Ecco perché i fratelli maggiori sono dei santi

Dedicato a tutti i fratelli (maggiori o minori che siano)

I fratelli maggiori sono dei santi: se hai fratelli più piccoli, allora sei stimato a prescindere. Volete negarlo? Avreste torto marcio! Il falso mito dei fratelloni cattivi sta per essere sfatato: quante bugie hanno alimentato il mito del fratello più grande che si prende gioco del più piccolo, quante volte è stato detto che i fratelli più piccoli sono sottomessi ai maggiori e, soprattutto, quante volte si è detto che i fratelli più grandi sono dei pezzi di marmo insensibili di fronte ai teneri fratellini. Menzogne! Sono tutte menzogne! I più piccoli sono i più pretenziosi, più egoisti, più viziati… Insomma: più rompiscatole! Non è solo una questione che gravita attorno al “fattore responsabilità” dei maggiori che spinge a dire ciò, ma sono tutte una serie di circostanze (tutte molto “experience”) che lo dimostrano. Bando alle ciance: volete sapere perché i fratelli minori dovrebbero iniziare a rompere meno le scatole? Ecco qui 5 sufficienti motivi che vi spingeranno a rivalutare la figura del primogenito, assai spesso sottovalutata per le sue potenzialità e risorse che, se permettete, sono tutt’altro che nascoste.

1) E’ tutta questione di disponibilità!

“Devo andare dalla fidanzatina. Mi accompagni? Ma se vuoi prendo il treno, non c’è problema…” Il bravo fratello maggiore lascia prendere il treno al fratello minore? Se fosse la persona più sadica del mondo sottoporrebbe il piccolino alle angherie dei ritardi e della puzza di piscio dei binari. Senza contare il fatto che spesso i mezzi pubblici ci mettono molto di più della tua macchinina. Da quando hai preso la patente sei diventato il suo personale tassista e non ti lascia in pace un momento. Perché? Perché ha trovato una comodità assicurata! “Mi accompagni dal mio amico?”, “Mi accompagni a scuola?”, “Mi accompagni al negozio?”, “Mi accompagni in libreria?”, “Mi accompagni…” e basta adesso! “Ecco vedi quando ho veramente bisogno non puoi mai accompagnarmi. Lascia stare: chiedo alla mamma”. A tale risposta, rimani basito e la tua unica consolazione (o forse liberazione?) è quella di inforcare gli occhiali sul comodino e leggerti un bel libro oppure iniziare a giocare alla PlayStation, invitando i tuoi amici per una partita a Pes 2016. In fondo, avresti voluto evitare di andare in giro per la città a consumar benzina…

2) E’ solo questione di disponibilità, parliamoci chiaro…

Un fratello (o una sorella) maggiore è un punto di riferimento non indifferente durante la crescita dei più piccoli. Il supporto arriva anche da loro e non solo dagli amici o dai genitori. Il fratello maggiore vi conosce molto più di quanto pensiate se tiene davvero a voi. Non rifiutate dunque i loro consigli che possono essere molto preziosi: la prospettiva di un fratello è insostituibile. Ma è veramente così? Non diciamo cazzate: il fratello minore vuole fare sempre di testa sua, ecco qual è il problema! Anche a costo di arrivare a casa con un 2 in matematica o un 3 in latino, oppure perdere le cuffie del cellulare sul treno o spendere cifre assurde per un videogioco, se si impunta non c’è niente da fare. “Conosco il professor, fai così…” E nemmeno ti risponde. “Io quella persona la conosco, ci ho lavorato, diffida di lui…” e non ti dà retta. Quando però umilmente (perché alla fine almeno questo accade) viene a chiederti scusa per le tue osservazioni lungimiranti, non c’è nulla di più soddisfacente che dirgli: “Te l’avevo detto…

3) L’età conta!

Un conto è avere un fratello di 15 anni più piccolo, ma un altro è avere solo 2 anni di differenza! Avere fratelli troppo piccoli forse presenta problemi relazionali minori, ma quando si è quasi coetanei scappano dei cazzotti mica male! La tensione al litigio, potremmo dire così, è inversamente proporzionale alla differenza di età, non c’è dubbio! Sia i maschietti sia le femminucce quando hanno a che fare con fratelli di poco più piccoli devono sempre stare attenti a fare la propria mossa. “Le scarpe le prendo io! Mi spiace l’ho detto prima io! Ridammele! Ehi! Non tirarmi i capelli”. Niente però compete con le litigate più stupide della storia umana intorno al joystick numero 1 (che la legge vuole spetti al maggiore), ai turni per giocare ai video games o ai turni sotto la doccia oppure, quando si cresce, a chi deve usare l’unica macchina che c’è giù in garage. Spesso i fratelli maggiori accondiscendono alle richieste dei minori: in fondo il bravo fratello maggiore sa riconoscere i suoi difetti e i sui limiti. Il lato positivo (forse…) è quello di avere una compagnia di amici in comune, sperando solo che non ci si innamori della stessa persona. Ma questa è un’altra storia!

4) La complicità


Dopo il “Te l’avevo detto…” l’altra frase soddisfacente che ci si dice fra fratelli è indubbiamente “E’ stato lui!“. La reciproca accusa è una delle armi vincenti (nonché una delle più bastarde) che spesso i fratelli usano per difendersi da accuse a loro rivolte. Non che i più grandi siano immacolati su questo fronte: è anche una delle loro armi preferite! Ma crescendo si impara anche ad essere complici, e la molla importante che spinge ad assumersi le proprie responsabilità non è solo una sana dose di coraggio, ma anche un affetto incondizionato per il fratellino. Quante volte voi, fratelli maggiori, siete stati costretti a coprire le malefatte dei vostri fratellini? Quante volte vi siete presi la colpa per qualcosa che non avete fatto solo perché sapevate come gestire la situazione di cui vostro fratello ha perso il controllo? “Chi ha bruciato il sugo nella pentola? Vi ho detto di controllarlo” e voi “Io. Scusa mamma. Ma il piccolo dormiva”. “Chi non ha messo in ordine la cucina?” e voi “Io. Mia sorella era sotto la doccia e doveva studiare per l’esame”. Quello che tutti i fratelli maggiori sperano è che un giorno qualcuno (leggi: i fratellini e le sorelline) possa ripagarli con la stessa moneta…

5) Ma in fondo vi vogliamo bene!

Nonostante facciate arrabbiare i vostri fratelli maggiori, nonostante siate dei veri rompiscatole, i vostri fratelli sono sempre disposti a darvi tutto il supporto di cui avete bisogno. Non importa se domani dovrete prendere l’automobile al posto nostro, giocare con il joystick n°1 oppure dormire tutto il giorno mentre c’è qualcun’altro che riassetta casa prima che arrivino i vostri genitori. Domani è un altro giorno, cosa si può fare? Semplice: hai tu la macchina? Bene: inizia a portarmi dal fruttivendolo, dal lattaio, dal droghiere, al supermercato, dalla mia ragazza, in centro a teatro, dal panettiere, al negozio di videogiochi, in libreria, in università, dalla zia e poi dal benzinaio. “Ma paghi tu la benzina! La macchina mica l’ho guidata io!”