Conoscete tutti “Cortesia per ospiti”, no? Il programma in onda su Real Time che si guarda volentieri per il piacere della critica, per appassionarsi alla gara o scoprire idee da replicare. Ebbene si, l’esperta di bon ton Csaba della Zorza, l’architetto Diego Thomas e lo chef Roberto Valbuzzi si sono spogliati dalle vesti di giudici e sono arrivati in libreria.
Siamo abituati a vederli presentare a casa di perfetti sconosciuti, pronti a giudicare rispettivamente il rispetto del galateo, l’uso degli spazi e le doti culinarie. E seppur ci risulta difficile immaginarli senza senso di critica e di giudizio, ospiti di DeAgostini ci regalano una guida per ricevere a casa.
Il trio ha messo a punto dieci capitoli offrendoci regole, consigli e ricette per fare belle figure con i nostri ospiti. Iniziano facendo subito una premessa: dopo la lettura non sarete padroni di casa in grado di fare tutto perfettamente, anzi. Ribadiscono che l’arte del ricevere non sta in una piccola piega della tovaglia o nell’arrosto un po’ bruciato ma nella voglia di condivisione.
Da lettrice compulsiva ho trovato ben 10 cose che imparerete leggendo il libro:
1.Scoprirete che anche per estendere un invito ci sono delle regole e averle in mente è fondamentale per evitare brutte figure. Occorre comunicare in modo diretto la data e l’ora, di quale occasione si tratta (colazione, pranzo, seduti, a buffet…), e l’eventuale circostanza. E’ una regola che vale sia se l’invito è di persona, al telefono, via whatsapp o email.
2.Capirete come disporre i complementi d’arredo e l’importanza delle luci durante un aperitivo in salotto. Tante cose vengono sottovalutate: è meglio servirlo in piedi o seduti? Quanto tempo deve durare? Gli autori consigliano l’aperitivo seduto se gli ospiti sono pari o minori di otto, in piedi se si è di più; e deve avvenire entro 30/40 minuti.
3.Per una cena seduti il tavolo è il protagonista indiscusso: è lui a dominare la scena. Grazie agli autori saprete scegliere quello giusto, in forma e misura, e soprattutto come apparecchiarla. Perchè non bastano le tovaglie del corredo della nonna, dovete far caso al tovagliolo (rigorosamente in tessuto), ai piatti, ai bicchieri e poi le posate. Non ricordate come disporle? Più lontane dal piatto quelle che saranno usate per prime e poi si procede con quelle che serviranno per le portate successive.
Ah dimenticavo… anche il centrotavola, i segnaposti, il ménage e l’acqua e il vino sono fondamentali!!!
4. Lo so, sono rare, ma anche per le cene in piedi occorre rispettare delle regole. Per gli autori il tutto deve essere rigorosamente a buffet se volete invitare un numero cospicuo di persone e non avete aiuto (come i camerieri), viceversa si può optare per il buffet a passaggio.
5.Non tutti dispongono di una casa grande, con giardino e ampi spazi. Ma non temete, oggi conta la gradevolezza e la comodità e non dovete rinunciare a nulla!!! Diego Thomas consiglia specchi perchè aiutano a dare l’impressione di uno spazio più ampio (ma non esagerate) e l’uso di pareti attrezzate, armadi e mobili contenitori che nascondono oggetti e limitano il disordine. E sottolinea di non rinunciare mai al soggiorno, fulcro della socialità. Csaba invece propone l’apparecchiatura essenziale per la tavola, perchè per essere elegante non è necessario che sia piena di oggetti.
6. Avete presente i cocktail party? Sono retrò si, ma si possono ancora fare! Attenzione però a non confonderlo con il semplice aperitivo. Hanno in comune che non sostituiscono la cena e l’orario. La differenza sta invece nelle bevande servite, il dress code e la presenza di una buona musica. Badate però, a non sovraccaricare il carrello!!!
7. Avete casa in campagna? Gli autori consigliano di scegliere bene il luogo dove allestire la tavola: nulla è peggio che mangiare scomodi. Usate stoviglie pratiche e ricette non troppo complicate e puntate sul dolce finale perchè… scagli la prima pietra chi non è goloso.
8. E se invece avete casa al mare? Mangiare all’aperto con il profumo dell’ambiente circostante è bellissimo. I giudici consigliano di fare dei pic nic. La regola più semplice? La sobrietà. Non disturbare con musica e voci troppo alte, e portate sacchetti per raccogliere gli avanzi.
9. I giudici non dimenticano proprio nulla e dispensano consigli anche per gli ospiti.
Mai arrivare in ritardo e soprattutto a mani vuote. Che sia una pianta in vaso, una pianta di rose, una scatola di cioccolatini o una brocca da tavola, ma portate qualcosa! Il regalo giusto non è nè troppo vistoso nè troppo caro.
E non dimenticate di contraccambiare l’invito: è il modo più bello e sincero per ringraziare.
10.Ultima cosa. Le ricette inserite dopo ogni capitolo vi faranno diventare cuochi provetti. Apriranno l’appetito e vi faranno correre ai fornelli.