La natura si risveglia, mentre l’uomo è in quarantena

Mentre noi umani siamo chiusi nelle nostre case (almeno così dovrebbe essere per i più, anche dopo l’ultima stretta del Governo) c’è qualcuno che ne sta beneficando. E’ il Mondo che è là fuori, quello di cui molto spesso ci scordiamo. Non solo una boccata d’ossigeno per il nostro Paese, grazie ad un calo dell’indice di inquinamento, ma anche per la sua flora e la sua fauna. In particolare proprio quest’ultima.

In questi giorni, in cui noi uomini abbiamo fatto un passo indietro, gli animali hanno invece deciso di fare un passo avanti e di riprendersi un po’ del loro spazio mancante. Uno spazio del quale noi ci eravamo ovviamente accaparrati, probabilmente senza nessun diritto.

Ad ognuno i suoi… spazi

In tutto lo stivale, da nord a sud, si può ammirare la natura che torna. Stupendi delfini che saltano nelle acque sono stati avvistati nel porto di Trieste, così come in quello di Cagliari. A Milano nella zona di Musocco, poco distante dal Cimitero Maggiore, i giardini del quartiere si sono animati con decine di mini-lepri  riprese a giocare e rincorrersi sotto lo sguardo stupito dei residenti. Lungo i canali dei navigli sono stati avvistati esemplari di cigni bianchi che, completamente indisturbati, nuotavano felici. Niente movida ed aperitivi per loro, solo completo relax.

Le acque della laguna di Venezia, solitamente torbide e melmose, si sono trasformate in cristalline. E’ così possibile ammirare i numerosi branchi di pesci che le abitano. Anche gli uccelli sembrano apprezzare gli inaspettati silenzi della laguna: una coppia di Germano Reale ha infatti scelto di realizzare il proprio nido sul pontile di attracco dei vaporetti, nel cuore di Piazzale Roma.

Ma anche cervi, cerbiatti, cinghiali. Ogni tipo di animale si sta riprendendo il suo habitat naturale, dal quale noi l’abbiamo fatto pian piano allontanare e sempre più nascondere.

Dovremmo ricordarlo anche finita la “clausura”. Dovremmo cercare di amare di più la natura ed i suoi abitanti, cercando di rispettarla, sempre. Cercando di aiutarla a vivere, non  a sopravvivere, 365 giorni all’anno.

 

 

Sharon Santarelli