Non una bufala e non è prodotto utilizzando coloranti alimentari: questo cioccolato, così speciale ed innovativo, è naturale al 100% e sembra voler conquistare i palati di tutto il mondo.
L’idea e il prodotto nascono grazie alla società Barry Callebaut, che è il maggior produttore mondiale di cioccolato e di prodotti a base di cacao. L’azienda, made in Svizzera, ha svelato martedì a Shanghai la novità studiata per incuriosire ed attirare possibili consumatori da tutti gli angoli del globo, aprendo così le porte di nuovi papabili mercati in via d’espansione.
L’ultima novità è arrivata anche per rivitalizzare il mercato in declino (per quanto possa sembrare impossibile) del cioccolato. Pensate che l’ultima idea prodotta e poi consolidata nel tempo, fu quella del cioccolato bianco da parte della Nestlé negli anni ’80. La crisi, infatti, sembra essere causata dal fatto che la cioccolata, nonostante rimanga intramontabile, sembra essere passata di moda. Hershey, per esempio, ha tagliato la produzione del 15% mentre Nestlé ha messo in vendita le sue attività negli Stati Uniti per rilanciarsi sui cibi salutistici.
L’idea di “modernizzare” l’opinione che la società si è fatta di uno dei dolci più antichi al mondo non è nuova: per esempio, vi avevamo già parlato del sapone prodotto tramite questi semi.
Il cioccolato in questione, che viene anche soprannominato “ruby” (rubino), viene prodotto grazie a speciali semi di cacao dal caratteristico colore rosato e da un gusto intenso, che «non è amaro, non è dolce, né sa di latte», ma ha allo stesso tempo «il sapore fruttato e un po’ aspro di un frutto di bosco e una dolcezza seducente», sostiene a società produttrice con base a Zurigo. Il seme, che è stato studiato all’università di Brema in Germania, vanta qualità organolettiche non indifferenti. Lo testimonia il fatto che, nonostante inizi solo adesso a solcare i mercati, è diventato già famosissimo in tutto il mondo.
«E’ naturale, colorato, edonistico, c’è un aspetto di appagamento, ma mantiene l’autenticità del cioccolato. E’ un buon equilibrio, che parla molto alla nuova generazione», ha spiegato il Ceo di Barry Callebaut, Antoine de Saint-Affrique. Questa bontà è il risultato della lavorazione di un particolare tipo di fava di cacao coltivata in Costa d’Avorio, Ecuador e Brasile, scoperta per caso 13 anni fa durante lavori di ricerca in laboratorio.
“E’ naturale, senza coloranti, ha un aspetto invitante ma mantiene autentico il gusto della cioccolata”, ha spiegato Barry Callebaut. “Abbiamo avuto ottime risposte dai consumatori che l’hanno provata in tutti i vari Paesi dove è già stato testato il nuovo prodotto: abbiamo avuto ottime recensioni in Cina, dove per la cioccolata è piuttosto inusuale”.
Nonostante sia già stato presentato nelle fiere più importanti del mondo, questa prelibatezza per il momento ancora non verrà distribuito su ampia scala. La motivazione è sconosciuta, ma che si tratti di una trovata di marketing oppure che sia introvabile a causa del costo inaccessibile, noi siamo sempre più curiosi di vederlo con i nostri occhi, ma soprattutto assaggiarlo con il nostro palato!