Coppa Intertoto: amarcord europeo

Nell’estate del 2008, a circa un mese dalla finale di Euro 2008 tra Germania e Spagna, un pezzo di storia del calcio europeo ha smesso di esistere: la Coppa Intertoto.

Infatti, quella del 2008, è stata l’ultima edizione del trofeo estivo organizzato dalla UEFA, a cui prendevano parte le squadre di circa 60 club europei. Ma in cosa consisteva?

La Coppa Intertoto nasce nel 1995 su iniziativa della UEFA, per sostituire la Coppa Piano Karl Rappan, torneo estivo disputato dai club europei non vincitrici di trofei nazionali e non qualificati alle coppe europee.

Il trofeo prese il nome Intertoto poiché la competizione, nei primi anni di vita, era un supporto per le agenzie di scommesse sportive, più che un’occasione di confronto tra club.

Al torneo prendevano parte le squadre classificate, nei rispettivi campionati nazionali, nelle posizioni subito dopo quelle che permettevano l’accesso all’ex Coppa Uefa, l’attuale Europa League.

Tuttavia la partecipazione non era obbligatoria ed, in caso di rifiuto della squadra designata, la possibilità di prenderne parte scalava al club successivo in classifica e così via, premesso che non fosse stato retrocesso.

La coppa consisteva in un torneo preliminare per l’accesso alla coppa Uefa, ma la formula di svolgimento cambiò per ben quattro volte durante i quasi quattordici anni di vita della competizione.

Le due formule più interessanti ed “anomale” sono state quella in vigore dal 1998 al 2005 e quella del biennio 2006-2008.

La prima consisteva nella partecipazione dei club al trofeo su uno schema di cinque turni ad eliminazione diretta. Si veniva inseriti nel primo, secondo o terzo turno, le fasi che portavano a premio, a seconda della posizione maturata nel campionato nazionale e del ranking UEFA posseduto dalla federazione di riferimento.

Ogni turno aveva una propria finale ed ogni vincitrice otteneva una coppa Intertoto e la possibilità di partecipare alla coppa UEFA della stagione successiva.

La seconda vedeva la presenza di soli tre turni ad eliminazione diretta e prendevano parte alla coppa UEFA gli undici club che disputavano, partendo dal secondo turno, da due a sei gare. Tuttavia, la vincitrice della coppa Intertoto era la società che arrivava più lontana nel cammino in coppa UEFA.

La coppa, a prescindere dai meccanismi complicati di assegnazione e dalle sponsorizzazioni per le agenzie di scommesse, attirava una discreta attenzione tra i tifosi delle squadre partecipanti.

Spesso era visto, dai presidenti dei club, come un trofeo per salvare la faccia nella stagione e per provare a strappare in extremis una qualificazione alle coppe europee.

La competizione è stata sostituita dai preliminari estivi di Europa League dal 2009, semplificando notevolmente le procedure di accesso al trofeo europeo minore.

Tuttavia, per i tifosi, risultava essere di gran lunga più interessante seguire la coppa Intertoto rispetto ai preliminari di recente introduzione.

Infatti, il torneo si esauriva nei mesi estivi e permetteva al vincitore di poter alzare un trofeo, forse l’unico stagionale, di ottenere la qualificazione e soprattutto di scontrarsi con club europei di pari livello, aumentando il fascino delle partite giocate. I confronti tra squadre straniere permettevano di aumentare l’audience televisivo, attirando possibili nuovi sponsor, anche internazionali.

La coppa Intertoto ha rappresentato un pezzo di storia per gli appassionati di calcio, qualcosa che rimarrà sempre nei cuori dei tifosi, ma che difficilmente si potrà rivedere in futuro.

Paride Rossi