Crediti: Dolce & Gabbana

Donne del Sud: piccolo manuale d’uso per uomini del Nord

Premessa: il seguente articolo è scritto per ridere e non per fare un case study sociologico sulle persone, non ha nessuna pretesa scientifica né vuole darvi lezioni.

Dopo anni di nord e analisi strutturale delle maggiori differenze tra noi caldi terroni e gli algidi polentoni sono finalmente giunta a capire le loro strutture mentali contorte e a barcamenarmi tra il loro e il nostro senso dell’educazione primaria e secondaria. Resta però un qualcosa di insormontabile più della muraglia cinese: l’incontro tra donna del sud e uomo del nord. Chiacchierando con una mia amica polentona e spiegandole quello che, secondo il nostro folle punto di vista è l’approccio tra uomo e donna sono giunta alla conclusione che vadano illustrati agli uomini nordici i punti per affrontare l’avvicinamento ad una donna del sud.

1) L’approccio. La donna del sud è abituata ad un approccio diretto e intenso. Messagini di approccio soft, inviti a gelati e avvicinamenti alternati al tirarsi indietro non sono apprezzati. Il tutto si riassume, per lei in “vott a pretell e nasconn a manell” (traduzione per i non napoletanoablanti “butta la pietra e nasconde la mano). Tale approccio non solo non viene apprezzato ma turba in quanto si ruba il ruolo che è, in realtà della donna.

Crediti: Cosmopolitan

2) L’insostenibile leggerezza del no. Se una donna del sud vi dice no, non sempre vuol dire no. Capiamoci… non intendiamo che se alla domanda “vuoi fare sesso con me?” vi risponde no vuol dire sì ma che ad affermazioni del tipo “Se hai bisogno vengo in tuo soccorso”, “Se vuoi ci sono”, la donna del sud risponderà indubbiamente “ma no, figurati”, quel no non vuol dire no,  “se me lo dici in un altro modo è un sì”, “se me lo richiedi inizio a cedere”. Il tutto riassumibile in “so femmina me’a prià” (traduzione per i non napoletanoablanti “sono femmina mi devi pregare).

3) L’insostenibile leggerezza del se. E qui ci ricolleghiamo al punto di cui sopra. La donna del sud risponde no ai punti di cui sopra perchè non è abituata a sentirsi dire “se”, non esistono se, sei in difficoltà? Ci penso io. Hai bisogno? Ci sono io. Non c’è il dubbio che questa cosa possa offendere perchè non offende, fa sentire donne. Il tutto riassumibile nell’espressione “fa l’omm!” (traduzione per i non napoletanoablanti “fai l’uomo”).

4) Parità dei sessi vs perdita della cavalleria. La risposta al 90% delle affermazioni di cui sopra viene vista, al nord, come una mancata messa in pratica della parità dei sessi. La stessa viene, però, affrontata dal terrone medio in maniera diversa. Noi, come donne, abbiamo si chiesto che ci fosse parità ma non per questo che voi smettiate di essere cavalieri. Tanto, ragazze, parliamoci chiaro la parità non ci sarà mai per una questione proprio fisica, allora noi dobbiamo lavorare-pulirecasa-farelaspesa-avereilciclo-sfornarefigli-allattarefigli-faresessoconmiomarito e non possiamo neanche pretendere cavalleria? Il tutto riassumibile nell’affermazione “ma ra chi obbuo’?” (traduzione per i non napoletanoablanti “Ma da chi lo vuoi?” spiegazione sono molto spiacente ma dovrai trovare qualche altra persona che sia disposta a fare ciò).

5) L’importanza della figaggine. Essere fighi, per la donna del sud, non basta, anzi, lo trova quasi inutile. E lo diciamo noi che siamo delle estete. Sei figo e pensi che noi, donne, ti stiamo dietro? Vai a fare la principessa Sissi da qualche altra parte, qua, se ci sono delle principesse, quella sono noi e nessun altro. Lo stesso valga per le donne, perchè se quella del nord punta sull’andare in palestra a fare 10 corsi al giorno per essere figa, quella del sud, dopo il lavoro, sforna dolci caldi la domenica mattina, cucina per un esercito e stira cantando, è parte del nostro DNA. Il tutto riassumibile nel detto “Ca si bell mo facc a bror” (traduzione per i non napoletanoablanti “Che sei bello me lo faccio a brodo” spiegazione la bellezza vale come il brodo, te lo mangi quando sei malato).

6) La sottilissima arte del flirtare. Una donna del sud non fa mai capire se le piaci o no. Non si espone, non si sbilancia, al massimo ti guarda. “Una come te, non si avvicina per ballare, guarda da lontano” scrive un poeta. E infatti parla di una donna marocchina… più terrona di lei… la donna del sud ti lancia uno sguardo poi sei tu che devi sbatterti. Infondo tesoro… siamo noi ad avere il potere (in questo caso il potere è sinonimo di altro). La donna, al sud, è il valore aggiunto dell’uomo, è quella che gli semplifica la vita. L’uomo c’è nei momenti di difficoltà ma la donna c’è sempre. L’uomo, al sud, sa capire uno sguardo. Concetto riassumibile nel detto tipico “O’ figl mut o capisc’ a mamm” (traduzione per i non napoletanoablanti “il figlio muto lo capisce la mamma”).

7) Offrire. Sul fatto che i nordici siano più tirchi, non ci piove. E questo diventa spesso un problema. Non stiamo parlando di pagare sempre, non stiamo parlando di cene al Gambero Rosso tutte le sere, no, parliamo della prima sera, delle prime due và… dei compleanni e degli anniversari. L’uomo deve offrire. Non ci sono cazzi (in tutti i sensi) che tengano. La questione non è economica, quello di cui parliamo è che IO, donna, ti sto concedendo l’onore della mia delicata presenza come tua commensale, il MI-NI-MO, è che tu offra. Perchè se arriviamo al ristorante e mi fai pagare, o non prendi una bottiglia di vino “e cacat for ra tazz”! (traduzione per i non napoletanoablanti “hai cagato fuori dalla tazza” spiegazione hai già sbagliato).

8) Dire, fare, baciare. “Baciala” cantavano i granchietti e i pesciolini de La Sirenetta, ecco, gli uomini del nord dovrebbero andare in giro con questa nelle orecchie. Caro uomo del nord, la donna del sud non farà mai la prima mossa, e neanche la seconda o la terza. La donna del sud è abituata a uomini che ci provano diretti dopo cinque minuti. E poi, lasciatevelo dire, ma dopo tutto quello di cui sopra avrete capito che il solo rivolgervi la parola, il solo rispondere a un sms, il solo avere un momento di contatto fisico, dovrebbe farvi capire che lei ci sta pensando. E senza neanche baciarla come potete mai capire se c’è qualcosa o meno?Ma l’uomo del nord non fa quasi mai il primo passo. Allora, cari miei uomini del nord, mentre voi state lì a pensare “mah, forse, boh ma non sono uno che si sbatte per una donna” e nel frattempo arriva uno del sud e zaaaac! Il tutto riconducibile all’espressione “è fridd e chiammat” (traduzione per i non napoletanoablanti “è freddo di chiamata” spiegazione è come l’ascensore che tu lo chiami e quello ci mette troppo tempo per arivare…ma a una certa ti rompi il cazzo e ti fai le scale).

Provateci, applicate le nostre dritte e poi fateci sapere.

Se limonate, ci dovete un drink.

redazione