Intervista Petrigno: “La Lingua del Santo”? Un disco di cui avevo bisogno

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il cantatuore, polistrumentista e illustratore, Petrigno che ha recentemente pubblicato il suo primo album da solista “La Lingua del Santo”. In questo progetto l’artista racconta l’apocalisse, è un disco nato a seguito di un lacerante lutto che ha spinto l’artista ad abbandonare la sua città natale, Palermo, per trasferirsi in una casa immersa nel bosco laziale. Un disco che in primis serviva a Petrigno ma che ora possiamo ascoltare tutti quanti

Ciao e benvenuto su Socialup! Sei un cantautore, polistrumentista e illustratore, cresciuto tra musica e disegno, come concili queste due arti?

Convivono tra di loro in maniera naturale da sempre, l’una ispira e aiuta l’altra. È come se una si nutre dell’altra e viceversa.

“La lingua del Santo” è il tuo primo album da solista, come nasce questo progetto?

Suono da tanti anni, ho suonato tanta musica ma tornavo sempre negli stessi posti, questo è il risultato di tutte le esperienze, degli ascolti e delle mie problematiche. È una seduta di auto psicanalisi. Uno sfogo. Ho scritto un disco che mi mancava e che avevo bisogno di ascoltare io in primis.

Che significato ha il titolo del disco?

Il titolo viene da una storia realmente accaduta, in realtà alla fine si scopre che non fu rubata la lingua ma la mascella, era una cosa che piaceva molto a me e a Fabio Parrinello  una persona molto importante per me andata via prematuramente. Volevamo chiamare così una band ma poi non fu così.

La prima traccia è “Il Mare” e hai raccontato che il mare è appunto l’unica cosa bella in questo mondo putrido. Che sensazioni provi davanti al mare?

Inadeguatezza. Ma essendo di Palermo ho un bisogno costante di averlo vicino anche se sono più a mio agio quando è buio e non c’è gente. 

Chi sono i tuoi artisti di riferimento?

Ho molti ascolti da Tom Waits a Nick cave, Leonard Cohen , Tenco, Mark Lanegan, tutti i blues man, su tutti Lightin Hopkins e così via. Ma anche Nick Drake, Paolo Conte, BRMC, ecc.

 

Eleonora Corso