Molta preoccupazione per la situazione attualmente in corso in Sicilia, l’isola è seriamente presa d’assalto su tutte le sue coste da continui sbarchi di migranti, in due settimane si contano 250 sbarchi. Cinquemila persone in 28 giorni è un numero superiore al 2011: in quel caso il governo dichiarò lo stato di emergenza”. Il numero riportato si riferisce agli sbarchi sotto controllo, ma il numero reale è molto più alto tenendo conto che sono moltissime le imbarcazioni che si avvicinano alle coste e fanno scendere, nemmeno furtivamente, clandestini. Mentre si prende il sole in spiaggia è facilissimo vedere gommoni che si avvicinano, sono molti i video diffusi sul web, che tranquillamente fanno scendere i passeggeri senza alcun timore, immediatamente raggiungono prima la costa per poi disperdersi indisturbatamente sull’isola.
“Lampedusa sta di nuovo scoppiando”. Lo ha affermato il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci “Quanto ancora si deve attendere per la proclamazione dello ‘stato di emergenza’ su quell’Isola da parte del governo centrale, richiesto da oltre un mese dal Comune e dalla Regione?”, ha aggiunto. Sono ripresi a pieno ritmo gli sbarchi a Lampedusa. Fra la notte e l’alba si sono registrati sette sbarchi autonomi direttamente sulla terraferma e il soccorso di un barchino nelle acque antistanti l’isola. Considerando anche un ottavo sbarco registrato in mattinata, sono 300 le persone giunte sull’isola siciliana. Nell’hotspot di contrada Imbriacola si trovano attualmente 950 persone. Dure le parole del Sindaco Totò Martello, preoccupato per tutta la situazione che sta per diventare fuori controllo,”Bisogna svuotarlo immediatamente – spiega -. Ci sono mille persone, è stracolmo e ora è chiuso. I migranti che arriveranno dovranno stare sul molo Favaloro. Va organizzato l’immediato trasferimento. Non capisco perché il presidente del Consiglio non dichiari lo stato di emergenza considerato che in due settimane abbiamo avuto 250 sbarchi. Cinquemila persone in 28 giorni è numero superiore al 2011: in quel caso il governo dichiarò lo stato di emergenza”. Contemporaneamente cresce il numero dei positivi al coronavirus sull’isola siciliana che fino a qualche tempo fa, contava un bassissimo numero di contagi. La permanenza in casa, la chiusura di tante attività commerciali, i ritardi intolleranti dei pagamenti sussidi dello stato compreso la cassa integrazione, hanno messo in ginocchio il popolo siciliano, adesso il silenzio da parte del governo davanti alla numerosità degli sbarchi ed alla indifferenza con cui si disperdono incontrollatamente sul territorio con la consapevolezza che molti sono i positivi al covid, che la promiscuità con cui viaggiano e vivono, dovrebbe infondere terrore per quelli che sono i già tristi pronostici di una possibile seconda ondata di contagi in Italia.