Fonte: Corriere Web

La rivincita di Valentina Vignali: dal body shaming a Victoria’s Secret Italia

Con oltre due milioni di follower su Instagram Valentina Vignali, giocatrice professionista di basket, modella e personaggio televisivo è ben consapevole di cosa significhi essere costantemente giudicata per il proprio aspetto fisico. Tra i partecipanti della sedicesima edizione del Grande Fratello, nel 2019, nei mesi successivi alla sua uscita dalla casa più spiata d’Italia è stata più volte vittima di body shaming a causa dei 15 chili presi durante la sua “quarantena” nel reality show. Che il body shaming sia un vile atto da condannare è ormai appurato ma, in questi mesi, Valentina Vignali ha cercato di combattere questi giudizi focalizzandosi solo su se stessa e sulla sua salute fisica.

“È stata la prima volta che avevo così tanti chili da perdere, sono alta 1.83 e il mio peso forma è sempre stato di 67 chili, uscita dalla Casa ero arrivata a pesarne 85” – spiega la cestista – “Ho cercato di non dare peso agli insulti gratuiti degli haters ma di focalizzarmi solo sul mio obiettivo: perdere peso in modo sano e attento.”

Dopo un anno e mezzo di lavoro tra allenamenti, ripresa della sua attività sportiva e una corretta alimentazione Valentina Vignali ha raggiunto il suo obiettivo diventando testimonial per Victoria’s Secret Italia, il noto brand americano di intimo e lingerie. Come ha più volte spiegato alle persone che la seguono online, un risultato così soddisfacente non è stato frutto di alcuna dieta drastica. E’ la riscoperta di una corretta educazione alimentare che ha portato i veri risultati, prestando maggior attenzione agli alimenti acquistati e alle loro etichette che ha portato Valentina Vignali a perdere 19 chili in un anno e mezzo in modo sano e duraturo.

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E’ arrivato in suo aiuto di Valentina Vignali il Piano Nutrizionale, ideato da Marco Ciambotta biologo nutrizionista con un dottorato di ricerca in biologia evoluzionista, che ha spesso lavorato anche con il mondo dello sport.

“Marco è stata la prima persona che mi ha insegnato ad avere un piano nutrizionale e non una dieta” – prosegue Valentina Vignali – “Mi capitava spesso di finire preda del cosiddetto effetto yo-yo: perdevo velocemente peso e lo riprendevo subito dopo. Con il suo metodo ho appreso alcune semplici regole utili e durevoli nel tempo e la situazione è cambiata.”

Ed è proprio per evitare l’effetto yoyo che Valentina si è affidata ad uno specialista mettendo al primo posto se stessa e la sua salute. Spesso infatti si tende ad iniziare una dieta drastica e limitante, che inevitabilmente viene vissuta come un sacrificio. La logica del tutto e subito, però, non è un corretto mindset per poter arrivare ad ottenere risultati veri e soprattutto soddisfacenti. La riscoperta di una sana nutrizione insieme ad una buona dose di attività fisica è la chiave per poter ottenere sani risultati con constanza e impegno.

“Bisogna fissare obiettivi sul breve e medio periodo e imparare ad essere soddisfatti del percorso che si sta facendo, perché questo da’ la spinta per continuare” – spiega Marco Ciambotta – “In ultimo è necessario essere costanti e risolvere i problemi alla radice agendo sullo stile di vita, seguire una dieta per perdere peso è un approccio fallimentare perché è focalizzato solo sulla conseguenza del problema e non sulla causa ovvero uno stile di vita poco salutare”.

Ecco in cosa consiste il Piano Nutrizionale di Marco Ciambotta

Su cosa si basa il metodo? Poche ma semplici regole.

Il primo passo è abbandonare il concetto di dieta per sostituirlo con quello di piano nutrizionale, pratico e flessibile, che possa consentire a tutti di raggiungere i propri obiettivi e soprattutto di mantenerli. Quindi si inizia dall’eliminazione definitiva di tutti gli alimenti spazzatura, ipercalorici ma poveri di nutrienti, per sostituirli con quelli dotati di un’elevata qualità nutrizionale. A questa prima regola si aggiunge la successiva, ovvero ridurre i prodotti industriali preferendo i cibi naturali poco trattati. Spesso infatti, a causa dell’inganno alimentare, si è creato il paradosso per il quale alcuni alimenti industriali (ad esempio le gallette, i cracker o il muesli) sono percepiti come prodotti “dietetici” a discapito di altri alimenti sani quali ad esempio la banana, i legumi o il riso.

E i famosi cinque pasti al giorno? Sono un falso mito!

Vanno fatti solo se una persona non riesce a regolarsi con le quantità quando arriva ai pasti principali. I famosi spuntini quindi possono non essere obbligatori. L’importante però è mantenere una precisa divisione del piatto ai pasti principali, seguendo il “piatto sano”  ideato dall’Università di Harvard basato sulle linee guida della dieta mediterranea ovvero 50% verdure, 25% di fonti di carboidrati e 25% di fonti proteine.

Infine è importante inserire sempre una quota proteica in ogni pasto della giornata, cominciando dalla colazione. Uno degli sbagli più grossi nell’alimentazione occidentale è che si mangiano poche proteine: al contrario è importante fin dalla mattina immettere subito una quota di aminoacidi nel sangue.

Lassenza di un piano settimanale precompilato dei pasti da consumare e soprattutto delle quantità rigide degli stessi è una delle caratteristiche più innovative del metodo del piano nutrizionale. La grammatura ovvero il pesare ogni alimento per ogni pasto non è necessaria per tutti.

“Dobbiamo piuttosto imparare ad ascoltare il corpo e a regolarci prima di tutto con lo stimolo della fame” – spiega Marco Ciambotta – “Lo stimolo che possiamo avvertire può essere fame o voglia: se si ha fame vuol dire che il corpo sta chiedendo energia e che basta mangiare un semplice snack leggero, come yogurt bianco con frutta fresca o frutta secca. In caso contrario si tratta di voglia e allora è sufficiente bere due bicchieri di acqua e aspettare di avere veramente fame.”

Ed infine, ultimo ma non per importanza, unire una buona alimentazione ad una regolare quantità di attività fisica. La necessità di fare attività fisica  va distinta dallo sport. Tecnicamente per dimagrire basterebbe fare anche solo la prima: quindi avere uno stile di vita attivo come ad esempio camminare e raggiungere i famosi 10 mila passi al giorno, già permette di aumentare il dispendio energetico. È importante, invece, fare sport per l’impatto positivo che ha su diversi fattori tra gli altri riduce lo stato infiammatorio e aumenta i mitocondri, che sono il vero elemento brucia grassi del corpo.

“Nel mio caso l’adozione di questo metodo mi ha permesso di perdere peso lentamente ma in modo costante” conclude Valentina Vignali – “Non si è trattato semplicemente di dimagrire quanto di ricominciare ad apprezzare il mio corpo iniziando a prendermi cura della mia salute, imparando un approccio sano all’alimentazione da mantenere per tutta la vita.”