il brano rispecchia in pieno chi siamo, dove siamo stati e rispetta le nostre sonorità ma allo stesso tempo risulta molto più fresco di tante canzoni fatte fino ad oggi. Il brano parla di innamoramento, dell’alta velocità di questo sentimento e del reale effetto che si prova. E’ una canzone coraggiosa da questo punto di vista, nonostante sia appunto molto fresca. Penso che questa canzone, così come tutto il disco, abbia aperto ai La Rua un nuovo mondo, ovvero il non-confine di genere. Per questo penso che potrebbe portarci di volta in volta a fare brani diversi tra loro.
Quindi cercare di interpretare più correnti o linee musicali all’interno dello stesso disco… La parola d’ordine, è dunque, “evoluzione” giusto?
Si assolutamente si. Ci piace sperimentare continuamente.
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Una domanda che sorge spontanea durante l’ascolto dei vostri brani e analizzando la vostra poliedricità musicale è: come artisti e musicisti a chi vi ispirate giorno dopo giorno? Quali sono i nomi immancabili da cui prendere spunto per il vostro sound, per i vostri testi e per la vostra concezione musicale?
Io mi appassiono di band e di canzoni in modo seriale. In questo caso possiamo dire che mi innamoro facilmente. Dalla dolcezza di un Battisti, a Bruce Springsteen fino alle incredibili canzoni degli Imagine Dragons, di cui abbiamo aperto l’unica data italiana nel 2013. E’ un mix enorme di situazioni, anche completamente opposte tra loro. Sono una persona che ascolta dai Metallica al jazz, quindi penso sia proprio un’unione di tanti fattori musicali, e penso ci rispecchi molto come band.
Nel corso della vostra carriera la collaborazione con altri artisti è sempre stata presente. Avete duettato con importanti artisti del panorama italiano: da Cristina d’Avena a Federica Carta nel nuovo disco con la canzone “Sull’orlo di una crisi d’amore”. Cosa ha portato in più questa collaborazione al vostro progetto musicale?
La collaborazione per questo pezzo è nata per trovare una controparte che riuscisse a dare ancora più profondità al brano. Per questo motivo, l’Universal ci ha proposto di trovare una voce femminile per dare una nuova veste ai La Rua e tastare l’inizio di un nuovo piccolo percorso. Quando ci hanno proposto Federica abbiamo accettato subito. Eravamo a conoscenza delle sue incredibili doti canore e in più ci siamo ritrovati davanti ad una persona splendida. E’ stato tutto abbastanza semplice ed in discesa, anche dal punto di vista umano. Sarebbe stato difficile il contrario con Federica, è davvero una bellissima persona.
Siete amanti dei live e del contatto con il pubblico, sia sui social che attraverso i vostri concerti. Durante i vostri live l’energia è palpabile ed il divertimento assicurato. Avete tour in programma nei prossimi mesi?
Si, amiamo i live. Pubblichiamo le nostre date sui nostri social e sulla nostra pagina e sono sempre in continuo aggiornamento. Vogliamo cercare di raggiungere più posti e persone possibili. Vogliamo davvero portare la nostra musica ovunque.
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