Capolavori d’ingegneria: la Galleria di Base del San Gottardo

Inaugurata il 1° giugno 2016 e aperta anche al traffico viaggiatori l’11 dicembre dello stesso anno, la Galleria di base del San Gottardo si colloca tra le opere infrastrutturali più importanti tra quelle realizzate nell’ultimo periodo. Con i suoi 57 km di lunghezza rappresenta il tunnel ferroviario ad alta velocità più lungo del mondo e serve per collegare le località svizzere di Erstfeld e Bodio. Si tratta di un’opera di grande importanza per facilitare il transito attraverso le Alpi in direzione nord-ovest, in corrispondenza del Passo del San Gottardo.

L’opera è parte del progetto svizzero AlpTransit e consiste in due gallerie a binario unico che consentono di ottenere un percorso diretto e utilizzabile su rotaie per i treni merci; le canne sono connesse fra loro da cunicoli trasversali posti ogni 325 metri. Se si considerano tutti i collegamenti di accesso, i pozzi e i passaggi, la lunghezza complessiva del sistema di gallerie arriva a 152 km. Il tunnel costituisce anche il primo percorso pianeggiante attraverso le Alpi o qualsiasi altra catena montuosa principale e con una profondità massima di 2300 metri diventa anche la galleria ferroviaria più profonda del mondo.

Lo scopo principale del GBT (Gotthard Base Tunnel) è quello di aumentare la capacità di trasporto locale attraverso il nodo alpino, in particolare lungo il corridoio Rotterdam – Basilea – Genova. Inoltre, il passaggio permette una connessione più veloce tra il Canton Ticino e il resto della Svizzera e taglia notevolmente i tempi di viaggio lungo l’asse Zurigo – Lugano – Milano, percorribile adesso in 2 ore e 40 minuti. I costi complessivi del progetto si sono aggirati intorno ai 9,8 miliardi di franchi svizzeri (circa 8,85 miliardi di euro).

La costruzione, alla cui progettazione ha partecipato anche l’ingegnere ticinese Giovanni Leonardi, è concepita esclusivamente per il traffico ferroviario; potranno infatti circolare treni con velocità massima di 250 km/h. Per dimezzare i tempi di realizzazione, sono state realizzate quattro gallerie di accesso (successivamente ne è stata aperta una quinta) per iniziare i lavori da quattro diversi siti simultaneamente. I treni possono scambiare il tunnel di percorrenza nelle due stazioni multifunzionali (MFS), localizzate a Sedrun e Faido; queste stazioni ospitano gli impianti di ventilazione e altre infrastrutture tecniche necessarie a garantire la sicurezza come arresti di emergenza e vie di fuga. Sono stati necessari ben 131 mila metri cubi di calcestruzzo e oltre 43 mila ore per portare a termine i lavori.

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La grande fase di studio condotta per realizzare questo capolavoro d’ingegneria è iniziata nel 1999. La pianificazione del progetto è stata tale da dover usufruire di macchinari e di strumentazioni adeguate per condurre con successo i lavori di messa in opera. Gli scavi meccanici sono cominciati nel 2003 e sono stati fondamentali per rimuovere oltre 13 milioni di metri cubi di roccia, equivalenti all’incirca a 5 piramidi di Giza e che sono stati riutilizzati per l’abbellimento del sito o per il riempimento delle dighe. Ogni giorno sono stati scavati fino a 20-25 metri da quattro frese meccaniche a piena sezione (soprannominate Sissi, Heidi, Gabi I e Gabi II), grandi quanto 4 campi di calcio e caratterizzate da una lunghezza di 400 metri, un peso di 3000 tonnellate e una potenza di 5 MW. Il tunnel è capace di consentire il transito di 220-260 treni al giorno grazie ad un sistema di elettrificazione a 15 kV, 16.7 Hz, molto utilizzato anche in Germania, Austria, Svezia e Norvegia. Sono stati consegnati 8.000 canaline in acciaio inox e 120 mila metri di corrimano in fibra di vetro appositamente per la Galleria di base del San Gottardo. La plastica rinforzata con fibra di vetro permette ai circuiti di rimanere stabili e resistenti alle alte temperature e conservare la loro forma.

I lavori hanno impegnato circa 2400 operai; nove di questi sono purtroppo deceduti durante la costruzione della galleria. Il 31 maggio 2016, un giorno prima dell’inaugurazione è stata celebrata la loro commemorazione in una cerimonia presso il portale nord di Erstfeld; è stato posto all’interno del tunnel anche un monumento a Santa Barbara, protettrice dei minatori. In occasione dell’apertura ufficiale, il presidente federale Johann Schneider-Ammann ha parlato di un “passo da gigante per la Svizzera ma anche per i nostri vicini e il resto del continente”. Il primo giro in galleria ha ospitato centinaia di cittadini svizzeri che avevano vinto gli esclusivi biglietti in un sorteggio. La cerimonia si è svolta tra spettacoli con ballerini, acrobati, cantanti e musicisti che hanno celebrato la cultura e la storia alpina.

Giuseppe Forte