Quanto volte vi capita di andare a cena fuori e non essere mai pronti ad ordinare? Sarete certamente stati impreparati anche voi alla domanda del cameriere: “allora ragazzi, che vi porto?”. Questo perché spesso nei menù il cliente si perde letteralmente: alcune volte perché siamo obiettivamente degli eterni indecisi, altre perché la cucina propone una scelta talmente vasta che neanche durante un mese di costanti cene fuori si è in grado di provare ogni piatto.
Cosa rende la descrizione di un piatto più o meno attraente ai nostri occhi e alla nostra mente? Charles Spence, docente di psicologia sperimentale e percezione multisensoriale all’Università di Oxford ha spiegato che «ci sono molti elementi in un menu che possono essere modificati per spingere il cliente a fare una scelta o un’altra e i ristoranti ne approfittano per spingere le persone a ordinare piatti più costosi».
Sono spesso le descrizioni più accattivanti e maggiormente descrittive che aiutano il commensale a scegliere un dato piatto rispetto ad un altro. Leggere infatti descrizioni articolate con aggettivi che aiutano a sollecitare i nostri gusti, come l’olfatto ed il gusto, funge spesse da ago della bilancia durante la scelta. Certamente, una possibilità estremamente sorprendente (nonché comoda), è quella di consultare il menù del ristorante dove si decide di cenare prima di recarcisi. Molti ristoratori hanno infatti i propri menù pubblicati sui rispettivi siti, spesso anche con foto, così da aiutare il cliente ed anche ad invogliarlo a scegliere. Con l’evoluzione della tecnologia, anche il mondo della ristorazione si è evoluto: è nata così Sluurpy, un app che non solo ti trova il menù del ristorante dove vuoi andare a cena, ma ti riserva anche sconti se sei iscritto. Assolutamente un’idea innovativa da non perdere e sempre a portata di click.
