Intervista alla travel blogger di “Marta, domani parto!” alla scoperta della Thailandia

Ho scovato Marta sui social, precisamente su Instagram. Mi incuriosiva molto. Lei, maremmana come me, aveva lasciato la sua terra natìa per viaggiare in giro per il Mondo. Ho così scoperto che aveva mollato tutto non solo per viaggiare, ma per costruirsi una vita altrove, lontano dall’Italia. Io ho mollato la maremma per lavoro (e anche un pò per amore), ma abito a soli 130 chilometri da quella che per me sarà sempre casa. 130 chilometri sono già abbastanza, non so se, ad oggi, riuscirei a trasferirmi più lontana di così. Marta invece l’ha fatto, e con una figlia piccola. Nei suoi profili social e sul suo blog parla di viaggi, organizza tour – anche per sole donne – ed elargisce fondamentali consigli a tutti i suoi followers che vorrebbero viaggiare in Thailandia, dove si è trasferita definitivamente (almeno per ora).

Dalla Maremma alla Thailandia passando per Malta. Hai sempre avuto il desiderio di trasferirti all’estero? 

Sì, ho sempre desiderato vivere all’estero. La prima volta c’ho provato a 20 anni, in Irlanda, con il fidanzato dell’epoca, ma ahimè non ha funzionato. Non soltanto perché il lui in questione alla fine ha scelto una irlandese (che ringrazio infinitamente) ma anche perché era troppo freddo e il fatto di vivere sempre al chiuso mi faceva impazzire. Poi ho scoperto l’Asia, e ho perso la testa. Da quel momento niente è stato uguale. C’ho messo 20 anni per trasferirmi, ma alla fine ce l’ho fatta.

Come mai hai scelto proprio Phuket? 

Per lavoro, solo per lavoro. Ho preso la palla al balzo quando mi è stato chiesto di seguire la parte “Booking” del Resort in cui mi trovo adesso. Ero a Malta in quel momento. La cosa all’inizio non mi allettava affatto, perché come tanta gente vedevo Phuket  come un’isola finta, solo turistica, per non dire altro. Ma poi mi sono ricreduta e me ne sono innamorata follemente. Mi ero data 6 mesi. A settembre sono 4 anni. Phuket ormai fa parte della mia vita.

Com’è viverci?

Adoro viverci, girarla in motorino, scoprire cose nuove. Mi stupisce sempre. Qui io mi sento libera di essere quello che voglio. Libera di poter uscire fuori di casa scalza, oppure accompagnare in pigiama a scuola mia figlia, senza che nessuno giudichi la mia scelta. Mi piace tutto: il caldo, la vivacità dei mercati, l’odore del mare, il cibo speziato, il disordine ordinato. Certo non è semplice, ma non riuscirei a vivere in un altro posto al momento.

È stato difficile, sotto il profilo burocratico, trasferirsi in Thailandia?

Non è stato semplice soprattutto all’inizio. I viaggi in Malesia e a Singapore per regolamentare il visto sono stati tanti e stancanti soprattutto con una bambina di 5 anni. La burocrazia qui è una brutta bestia, ma con il tempo ci si abitua.

Come è stata l’accoglienza dei thailandesi?

Buona, dai. Personalmente mi sono sempre trovata bene, non ho mai avuto problemi anche se non è un popolo semplice. Bisogna abituarsi al loro modo di essere, di prendere la vita. Preso atto di questo,  alla grande.

Sull’isola hai il tuo quartier generale. In cosa consiste il tuo lavoro?

Sì, a Phuket ho il mio quartier generale e ne sono super felice. Quest’isola mi sta regalando veramente grandi soddisfazioni e quindi penso che ci rimarrò per un bel po’.

Marta Domani Parto, oltre ad essere un Blog sempre aggiornato che parla di Thailandia a tutto tondo, è un progetto che si focalizzata soprattutto nell’aiutare le Donne che viaggiano sole, che hanno voglia di fare esperienze nuove ma non hanno nessuno con cui partire.

Far incontrate persone che non si conoscono, in una terra lontana dà vita a qualcosa di straordinario.

Studio itinerari alternativi, cerco esperienze vere, amo sorprendere, adoro l’effetto WOW. Cerco di creare le condizioni affinché la vacanza in Thailandia si trasformi in un’esperienza indimenticabile.

Ovviamente ho un’agenzia di viaggi, regolarmente iscritta al TAT (Tourism authority of Thailand).

Last but not least. Sono responsabile del Resort Happy Elephant che si trova nella parte sud dell’ isola. Questo è il lavoro che mi ha dato la spinta per creare tutto il resto.

Com’è stato trasferirsi all’estero, da sola, con una figlia?

Prima di arrivare Thailandia abbiamo passato due anni a Malta, un banco di prova importante e duro. Per la prima volta mi sono trovata a dover contare solamente sulle mie forze, come mamma e come lavoratrice. Lì ho scoperto che potevo fare quello che volevo, poi una volta arrivata in Thailandia è andato tutto piuttosto liscio, il peggio era passato. Non pensavo che mia figlia si abituasse così velocemente ai ritmi, al caldo e alla cultura diversa.

Sei molto impegnata nell’empowerment femminile. Cosa pensi della donna nella società di oggi?

Condivido attraverso i miei social quello che per me è stato il cambiamento, quale è stata la spinta. Parlo della mia esperienza perché è quella che conosco. Noi Donne abbiamo la grande capacità di rialzarci anche dopo grandi batoste.

Nella società stiamo iniziando a prenderci lo spazio che di diritto è nostro e lo stiamo facendo  in un modo eccelso (Vedi quella genia di Veronica Benini aka @spora.)  Io volevo un lavoro che mi assomigliasse e me lo sono creato. L’ ho fatto io, lo possono fare tutte.

Ti manca l’Italia?

No, mi mancano delle cose dell’Italia: l’olio extravergine d’oliva maremmano ed il radicchio per esempio. Ma non ho un attaccamento forte al mio Paese, lo amo follemente, ma non mi manca.

Quali pensi siano le carte vincenti per far ripartire il Turismo post Covid-19?

Bella domanda, magari lo sapessi. Personalmente credo che le persone debbano essere rassicurate. Noi operatori abbiamo la responsabilità di comunicare bene per il territorio in cui operiamo. C’è bisogno di una sferzata di energia positiva. Lamentarsi non serve a niente, è controproducente.

Dove ti vedi tra qualche anno?

Sinceramente non lo so, sono talmente presa dal presente e su quello che faccio, che al futuro non ci penso proprio. Il mio futuro è qui e ora.

Sharon Santarelli