Il Gallo Belotti e la Nazionale che verrà

Ventiquattro presenze, ventidue reti, un goal ogni 95′. Tra le sentenze che il campionato di Serie A 2016/2017 ha fornito fino ad ora c’è sicuramente quella di Andrea Belotti come presente e futuro attaccante della Nazionale. Il centravanti del Torino, arrivato in granata per soli 8 milioni di euro dal Palermo nel 2015, dopo un periodo di fisiologico ambientamento dalla seconda metà della scorsa stagione ha cominciato a segnare ininterrottamente, fino a salire in cima alla classifica capocannonieri di quest’anno: Higuain, Icardi, Dzeko e gli altri bomber non stanno riuscendo a tenere il passo del Gallo. Non si può non considerare Andrea Belotti, ormai, come il presente e il futuro attaccante della Nazionale Italiana; i vari Eder, Zaza, Immobile e Gabbiadini – nonostante lo scoppiettante inizio della sua avventura inglese – potranno essere considerate soltanto alternative al ventitreenne bergamasco.

Nonostante la giovane età è già uno dei più promettenti attaccanti a livello mondiale e già oggetto di interesse di tutti i top club europei. La Nazionale italiana può quindi guardare ai Mondiali in Russia del 2018 con grande ottimismo, consapevole di avere finalmente una prima punta degna della decennale tradizione italiana di attaccanti di fama mondiale: Riva, Rossi, Vieri, Del Piero, Baggio solo per citarne alcuni. Il grande ottimismo deriva dal fatto che Belotti è soltanto uno degli innumerevoli talenti “di casa nostra” che il calcio italiano sta finalmente sfornando. Dopo un decennio di profonda crisi, nelle ultime due stagioni in Serie A si stanno affermando diversi giovani che potranno fare la fortuna della Nazionale Italiana e riportarla nell’elitè del calcio mondiale.

Partendo dai pali, non si può non citare Gianluigi Gigio Donnarumma, che ha esordito a soli sedici anni con la maglia del Milan. Le prestazioni che sta fornendo il neo-diciottenne – che in questa stagione ha già parato tre rigori – non possono non conferirgli il titolo di nuovo Buffon e affidargli la porta della Nazionale presumibilmente dopo il ritiro della leggenda juventina. Dietro di lui altri giovani talenti come Perin, già affermatosi al Genoa, e il classe ’97 Alex Meret.

In difesa, si stanno affermando come futuri baluardi difensivi Romagnoli, Rugani e Caldara, rispettivamente con le maglie di Milan, Juventus e Atalanta. Le corsie esterne, caratterizzate da anni di buio profondo dopo l’addio di Grosso e Zambrotta, vivranno di nuova linfa con Conti, Barreca e Dimarco, quest’ultimo di proprietà Inter.

A centrocampo, al fianco di Verratti – ormai non più “giovane talento” ma tra i migliori al mondo – Marchisio e Bonaventura, si stanno affermando giovani del calibro di Locatelli e Gagliardini, i due pilastri su cui Milan e Inter vogliono poggiare per tornare a vincere dopo anni di astinenza.

Infine in attacco, oltre al già citato Belotti, si stanno affermando i vari Chiesa, Bernardeschi, Berardi, Insigne: esterni d’attacco e seconde punte in grado di intendersi a meraviglia con l’attaccante granata e tali da poter permettere alla Nazionale Italiana di guardare ai Mondiali del 2018 con grande fiducia.

Andrea Codega