Come combattere l’insonnia, semplici consigli per fare sogni d’oro

Molte persone soffrono d’insonnia. La forma più classica si distingue per il fatto di non avere il potere di addormentarsi, chiamato insonnia iniziale, altre forme sono caratterizzate dal fatto di non riuscire a dormire per tutta la notte, ci si sveglia dopo poche ore di sonno e non si riesce più in alcun modo a riaddormentarsi (risveglio precoce), altra  forma d’insonnia e la difficoltà a dormire di notte ma  facilmente durante la giornata, (inversione del ritmo del sonno). La durata del sonno diminuisce normalmente con l’età, se ci si sveglia riposati e non ci si sente stanchi durante la giornata, vuol dire che le ore di riposo sono state sufficienti.

Di  norma le ore di sonno sono in base all’età del soggetto

Un neonato deve dormire da 13 a 17 ore, un bambino di 2 anni da 9 a 13 ore, uno di 10 anni da 10 a 11 ore, da 16 a 65 anni da 6 a 9 ore, oltre i 65 anni da 6 a 8 ore di sonno. A questa età, il sonno è meno profondo.

L’insonnia può essere provocata dai farmaci (diuretici, somministrazione di ferro etc…)  dai dolori, da eccessivo uso di caffeina, da un cambiamento di abitudini e di orari dovuti anche a turnazioni di lavoro, a viaggi con relativi fusi orari, dallo stress, da depressione o da una lesione a livello cerebrale.

La diagnosi dell’insonnia dovrà essere fatta da uno specialista (neurologo e psichiatra) che si informerà sul vostro stato generale di salute, che farmaci prendete e che abitudini avete. Lo specialista stabilirà il tipo di insonnia che vi affligge e la causa che ve la procura.

Cliniche specializzate nei disturbi del sonno effettuano esami diagnostici per la valutazione di questo disturbo, per esempio una  poligrafia del sonno che consiste nell’applicare alcuni elettrodi alla persona che deve passare la notte alla clinica,  questi  misurano la frequenza respiratoria, cardiaca, elettroencefalogramma, elettromiografia dei muscoli,  durante le diverse tappe del sonno da quello leggero (stadio I) fino a quello profondo (stadio IV).

Prevenzione

Alcuni medicinali favoriscono il sonno ma è meglio non abusne per periodi molto lunghi, ecco alcuni consigli che permetteranno di trovare più facilmente il sonno.

Coricarsi alla stessa ora tutte le sere, anche nei fine settimana, avendo cura di utilizzare sempre la stessa camera e assicurarsi che questa sia scura, senza rumori e fresca. Le persone che soffrono di lombalgie possono coricarsi sulla schiena e porre un guanciale sotto le ginocchia. Effettuare degli esercizi durante la giornata può aiutare a conciliare il sonno, ma evitare gli esercizi impegnativi la sera prima di andare a letto. Non pensare al lavoro o ad altri argomenti stressanti prima di dormire, leggere qualche pagina di una rivista o libro riduce lo stress, non consumare caffè o cioccolato prima di andare letto, provare a ridurre la consumazione di tabacco o di alcol durante la serata; bere un buon bicchiere di latte caldo perché favorisce il sonno.

Le persone che seguono una terapia con diuretici o moderatori dell’appetito, dovrebbero evitare di prendere questi farmaci la sera, poiché sono abbastanza eccitanti. Se l’insonnia è causata da una depressione seguire ciò che stabilisce lo specialista.

redazione