Da New York finalmente arriva Booza, il gelato gommoso

L’estate ha bisogno di stranezze e questo è un connubio decisamente immodificabile. Arriva dall’America, come la pizza arcobaleno di cui vi abbiamo parlato poco tempo fa, e vuole conquistare tutto il mondo: Booza, il gelato gommoso.

Importato dal Medioriente, riprende un’antichissima ricetta formulata con la gomma arabica che apporta, per l’appunto, questa consistenza così particolare e gommosa.

La ricetta risale addirittura a 5000 anni fa, ma era rimasta sconosciuta a gran parte del mondo. Oggi, grazie ad una gelateria che risiede a Brooklyn, nella grande mela, questo connubio di sapori è riuscito a rinascere e a diventare più famoso che mai.

La consistenza che la contraddistingue viene da tutti definita “gommosa”, ma in realtà cosa significa? È un gelato dalla consistenza particolarissima, che è in grado di allungarsi e filare (proprio come fa la mozzarella su una bella pizza margherita appena sfornata).

Come si fa a mangiarlo? Beh, da cono diventa molto più semplice, riuscendo a mangiarlo con la bocca, col cucchiaino magari diventa un pochino più complicato, ma non impossibile. Infatti vi basterà attorcigliarlo intorno alla palettina e il gioco sarà fatto!

La particolaritá di questo gelato, oltre alla consistenza, risiede anche nei gusti. Difatti non sono stati prodotti solo gusti classici, come crema o pistacchio, ma alcuni molto ma molto più particolari come pepe e zafferano.

Oltre alla gomma arabica, che è un ingtediente completamente edibile e che impedisce la cristallizzazione degli zuccheri, riuscendo a conferire al prodotto la sua caratteristica primaria, un altro ingrediente fondamentale in questa preparazione, risulta essere il salep, una farina ottenuta dal tubero dell’orchidea, che aiuta ad apportare le giuste caratteristiche per la perfetta consistenza.

Ormai in cucina, tradizione ed innovazione, sono un connubio che è sempre piú ricercato. Essere in grado di riproporre qualcosa di classico in chiave moderna, è diventata quasi una necessità da parte di tutti i grandi ristoratori. Piano piano questo concetto si sta espandendo, riuscendo ad ambientarsi in piccoli posti, all’apparenza lontani da questo concetto. Ritroviamo così a New York una ricetta lontanissima nel tempo e proveniente dall’altra parte del mondo: questo secondo noi significa riuscire ad esaltare in maniera positiva qualcosa che sarebbe andato perdendosi nel tempo, questo per noi significa unire culture completamente diverse, questo per noi diventa essere in grado di creare una intelligente.

Agrodolce

E voi cosa ne pensate? Siete curiosi di assaporare questo gelato tanto particolare quanto unico? Per ora è possibile trovarlo solo a New York, ma non si sa mai che possa un giorno approdare in terra italiana!

Alessia Cavallaro