Palermo: il fantasma del Teatro Massimo

Mistero e arte nei secoli hanno trovato un perfetto equilibrio; l’Italia come nazione d’arte ha moltissimi teatri, quindi non ci stupiamo se molti risultano essere infestati, giusto?

Uno dei teatri più infestati all’estero è quello di Parigi, nel nostro Paese non piace accontentarci di uno solo quindi ne esistono a decine disseminate per la nazione. Oggi faremo uno tour stregato nel teatro Massimo di Palermo.

Questo teatro è una delle rappresentazioni d’arte più belle d’Italia, ma nonostante tutto ha subito anche lui alti e bassi nel corso della sua esistenza. Oltre ad essere l’edificio teatrale più grande d’Italia è il terzo più grande d’Europa.

I lavori iniziarono nel lontano 1875 guidati dall’architetto Giovan Basile e da suo figlio, subito dopo la morte del padre. Il teatro ha una dimensione di circa 7700 metri quadrati e per la sua realizzazione furono abbattute ben 4 chiese, due monasteri e una delle porte della città, ovvero la Chiesa e il Monastero delle Stimmate di San Francesco, la Chiesa e il Monastero delle Vergini Teatine dell’Immacolata Concezione, la Chiesa di Santa Marta, la Chiesa di Sant’Agata di Scorrugi delle Mura e Porta Maqueda.

La leggenda vuole che durante le demolizioni fu profanata la tomba di una suora che, disturbata dal suo sonno eterno, volle dar problemi. Tale spettro viene chiamato “la monachella” e tutt’oggi sembra aggirarsi per il teatro e per il suo giardino, tanto da farlo rinominare “giardino della suora”.  Sempre secondo la leggenda chiunque non credi al fantasma è solito cadere presso un particolare gradino. Alla suora si attribuiscono anche i 23 anni di continui restauri e dell’iscrizione fatta scrivere all’ingresso dell’edificio :“Vano delle scene è il diletto…“.

Per gli abitanti locali questo fantasma è molto conosciuto e tutt’oggi sembrerebbe aggirarsi indisturbato quando il teatro chiude…

redazione