Joker: Joaquin Phoenix regala un’interpretazione straordinaria

Dopo aver conquistato la critica e vinto il Leone d’oro al festival del cinema di Venezia, Joker di Todd Phillips è finalmente uscito nelle sale italiane, registrando incassi da capogiro. Il film racconta una storia estremamente dark e complessa, che negli ultimi mesi ha fatto discutere moltissimo, e di cui probabilmente si sentirà parlare ancora per un bel po’. Scopriamo perché:

Di che parla Joker?

Il film ci catapulta ancora una volta a Gotham, città piagata dal degrado e dai conflitti sociali tra ricchi e poveri, in cui, una tensione palpabile sembra in attesa di un pretesto per poter scatenare il caos e la follia. È in questo contesto che ci viene presentato Arthur Fleck, un uomo fragile e pieno di problemi, che cerca disperatamente di mantenersi sano di mente e sbarcare il lunario lavorando come clown. 

In quel buco nero che è la sua vita, Arthur ha comunque un sogno nel cassetto: desidera diventare un comico per riuscire a far ridere gli altri. Esattamente come fa Murray Franklin, conduttore di un talk show che per Arthur è una sorta di idolo. Lo stesso personaggio che segnerà una svolta decisiva nella nascita del Joker.

Il mostro interiore di Arthur non ci viene presentato subito come personalità ben definita del personaggio, ma piuttosto come uno sviluppo lento ed incoerente dei suoi vari disturbi psicologici. La stessa risata agghiacciante del Joker, è mostrata come sintomo della sua psicosi, ed assume di volta in volta significati differenti, ma quasi mai positivi.

La progressiva distruzione dell’uomo fa da contraltare alla nascita ed evoluzione del mostro, che non è tale per scelta, ma perché tutto il suo dolore e senso di abbandono non gli lascia altra possibilità. In questo contesto, per liberarsi dalla morsa oscura e schiacciante del mondo, Arthur è costretto a fare una tragica scelta tra morte e pazzia, che nasconde in sé anche una grande ironia.

Risultati immagini per joker scale
La scena del Joker che balla scendendo le scale, vista anche nel trailer, è già cult

Il fascino della follia

Ultimamente si discute molto del rapporto che c’è tra violenza nei media e nella vita reale. Se da una parte esistono studi che smentiscono l’ipotesi che i due fenomeni possano essere collegati, dall’altra molte persone sono ancora convinte che vedere film horror trasformi persone sane in assassini psicopatici. Joker in un certo qual modo riapre il dibattito mostrando l’intera faccenda da un nuovo punto di vista, a metà tra reale e finzione.

Joker è infatti un film molto violento, ma al tempo stesso mostra quale sia la genesi effettiva di tutta quella violenza. È infatti la sofferenza data dal rapporto del protagonista con la società, la causa scatenante. Una serie di colpi bassi ricevuti in ambito familiare, sociale, lavorativo, politico… Tutto si accumula nella fragile mente di Arthur in attesa della scintilla che farà esplodere la polveriera e dar fuoco al mondo. 

Il racconto approfondito, privato, quasi umiliante che Phillips fa del protagonista, apre però (forse involontariamente) ad una nuova tesi. Se infatti il Joker non fa del male alla gente per emulazione, lui stesso diventa la scintilla per altri che vivono nello stesso degrado. È la sua storia, e non la sua pazzia, a diventare contagiosa. Lo spettatore, messo di fronte alla realtà interiore di Arthur, non può più vederlo semplicemente come un mostro. È costretto invece a provare compassione per lui, a soffrire assieme a lui e provare odio nei confronti di chi gli ha fatto del male. 

Non stupisce dunque che siano sorte molte polemiche su questo film. In molte sale si è addirittura vietato agli spettatori di vestirsi da clown. Rispetto alle interpretazioni precedenti dello stesso personaggio, il Joker di Joaquin Phoenix è molto più umano, ed è proprio questa la vera pericolosità del film. La furia omicida di Joker non è solo realistica, ma nel mostrarsi così liberatoria, rispetto al senso di oppressione di Arthur, risulta anche particolarmente attraente.

Joker, film curato nei minimi dettagli

Joker di Todd Phillips è un film d’autore straordinario che emoziona e stupisce in ogni singola inquadratura. Ogni scena è studiata dal regista e dall’attore in maniera quasi maniacale. I numerosi primi piani del protagonista mettono in risalto il grandissimo talento di Joaquin Phoenix che con la sola mimica facciale è in grado di esprimere emozioni potenti e contrastanti come la sua risata. La musica e le scenografie portano lo spettatore ad immergersi completamente nella storia, rendendo Joker il cinecomic più realistico di sempre.