Conte e i momenti cruciali per la vita economica di tutta l’Italia: Pasqua e Pasquetta decisive

Ecco ciò che è possibile fare e non dal nuovo decreto del Premier Conte:

“Siamo ancora nella fase uno, per questo non siamo nelle condizioni di poter allentare le restrizioni, di risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti».  Questa è la fase che caratterizza i caratteri peggiori dell’emergenza coronavirus, deceduti, numeri di contagiati e ricoverati in terapia intensiva, rivelano quanto sta accadendo, attraverso un accurata curva, che monitoriamo ogni giorno.

Seguirà una fase due, il momento in cui la collettività dovrà imparare a convivere in parte con il virus, e la tre che sarà quella della ripartenza dell’Italia, «della ricostruzione» l’ha chiamata il premier.

Non un passo indietro dunque sulle limitazioni agli spostamenti e la chiusura delle attività non essenziali per ora. . «Scordatevi Pasqua e Pasquetta», come ha detto il capo della Protezione civile Borrelli.

L’errore di sopravvalutare i risultati positivi che si intravedono nei rapporti quotidiani degli ultimi giorni, ed il possibile allentamento dei sistemi di isolamento imposti dal decreto, potrebbe far correre il serio rischio a tutto il nostro paese,di inficiare tutto il lavoro svolto finora. 

Gli eventuali contagi derivanti dalla mancanza di isolamento che si potrebbero verificare durante le vacanze pasquali, genererebbe un ondata di positivi al momento della riapertura del paese di maggio, rallentando ulteriorarmente la possibilità di crescita economica che rappresenta la linfa vitale dell’Italia. 

Sono chiuse tutte le attività produttive non cruciali, non essenziali. Restano aperte solo quelle strategiche per il sistema Paese, operanti nel settore alimentare, farmaceutico e di prima necessità.

 Resta possibile uscire di casa solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza e per motivi di prima necessità. Dunque, con autocertificazione alla mano, è possibile spostarsi da casa al luogo di lavoro e viceversa, andare a fare la spesa o passare in farmacia. Esercizi commerciali che dovrebbero trovarsi nelle prossimità della propria casa, e non dall’altra parte della città.

Aperto

  • Sono aperti i supermercati, le farmacie, le attività agroalimentari.
  • Aperti i tabaccai, i benzinai, le edicole.
  • Sono garantiti i servizi bancari, finanziari, assicurativi, postali, i trasporti pubblici.
  • Aperti gli artigiani, gli idraulici, i meccanici, i ferramenta.
  • Attivi i corrieri, la logistica e le consegne a domicilio della ristorazione.
  • Aperti gli studi professionali di avvocati, notai, commercialisti, ingegneri.

Chiuso

  • Saracinesche abbassate per tutte le attività produttive e commerciali non presenti nella lista dei codici Ateco disponibile sul sito del governo.
  • Off limits ogni luogo pubblico o aperto al pubblico in cui si possono creare assembramenti.
  • Sono chiusi ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie.
  • Off limits parchi, ville, giardini pubblici, aree gioco.
  • Chiusi cinema e teatri.
  • Chiusi discoteche, locali e pub.
  • Chiusi parrucchieri, barbieri, estetisti.
  • Chiuse palestre, piscine, sale bingo e sale giochi.

Divieti:

  • No alla passeggiata del genitore con il figlio.
  • No agli allenamenti degli atleti professionisti e non professionisti in impianti di ogni tipo.
  • Vietata la celebrazione dei funerali.

I mezzi per gli spostamenti:

  • È consentito usare la bicicletta per gli spostamenti essenziali (esigenze di lavoro, salute o spesa alimentare).
  • È possibile usare la moto ma senza passeggero (lo spazio a bordo del mezzo non offre la possibilità di mantenere il distanziamento sociale anti-contagio di un metro).
  • È possibile usare l’automobile ma con un solo passeggero che deve sedere dietro il guidatore per mantenere il metro di distanza.
Alessandra Filippello