Intervista a Stefano Callegaro – La mia vita dopo Masterchef

Di Antonio Filippone e Gabriele Calabrò per Social Up!

Stefano Callegaro, classe 1972, incontra la cucina quando era un bambino. Da allora questa passione, trasmessagli dalla madre, non l’ha più abbandonato e ancora oggi è la sua forma di espressione preferita.

Gli piace trasmettere emozioni trasformando il cibo, che condivide ogni volta con chi vive quel momento di convivialità. La creazione di un piatto è spesso la metafora, la ricerca della felicità raggiunta per tentativi.

Questa sua grande passione lo ha portato a partecipare e a vincere la quarta edizione di Masterchef, vittoria che gli ha cambiato la vita e gli ha dato la possibilità di pubblicare un libro di ricette: “Alla ricerca del gusto”.

Al momento è coinvolto in molti progetti che lo appassionano tanto, ma il suo sogno più grande, che cercherà di realizzare al più presto, resta sempre quello di aprire un ristorante tutto suo.

Da dove nasce questa tua passione per la cucina?

La mia passione per la cucina è nata al fianco di mia madre, grande cuoca di casa e ottima buongustaia.

Come mai hai deciso di intraprendere la strada di Masterchef?

Ho creduto fosse un buon mezzo per poter realizzare il mio sogno di cambiare vita e di vivere di cucina.

Cosa ti ha trasmesso questa esperienza da un punto di vista umano e da un punto di vista professionale?

Dal punto di vista umano, mi ha dato sicurezza e mi ha portato a credere di più in me stesso… Ora c’è uno Stefano nuovo, che ancora non conoscevo, e che si impegna ogni giorno al massimo per poter far bene nella professione come nella vita.

Qual è stato il rapporto con i 3 giudici? Con chi hai legato di più?

Ho avuto ed ho tuttora un grandissimo rispetto e una forte stima per tutti. Con Bastianich è nata da subito una bellissima intesa, data anche da quella grande passione che ci accomuna e che è necessaria per poter intraprendere questo mestiere.

Masterchef è famoso per i terribili Pressure Test. Che consigli daresti ad una persona che si trovasse a cucinare in questo stato di pressione?

Gli direi sicuramente di focalizzare il risultato, il panico non serve a nulla, e di non strafare.

Qual è il percorso di preparazione che bisogna affrontare per poter avere degli ottimi risultati a questo Talent Show?

Di base c’è sicuramente un grandissimo amore per la cucina. E poi servono tante letture, tutti i grandi hanno “qualcosa da insegnarci”. Ultima ma non in classifica… la determinazione. E’ fondamentale!

Come è cambiata la tua vita dal momento in cui sei stato proclamato vincitore? Hai ricevuto delle offerte di lavoro?

La mia vita è cambiata totalmente. Mi si sono aperte tante strade e ho opportunità e nuovi progetti da vagliare ogni giorno. Per ora vivo di tutto ciò che MasterChef ha generato e ne sono molto felice.

Le diatribe nate dopo la tua vittoria, hanno eclissato il tuo percorso successivo?

Assolutamente no. Il percorso di ognuno di noi va avanti a prescindere da tutto. Le difficoltà fanno parte della nostra vita quotidiana, affrontarle a testa alta ed andare avanti nonostante tutto premia sempre. Il tempo ci aiuta e ci rende più forti. Non nascondo di aver passato momenti difficili e duri ma non bisogna mai scoraggiarsi. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che mi sono state accanto e tutti coloro che hanno sempre creduto in me e che spero continueranno a farlo.

Qual è il piatto che ti rappresenta?

Ritrovo molto di me nei risotti che realizzo.

Stai guardando la nuova edizione di Masterchef? Se si, secondo te chi è il favorito alla vittoria finale?

Purtroppo (o per fortuna) ultimamente ho poco tempo libero, che di solito dedico alla mia famiglia. Ho guardato poche puntate e non per intero e non posso assolutamente dare un mio personale giudizio.

Se non ci fosse stato MasterChef, dove si troverebbe in questo momento Stefano Callegaro?

Sarebbe sicuramente nel suo ufficio immobiliare a Bologna…da dove è partito per questa esperienza.

Potresti darci 3 motivi per cui una persona dovrebbe comprare il tuo libro di ricette?

Beh vediamo… Dentro c’è un bel pezzo del mio cuore, le ricette sono facili da realizzare e tutti gli ingredienti sono comodi da reperire

Quali sono i tuoi progetti futuri? Il tuo sogno sarebbe quello di aprire un ristorante tutto tuo?

Si, il mio sogno è sempre quello di aprire un ristorante tutto mio e ci sto lavorando. Al momento sono coinvolto in molti progetti che mi appassionano e mi sto impegnando duramente per far si che nessuno di loro passi in secondo piano o ancora peggio muoia sul nascere.

Gabriele Calabrò